Ritorno alla Concessione, molte critiche al no di Assopetroli e Unem

Rimane al momento del tutto solitaria la posizioni di Assopetroli e Unem, le quali oltre a criticare l’iniziativa dei Gestori non hanno mai realmente dato l’impressione di avere in mano una idea unitaria di futuro della rete.

Il solito no all’ennesima proposta dei Gestori è la stessa posizione che nel tempo ha contribuito a produrre quella rete distributiva dei carburanti che tutti oggi (anche solo a parole) criticano. Eppure, dato gli interessi che rappresentano queste due associazioni e le loro presunte competenze sarebbe stato almeno lecito attendersi qualche proposta che non fosse la solita critica sulle posizioni dei Gestori o l’ennesimo tavolo a cui partecipare… 

Venendo ai fatti e alle posizioni rappresentate al convegno Faib, una delle repliche più dure nei confronti dei rappresentanti di Assopetroli e Unem è stata quella dell’onorevole Squeri (FI).
Sul punto sono intervenuti anche l’onorevole De Toma (FdI) e la sottosegretaria al Mef Maria Cecilia Guerra.

Squeri ha posto l’accento sulle parole dei presidenti Spinaci e Rossetti, che ha giudicato deludenti. “Non posso non pensare – ha chiarito Squeri – che questi giudizi debbano tener conto di chi”, all’interno delle rispettive associazioni, “fa pesare il fatto che se non si cambia nulla è meglio. Qui invece dobbiamo cambiare assolutamente”. Squeri ha anche spiegato che l’obiettivo della liberalizzazione era quello di “efficientare la rete dei carburanti e far sì che si passasse da 24-25mila impianti a 18mila impianti. Cosa che con l’istituto della concessione siamo riusciti a fare a partire dagli anni 50 fino agli anni 70. Gli impianti – ha proseguito – erano oltre 40mila e siamo arrivati a 25mila”. Per Squeri la liberalizzazione avrebbe dovuto dare una spinta finale, ma “ha fallito. Non solo gli impianti sono aumentati”, ha puntualizzato, ma sono entrati nel mercato “degli operatori che stanno devastando il settore. Dobbiamo intervenire – ha ammonito Squeri – e la proposta che arriva dai gestori è coraggiosa”.

Entrando nel merito della proposta, Squeri ha quindi respinto le obiezioni secondo cui la disciplina della concessione sarebbe contraria alla normativa europea. “Non è vero – ha detto – che l’istituto della concessione è un tabù in Europa, in quanto i criteri dell’Ue possono cambiare”. Squeri ha inoltre tirato in ballo il processo di liberalizzazione del mercato elettrico e del gas, sottolineando che “uno dei primi punti all’ordine del giorno è l’istituzione dell’albo dei fornitori”, nell’ambito della fine dei prezzi tutelati. La liberalizzazione, è stato il suo messaggio, non esclude un controllo dello Stato su chi entra nel settore.

Per quanto riguarda poi la riforma complessiva della filiera dei distributori dei carburanti, l’onorevole De Toma ha invitato “a passare dalle parole ai fatti”. De Toma ha in particolare richiamato la sua risoluzione, approvata in commissione Attività produttive della Camera “da tutte le forze politiche. Si tratta – ha chiarito – di una risoluzione che, benché sia stata fatta nel 2019, guardava già al futuro”. La sottosegretaria Guerra ha infine presentato i risultati di uno studio, condotto dall’Agenzia delle dogane, sugli effetti delle misure di contrasto all’evasione nella rete di distribuzione dei carburanti. Gli strumenti introdotti dal 2015 ad oggi, ha dichiarato Guerra, sono stati troppi “timidi”. Gli interventi di contrasto hanno infatti determinato, nell’immediato, un calo dell’evasione che, però, ha ripreso a salire dopo poco tempo. Secondo le stime dell’Agenzia delle dogane, il danno erariale negli ultimi sei anni è stato di 2,6 miliardi solo per la componente Iva di gasolio e benzina.

Apprezzamento da parte della sottosegretaria per la proposta dei gestori di un Fondo per la decarbonizzazione della rete: “con il Pnrr stiamo affrontando una rivoluzione per la transizione ecologica e avremo la necessità di ristrutturare interi settori, affrontare dolorose chiusure, riqualificare manodopera e indirizzare le scelte fiscali anche in modo da orientare le politiche ambientali. Anche per questo ritengo importante la proposta dei gestori di accendere un Fondo per la decarbonizzazione della rete distributiva: è evidente infatti che quando si chiede a un settore uno sforzo così importante bisogna anche riflettere su come organizzare il sostegno economico”, ha concluso.

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pippo
pippo
3 anni fa

Concessioni ,o autorizzazioni ,per i gestori quale differenza ? Cosa cambierebbe ?Potete spiegarlo in modo semplice ? Grazie

mario
mario
Rispondi a  pippo
3 anni fa

morituri siamo e morituri saremo

antimo
antimo
3 anni fa

Si salvi chi può, io lascio a fine giugno. Meglio disoccupato che rovinato.