Riflessi di memoria. Di un vecchio che guarda il mare .
Era bello vivere e lavorare per Eni. Perché Più che un lavoro, era quasi una missione. invidiati dal mondo intero, in qualsiasi posto sotto l’emetto con il cane a 6 zampe sentivi il rispetto che si deve a quelli bravi.
Talmente bravi e capaci che i 90 km della via Emilia tra San Donato e Cortemaggiore venivano chiamati la strada dei pozzi.
Ed era proprio a Cortemaggiore davanti agli storici stabilimenti respira la storia.
L’università di Bologna in ingegneria mineraria traduce e consacra come la migliore del mondo.
Per non parlare delLa scuola per geologi di Agordo.
L’ High tech sui componenti fossili di chieti .
La Ricerca e lo sviluppo che attirano le migliori Menti delle compagnie straniere.
lo spirito del fondatore ,direbbe qualche poeta.
Lo trovi Tra Matelica e Tolentino.
“L’ingegno è vedere possibilità dove gli altri non ne vedono “.
Nei cantieri navali Di Monfalcone le Navi , le piattaforme e pontoni
Nella tecnologia sopra e sotto il mare.
Quanto orgoglio, in quel gli italiani lo sanno fare, detto in ogni del mondo.
veniva Dalmine camminando sulla A4
Gli acciai migliori per le pipeline , la messa in produzione dei giacimenti e le aste di perforazione ,e di completamento.
Eppoi Zingonia e la sua scuola subacquea delle alte profondità marine
La wet&dry, con i professionisti degli abissi della sub Sea oil services.
Il record mondiale di profondità nel North Sea nel 1978 a –300mt.
Sotto una piattaforma petrolifera , bada bene.
Non alle Mauritius o alle Seychelles
E venivano i saldatori tarantini i marittimi torresi i capi squadra gelesi i cambusieri veneziani i cuochi napoletani i comandanti genovesi i gruisti triestini.
In un bailamme di dialetti che diventavano italiano.
ENI ,se un traguardo sembrava impossibile, perché non provarci.
Un modo di dire, Italians Do It Better.
Poi, qualche anno fa è successo qualcosa.
Succede sempre qualcosa.
Qualcuno parlò di un’altra energia,
Di transizione ecologica e roba così.
Noi dicevamo va bene, però ci vuole il tempo.
Di pensarla, sperimentarla , essere sicuri.
Essere preparati.
Ma guardavamo i fiumi che esondavano portandosi dietro le montagne.
Guardavamo i paesi terremotati ancora da ricostruire
E si capiva che non eravamo preparati per niente.ci si diceva , ma questi…parlano seriamente di energia alternativa ?
Non sanno come ripulire un bosco montano
Per mettere in sicurezza le città per ogni volta che piove.
Sissignore, a sentirli parlare ,parlavano seriamente.
C’era sempre qualche politico , qualche intellettuale radical-chic che probabilmente non aveva mai lavorato un solo giorno in vita sua, e che non distingueva un cucchiaio da un cacciavite, ma pensava e diceva che tutta quella tecnologia, quegli uomini ,quella ricerca sul gas e sul petrolio erano superati . inutile, dannosa.E Che ce ne voleva un’altra energia. Quella green.
Che l’ energia fossile era uno spreco di denaro..
UNO SPRECO DI DENARO. ?
I 2400 miliardi di debito accumulato in 40 anni stavano a dimostrare quale fosse l’acume amministrativo di chi dagli scranni alti della politica gestisce le risorse pubbliche.
Eppure nonostante tutti e nonostante tutto il paese ebbe fortuna, ci sono i più grandi giacimenti di gas naturale d’Europa in Adriatico
e i tecnici più preparati in Italia.
Era fatta , bastava sommare, gas + tecnologia e forse le BOLLETTE LE AVREMMO PAGATE LA METÀ.
AVEMMO talmente tanta fortuna che Nemmeno l’energia gratis , sono riusciti ad apprezzare.
se ne può fare anche a meno, dicevano questi influencer del mulino bianco,
Bastano il sole e il vento.
EPPOI ABBIAMO REPORT , PIAZZA PULITA, DI MARTEDÌ E TOPO GIGIO che ci spiegano le cose giuste da fare.
