Un’auto che assolve ai pagamenti per l’assicurazione, la benzina e il parcheggio: la proposta di BlackBerry Limited e Car IQ.
Le aziende hanno annunciato in questi giorni lo sviluppo di un sistema di connettività legato ai veicoli che potrebbe dar vita a un mercato di pagamenti stimato di circa 600 miliardi di dollari entro il 2030. Grazie al nuovo sistema, sviluppato nell’ambito di una partnership tra BlackBerry e Car IQ, ogni auto avrà la sua “impronta digitale” e si trasformerà nell’equivalente di un wallet, un portafoglio mobile. Il sistema di pagamento contactless, cashless e cardless permetterà alle automobili connesse di pagare i servizi senza che il conducente debba utilizzare la propria carta di pagamento.
L’obiettivo punta a realizzare transazioni sicure e automatiche, senza input da parte del guidatore, in alcune situazioni selezionate e autorizzate. Pensiamo ad esempio al pagamento di pedaggi o del parcheggio nelle strisce blu, o ancora al rifornimento di benzina, addebitato senza bisogno non solo di passare alla cassa ma nemmeno di usare le app sempre più diffuse per questo genere di pagamenti. Un sistema utilissimo per il privato cittadino, ma ancora di più per le flotte aziendali, che non avranno più bisogno di fornire metodi di pagamento ai guidatori o raccogliere le ricevute di pedaggi e benzina per i rimborsi spese: tutto sarà delegato interamente al veicolo, che potrà anche essere collegato all’assicurazione o all’officina di riferimento per un addebito diretto della polizza e della manutenzione.
Non si tratta di una novità assoluta. Un paio di anni fa Audi aveva iniziato a montare sui suoi SUV elettrici un sistema di pagamento automatico dei pedaggi – una sorta di Telepass integrato. FCA da parte sua ha annunciato lo scorso anno il lancio di Ucionnect MArket, una piattaforma di bordo che dà ai passeggeri la possibilità di prenotare ristoranti, ordinare cibo a domicilio, trovare il distributore più vicino e ottenere sconti su una rete di esercenti, oltre che pagare il parcheggio e prendere appuntamento in officina per la manutenzione. Un sistema simile è stato adottato da General Motors, che lo ha montato su veicoli Chevrolet, Buick, GMC e Cadillac.
La differenza del nuovo sistema sviluppato da BlackBerry sta nella creazione di un’ID del singolo veicolo che permetterà la completa automazione sia dei pagamenti che di una serie di azioni. Ad esempio, spiegano gli ideatori, quando l’auto si ferma alla stazione di servizio, comunica la dimensione del serbatoio e quanto carburante ancora contiene, preautorizzando il massimo rifornimento possibile e poi verificando, a rifornimento effettuato, la quantità effettiva di carburante ricevuto e pagato. In altre situazioni, come i parcheggi o i pedaggi, promette di rendere i pagamenti “più semplici, più sicuri, e almeno cinque volte più veloci”. Un’applicazione figlia del concetto di “auto connessa”, che mira a includere le automobili nella rete dell’IoT, consentendo al veicolo di condividere l’accesso alla rete internet e all’utilizzo di dati con altri dispositivi all’interno e all’esterno, facendola diventare a tutti gli effetti un’emanazione dello smartphone con il quale ormai siamo abituati a interfacciarci con il mondo.