
Quotidiano Energia – Faib, Fegica e Figisc dopo l’incontro con la società: “L’intesa un punto di svolta nelle relazioni con la compagnia. Attendiamo risposte operative sui temi sollevati”. Tra le criticità: differenziale self/servito e rete convenzionati. A settembre nuova riunione
Un incontro per “verificare l’evoluzione della situazione” ma anche per “evidenziare alcune criticità – a cominciare dai differenziali di prezzo fra self e servito in grado di orientare al positivo/negativo il sistema di incentivi e disincentivi messi a punto nell’intesa – e le questioni legate alla rete dei convenzionati, emerse nell’applicazione dell’accordo (operativo dal 1° febbraio 2021), che dovranno essere superate”. Faib, Fegica e Figisc riassumono così, in una nota congiunta, l’appuntamento di ieri 27 luglio con IP sull’accordo relativo alla rete ordinaria sottoscritto alla fine del 2020. Accordo che, rimarcano le federazioni, “ha segnato un punto di svolta nelle relazioni fra gestori e compagnia” (.
La riunione, informano le federazioni, si è svolta “in un clima di serrato, franco e sereno confronto” e ha avuto appunto l’obiettivo “di far emergere non solo le criticità dopo una prima fase applicativa ma anche individuare soluzioni che possano facilitare la piena attuazione dell’accordo stesso, dopo sei mesi dalla sua entrata in vigore sulla rete dei due marchi”.
Faib, Fegica e Figisc sottolineano che l’intesa raggiunta ha introdotto, rispetto alle precedenti sottoscritte per i gestori della rete ex api ed ex TotalErg, “significativi elementi di discontinuità e novazioni profonde: a cominciare dal ‘margine Unico’ per finire al perseguimento di un nuovo sistema gestionale/contabile/amministrativo che consentisse al rapporto fra gestore ed azienda di essere totalmente fruibile e trasparente (considerato il retaggio dei tre sistemi di provenienza)”.
In questo quadro, continuano i sindacati, “dai primi giorni di agosto dovrebbe finalmente vedere la luce la cosiddetta ‘fattura parlante’ con l’evidenza della costruzione del prezzo e del margine del gestore ed una nuova metodica di verifica degli estratti conto on line”.
Sia i gestori che la compagnia, informano ancora le federazioni, hanno riconosciuto “l’utilità del ‘Pos-Unico’ e della sua indispensabilità per lo sviluppo del posizionamento futuro dell’azienda e nella transazione delle carte aziendali (prima “strisciate” con un altro apparecchio Pos aziendale) e dell’utilizzo assolutamente discrezionale da parte del gestore -come avviene anche in altre aziende- ai fini delle transazioni bancarie”.
Quanto infine alle criticità sollevate, i sindacati fanno sapere che “attendono, a stretto giro, risposte operative che saranno congiuntamente valutate entro settembre, mese nel quale verrà svolta un’altra riunione per approfondire il monitoraggio di un accordo che, dal 1° febbraio 2022, entrerà nella seconda fase attuativa”.
Per gentile concessione di Quotidiano Energia
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