Ha destato non poche reazioni l’articolo pubblicato da Staffetta Quotidiana dal titolo “sciopero gestori carburanti: fuori tempo e fuori posto” in cui veniva criticata la posizione delle associazioni dei Gestori per aver organizzato uno sciopero con presidio quando “tutte lamentele Faib, Fegica, Figisc e Anisa, hanno avuto modo di illustrare alla Commissione Attiività produttive e quando, scriveva ancora Staffetta “tra l’altro ci sono segnali di attenzione anche da parte del ministero dell’Economia e delle Agenzie delle Entrate e delle Dogane, a cui spetta l’obbligo di far rispettare gli adempimenti vecchi e nuovi di cui i gestori si lamentano, e del ministero dello Sviluppo Economico, con cui sono aperti tavoli appositi per parlare dei loro problemi? Porte aperte che non hanno bisogno di essere sfondate e che costituiscono il passaggio obbligato per un costruttivo e proficuo confronto.“
Articolo che abbiamo pubblicato anche in queste pagine e che ha destato una reazione da parte dei Gestori che Staffetta in un suo editoriale ha definito “nel complesso molto negativa”.
Ecco quanto scrive Staffetta Quotidiana pubblicando in allegato i commenti apparsi su GestoriCarburanti, “A giudicare da quanto pubblicato su “Gestori carburanti”, un sito di riferimento per il mondo dei gestori, a proposito del commento sullo sciopero indetto da Faib, Fegica, Figisc/Anisa per il 6 e 7 novembre pubblicato sulla Staffetta del 17 ottobre, la reazione è stata nel complesso molto negativa. A parte l’accusa che il pezzo sarebbe stato pagato dalle compagnie petrolifere, traspare in tutta la sua crudezza e amarezza la rabbia per una situazione ormai al limite della sopportazione e della sopportabilità, una situazione che la Staffetta non ha mai mancato di illustrare e di commentare, tornandoci più volte sopra e riprendendo puntualmente le prese di posizione delle loro associazioni. Una rabbia che giustificherebbe certamente la richiesta di mobilitarsi e di scendere in piazza se, alla fine del lavoro e del confronto che sta portando avanti la Commissione Attività Produttive e Commercio della Camera e dopo le aperture manifestate da molte Istituzioni, tutto dovesse restare come prima e peggio di prima. L’invito della Staffetta era solo quello di aspettare un attimo per vedere se da queste porte che sono state aperte grazie proprio alle proteste dei gestori e dei loro rappresentanti uscirà qualcosa di buono. Evidentemente non siamo riusciti a farci capire e ci spiace.
Reazioni che nella loro spontaneità val la pena comunque di leggere. Eccole (in allegato).“
sono anni che continuano ad aprire porte a fare tavoli… ma ci prendono solo in giro e non concludono mai niente… anzi concludono sempre a lo favore!
QUINDI E’ ORA DI DIRE BASTA!!! O SI CAMBIA O SI MUORE.