Faib, Fegica e Figisc inviano una comunicazione a compagnie petrolifere, retisti, Governo, Dogane e Gdf , avente come oggetto la prossima scadenza rideterminazione accise prodotti
carburanti. Criticità approvvigionamenti
“Come è noto, scrivono i Gestori nella missiva, alle ore 24.00 di giovedì 21 aprile p.v., cesserà di trovare applicazione la riduzione di accise dei prodotti carburanti decisa con l’entrata in vigore del decreto legge 21 marzo 2022, n. 21, e del decreto del Ministro dell’economica e delle finanze di concerto con il Ministro della transizione ecologica del 18 marzo 2022. Indipendentemente dal fatto che le suddette accise possano essere, alla scadenza o in seguito, ulteriormente rideterminate, così come peraltro già previsto dal comma 8 del già citato dl
21/2022, non appare azzardato prevedere che una gran parte di consumatori, con l’approssimarsi della data con la quale è attualmente previsto il termine della riduzione della quota delle accise, vorranno rifornire le loro auto di quanto più carburante possibile.”
Con ciò, avvertono le associazioni dei Gestori, “generando, oltre a possibili ripercussioni collegate sia all’ordine pubblico che alla viabilità stradale, anche una richiesta eccezionale di volumi di prodotto rispetto alle medie consuete.
D’altra parte, continuano, è legittimo anche prevedere che “le piccole imprese di gestione degli impianti di rifornimento carburanti intendano aumentare per il possibile le proprie scorte giacenti al momento della suddetta scadenza allo scopo di pareggiare come minimo il costo sopportato all’entrata in vigore della riduzione delle accise.”
I Gestori lamentano che malgrado numerose, reiterate e motivate sollecitazioni la Pubblica Amministrazione non ha al momento previsto alcun meccanismo certo ed equo di compensazione, così come, al contrario, è già avvenuto in passato in occasioni simili. Da qui l’invito a prenderne atto in modo coerente e responsabile, anche allo scopo di scongiurare e contrastare ogni possibile strumentalizzazione sul piano della comunicazione.
Le Associazioni sollecitano ciascuno dei fornitori in esclusiva “per consentire il più completo e ordinato approvvigionamento dei punti vendita” sulla base delle richieste che riceveranno, ma anche a “evitare qualsiasi comportamento speculativo” che possa danneggiare le imprese di gestione rifornite in esclusiva.
In conclusione, le associazioni dei Gestori chidono “di prendere atto in modo coerente e responsabile” della situazione, al fine di scongiurare “ogni possibile strumentalizzazione” anche sul piano della comunicazione.
Che si fottano compagnie e consumatori. Quando avrò raggiunto il livello delle scorte che avevo al momento del calo, chiudo tutto e riaprirò a prezzo pieno. Assurdo che abbiamo perso migliaia di euro e tutti se ne fregano.