E noi probabilmente avevamo fatto le cose sbagliate.
Da innovatori eravamo diventati untori , e senza passare dal via.
Senza neppure aver letto “la chiave a stella ” di primo Levi.
Ignoranza e saccenza senza conoscenza.
Le chiamarono LE TRIVELLE.
Pur non avendone mai visto una in vita loro , a parte quelle che , seduti col culo sulla battigia vedevano sul mare di Ravenna.
PENSAVANO CHE LE PIATTAFORME FOSSERO UGUALI AL TRAPANO del ferramenta e che le GRU GEMELLE del SAIPEM 7000 la work ship più grande del mondo, fossero quelle .dei giochi in scatola della LEGO.
NON sapevano, Che invece si chiama SAIPEM 7000 proprio perché quelle gru costruite a Reggio Emilia e non a Houston , hanno una potenza di tiro e rilascio di 7000 tonnellate cadauna.A PRECISIONE MILLIMETRICA.
E tutto sulla stessa nave.
7000TONNELLATE .
una cosa pazzesca solo a pensarci.
Una di queste gru ti solleva un palazzo di 20Piani e te lo porta a spasso,Ma bada bene, non sull’asfalto.
sul mare.e il mare si muove
E le gru , costruite a Reggio Emilia, non a Huston sono 2 e gemelle.
Orgogliosi si
e tanta invidia però, quella non ci fa mai difetto.
… perche ‘a farsi male come gli italiani
.lo sanno fare solo gli italiani.
È un male antico ,il nostro limite.
Provassero a farlo con gli inglesi a parlare male di BP
con Gli olandesi di Shell
Con I francesi di Elf
A sputi verrebbero presi.
Ma C’è la transizione ecologica che preme.
Si giusto, ma nel frattempo ?
Nel frattempo vanno in televisione ,
E con queste loro convinzioni ci hanno inondato di minchiate colossali, dalla violenza all’ambiente ai terremoti, allo sprofondamento della pianura padana, perfino alla scomparsa di Venezia.
Ci manca solo che dicano che la colpa delle eruzioni dell’Etna e’ colpa nostra.
Che vedrai qualcuno crederci.
Poi , nel concreto delle loro pratiche capacità li abbiamo visti all’ opera con il Mose .
Mentre i transatlantici oceanici fanno lo struscio a piazza San marco
IL MOSE , una voragine di soldi pubblici, e malaffare , mai finito , complicatissimo, avente bisogno di manutenzione continua.
Quando Rotterdam ha il maeslantkering ,le dighe mobili che da 35 anni proteggono la città dal mare del Nord e funzionano benissimo.
E col cazzo che entri a Rotterdam con il transatlantico oceanico.
Nemmeno di copiare sono stati capaci.
Ma abbiamo la cultura, ci basta il turismo,
Poi vediamo i cinghiali in giro per Roma a fare shopping nei cassonetti. La raccolta altrimenti differenziata .
Però basta trovare un colpevole di tutto,
Purché i colpevoli siano sempre gli altri.
Sempre qualcun’altro.
E’ nel DNA del loro egocentrismo cazzaro
Che gli fa dire che ,L’economia è sostenibile .
Certo, MA ci vuole il buon senso
E chi non le vorrebbe le campagne piene di ortaggi e frumenti.
Solo che i trattori viaggiano ancora a gasolio.e neanche a parlargli col libro in mano il trattore ti sente , quello è sordo per natura
.E Mai neppure vista una mietitrebbia con le pale eoliche . Dove la metti una pala eolica su una mietitrebbia..
Ma Se una cosa come Eni va bene ,
perché va così bene?si domandavano.
Cos’è tutto questo rispetto verso il lavoro.
Non è così che funziona.Noi siamo abituati alle banche che falliscono e alle fabbriche che delocalizzano, ai grandi marchi che hanno usufruito degli aiuti statali per anni ma che poi hanno spostato la sede fiscale in Olanda e Lussemburgo, abituati Al lavoro nero ,al capolarato alla sicurezza inesistente.
3 morti sul lavoro al giorno per mancanza di regole elementari sulla sicurezza.
È Questo è il gioco che ci piace giocare.
Criticare e sentenziare su tutto.
Pure su ENI , dove tutto è stato costruito attorno all’uomo.
Dove quando entri la regola di tutte le regole da osservare è la SAFETY FIRST, SAFETY PAY.
Prima la sicurezza, La sicurezza paga
tutto conquistato duramente.
Perché non sono stati mica solo sorrisi.
Hai voglia tutte le volte che abbiamo pianto.
Sulle putrelle bollenti in Arabia
Nel freddo del North Sea.
Aspettando gli uragani in gulf of Mexico
Sui monti iracheni
Sotto i mari posando gli oleodotti.
era il pianto però , di chi non è solo .
C ‘erano sempre le braccia di un fratello., Di un padre , di un compagno.della tua squadra.
Ho visto un capopiattaforma piacentino stringere al suo petto un ragazzo napoletano che aveva una crisi di pianto sullo scarabeo 2.
Era imbarcato troppo giovane, e provava nostalgia.
Il capopiattaforma divenne il rifugio nei momenti duri.Dove poter confidare il suo smarrimento.
Il ragazzo napoletano è diventato un tecnico elettronico bravissimo.
Mentre a san donato c’era sempre qualcuno al telefono pronto a fare partire gli aiuti a gestire l’emergenza sia tecnica che sanitaria.
“Milano abbiamo un problema”
Il tempo di fare decollare un’aereo a destinazione il mondo intero.
A San Donato c’era sempre qualcuno, non importava chi fosse , se manager o saldatore
A chiamare.
A San Donato qualcuno c’era.
La tua famiglia non si doveva preoccupare.
C’era il FIS .
LA sanità l’istruzione, la pensione integrativa.
I campi delle vacanze per i figli.
Anche dopo che la vita aveva preso altre strade.
Così orgogliosi di noi.
I ragazzi venivano dalla Lucania , dalla Sicilia, dalle Marche dal Veneto. E Li vedevi diventare geologi, fanghisti , capi sonda , radiologi , toolpusher, divers.
Date loro un’opportunità.
MA A QUALCUNO NON ANDAVA PIÙ BENE.
Da leader mondiale incontrastata ENI ridotta a poco più di una società di servizi.
Che ci va bene, anzi ancora benissimo
Eni è ancora la prima società italiana , come capitale, fatturato e numero di dipendenti.
Però un conto è utilizzare il nostro gas
Trovarlo, estrarlo, metterlo in produzione.
Un conto è vendere quello che era nostro ma ceduto agli altri per scadenza delle concessioni.
Snam, Agip, Saipem , nuova pignone ,anic, snamprogetti
Le zampe del cane.Tutti gioielli
Il coraggio , la forza e la visione di un ingegnere marchigiano. Di un grande italiano di nome ENRICO.
ditelo a Questi campioni qua , che Quell’uomo dovrebbe essere studiato nelle scuole.
invece Girano con la bici il sabato e la domenica con la famigliola felice , i fiori tra i capelli .e la foto della bambina svedese che ci dice bla, bla , bla.
Salvo poi che il lunedì mattina prendere 2 macchine una per l’ufficio l,’altra per portare i figli a scuola
Uno per macchina, mi raccomando.
E la bambina svedese bla bla ?
pensiamoci sabato .
E Pensavano fosse per sempre così.ad aeternum
La rivoluzione verde da weekend.
piena di libri di filosofia .
mentre qualche altro era perso con i container in giro per il mondo.
Con i manuali d’istruzione delle saldatrici, con le chiavi a catena a stringere connessioni da 13 inch che a reggerle ci volevano 2 operatori, valvole di sicurezza, choke line. Kill line sacchi di polimeri per i fanghi di circolazione, manometri per B.O.P che vuol dire Blow out preventer, chiedetelo ai letterati cosa vuol dire.
Noi lo sappiamo ma è inutile spiegarlo, tanto non capirebbero.
Ma forse straparlo e hanno ragione, alla fine non so nulla di politica industriale.
Il mio lavoro era quello di trovare
quel gas brutto e maleodorante.che gli arriva dai trapani davanti a ravenna dentro le loro case
Che viene maleodorato di proposito perché questi campioni non si facciano del male, sentono l’odore, e non accendono la luce.
Ma ora è arrivato il conto, Salatissimo..
la bolletta energetica con i rincari.
E piangono come gli orfanelli separati alla nascita dalla madre
E la madre si chiamava ENI.
.. Cosa facciamo ? papà DRAGHI aiutaci tu.
Ma come è stato possibile tutto ciò.
Il rincaro del 60% in bolletta?
Ma allora, tutte queste palle*eoliche
, i pannelli solari, quel vetro, plastica silicio e batterie al cadmio tutto di produzione cinese.
Ci pensano mai che un giorno tutto questo materiale bisognerà pur smaltirlo?
Ma Così va il mondo. in questo posto qua.
Tutto e subito.
L_importante è non perdersi una puntata di report.
Ed Essere green.
scrivere dei libri che nessuno legge.
Strano paese questo dove tutti scrivono libri ma nessuno legge.
Ma quel che è peggio nessuno ascolta.
Nel frattempo I giacimenti italiani vengono sfruttati dai croati , dai francesi e dagli olandesi. , E dalle joint venture del mondo.
e Gazprom ringrazia.
Gazprom ha chiuso i rubinetti e le bollette impazziscono.
I giacimenti dell’est . Trivellati e messi in produzione da Eni, fatti passare attraverso i gasdotti costruiti da Saipem.
volete scaldarvi, illuminarvi?
Semplice ,Pagatevi le bollette .
Oppure eliminate riscalmento , computer, telefonino e grandi fratelli.
Cosa c’entra il grande fratello ?
Niente, mi riferivo ad Orwell non a Signorini.
E tranquilli, i politici che vi hanno fatto fare il referendum contro le trivellazioni, loro i soldi per la bolletta li trovano. Hai voglia se li trovano.si aumentano un po’ gli emolumenti.
Da 15 passano a 17 e le je son Fe
Ecco, in francese suona meglio.
ENI
sinonimi di uomini, donne e cani a 6 zampe.
Grazie ENI
Mi piacerebbe l”avessero i miei figli e i miei nipoti questa chance.
i figli e nipoti di tutti.
Quel diritto alla felicità che solo un buon lavoro ti può dare e che abbiamo condiviso assieme.
Adesso sono vecchio e guardo il mare dalla spiaggia, e penso a che cosa mi è rimasto dentro.
Tutto, amico mio. Tutto.
Se chiudo gli occhi , sento le voci, vedo i volti.
Ogni volta penso alle notti e ai giorni , ai capodanni , ai compleanni , sopra i pozzi.
A spartire il sudore con bianchi , neri ,orientali.
Era La fratellanza , amico .
Quella Che ti faceva dire.
Gli uomini sono tutti uguali.
L’importante è avere una opportunità,
un traguardo. e tutto arriva.
RiVivo le emozioni nel guardarmi le mani che fanno fatica a reggere il sacchetto della spesa ma che tenevano una chiave a battere di 10 kg.
Sotto 100 metri d’acqua.
È certo, forse sono solo le memorie di un vecchio pazzo, anacronistico e fuori dal tempo.
Ma io quelle cose le ho vissute davvero
Come vivere un’amore , come un’amante .
Che sapeva distruggerti e farti cantare.
C’era sempre uno strano sorriso dentro gli occhi di chi guardava oltre i cancelli di Cortemaggiore.
Un sorriso “green ” che più “green” non poteva essere.
Quando dai pozzi arrivano in superficie le prime gocce di olio
I tuoi occhi stanno guardando il miracolo della natura
Il viaggio attraverso tutto il tempo della terra.
Una sorta di dono del creatore.
Da Facebook…
Bravo, invidio le tue emozioni che io non potrò mai vivere perché in quella azienda che tu hai descritto benissimo, fatta di uomini, di sogni, di sfide e di obbiettivi ora ci sono solo Yes man, qua qua raquà e lavativi lasciati a pascolare perchè in una azienda privata sarebbero morti di fame mentre all’eni comandano pure.
Grazie x il sogno che ci hai regalato.