Ribassi carburanti: se non ora quando?

Così la razionalizzazione non si realizzerà mai

di Antonello Minciaroni – Quotidiano Energia 

I prezzi dei carburanti, per i consumatori, sono uno dei più importanti indicatori dell’andamento del costo della vita. Questa premessa è necessaria per poter procedere con serena obiettività su questo tema.

Nella fase di accelerazione della salita delle quotazioni, da inizio a metà ottobre, i prezzi al consumo sono stati aumentati in maniera molto significativa nello spazio delle due settimane: la benzina di circa 4 centesimi al litro e il diesel di quasi 6 centesimi al litro.
 
Dalla scorsa settimana, si è avuta una rapida discesa delle quotazioni. Sulla base dei prezzi comunicati al Mite, dal 22 novembre ad oggi, gli stessi risultano diminuiti, sia per la benzina che per il diesel, di meno di 1 centesimo litro.
 
La “lentezza” della discesa trova conferma nella rapida salita dei margini, i cui grafici sono di seguito pubblicati.
 
Tutto ciò crea grandi vantaggi commerciali alle reti indipendenti, che acquistano i prodotti nel canale extrarete. Con ciò offrendo motivi economici di sopravvivenza a impianti “da marciapiede”, altrimenti destinati a chiusura. La razionalizzazione può attendere.
 
Rete – I prezzi delle compagnie in modalità self risultano fermi con la verde a 1,73-1,75 €/l e il diesel 1,60-1,62 €/l. In modalità servito, rispettivamente, 1,82-1,95 €/l e 1,69-1,82 €/l. Per i prodotti gassosi con servizio Gpl a 0,83-0,85 €/l e metano a 1,65-1,86 €/kg.
 
Gli impianti della Gdo in modalità self praticano per la benzina fra 1,60-1,78 €/l, diesel 1,48-1,65 €/l, Gpl 0,76-0,82 €/l e metano 1,099°-1,87 €/kg. °Questo il prezzo presso la Gdo di Rezzato (Brescia).
 
Q8easy, Ipmatic, Eniselfy, Tamoil pienOK, impianti solo self senza gestore, risultano per la benzina fra 1,63-1,74 €/l e diesel 1,51-1,63 €/l. 
 
Margini – Il livello medio in modalità self della settimana, rispetto a quella terminata il 26 novembre, risulta aumentato di 5 €cent/l per la benzina e per il diesel di 5,2 €cent/l. Rispetto al livello medio dei tre anni precedenti il valore   per la verde e è superiore di 7,4 €cent/l e per il diesel di 7,6 €cent/l. Nel progressivo annuo per la benzina risulta inferiore di 0,6 €cent/l e per il diesel superiore di 1,8 €cent/l.  
 
Il costo dei prodotti, rispetto al 26 novembre, è diminuito per la benzina di 6,6 €cent/l e per il diesel di 6,8 €cent/l. Ribassi molto importanti sono possibili.
 
La settimana dell’extrarete
Nel periodo dal 27 novembre al 3 dicembre le quotazioni sui mercati internazionali risultano in forte discesa per entrambi i prodotti. Nel rapporto di cambio euro/dollaro la moneta unica risulta in aumento dell’1%. 
 
Le quotazioni giornaliere sono riportate sulla rubrica QE domani in extrarete.  Sulla base dell’attuale andamento del rapporto di cambio €/$ e delle quotazioni dei prodotti sui mercati internazionali si può prevedere che per martedì 7 dicembre i prezzi potrebbero risultare in salita.
 
Differenza media settimanale prezzi self rete vs. extrarete
La differenza dei prezzi self rete vs. extrarete è salita sia per la benzina che per il diesel di 5 €cent/l
 
Reti no-logo – I prezzi self degli impianti no-logo sono:   
 
  • Benzina: nord fra 1,64 e 1,78 €/l e centro-sud fra 1,65 e 1,79 €/l.
  • Diesel: nord fra 1,53 e 1,69 e centro-sud 1,53 e 1,70 €/l.
 
Mercato Usa – La produzione giornaliera della settimana risulta in aumento a 11,6 mln/b/g che equivale a +4,5% sull’anno passato. Domanda dei carburanti buona per il jet-kero, debole per benzina e diesel.
 
Nel 2012 il prezzo del Brent raggiunse il suo massimo assoluto a 97,7 € a barile. Nel 2016-2021 lo stesso oscilla fra 17,8 € (21/4/2020) e 74,8 € (3/10/2018). Oggi la quotazione risulta di 61,1 €/b in calo di 12,1 €/b rispetto a quella del 26 novembre.
 
 
 
Margini di benzina e diesel sono calcolati sulla base delle quotazioni di mercato e dei prezzi in modalità “servito” delle compagnie e delle reti no-logo, monitorati costantemente da QE. La linea di tendenza inserita all’interno di ciascun grafico mostra il trend per entrambi i prodotti nell’arco di tempo considerato.
 
Per gentile concessione di Quotidiano Energia                                                                                                                                               
 
 
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mario
mario
3 anni fa

ai benzinai cosa gli va in tasca dalle flutuazioni?

claudio
claudio
3 anni fa

verissimo tutto, però quando il prodotto in una giornata e sceso, le compagnie TUTTE non avevano prodotto, mi piacerebbe sapere chi a dato l’ordine di non distribuire la merce, poi all’improviso arrivata dopo che il prezzo è aumentato. Le vie del Signore sono infinite.

Alex
Alex
3 anni fa

Se consideriamo che a capo dell’ extra rete e della rete c’è sempre una compagnia petrolifera,
dalla lettura dei dati di questo articolo possiamo dedurre che la differenza di prezzo abissale dei costi alla colonnina sono dovuti ad un numero esagerato di colletti bianchi nell’interno dello compagnie petrolifere che svolgono un ruolo inutile dal momento che i risultati dell’extra rete sono paragonabili a quelli di tutti i paesi Europei mentre noi gestori delle compagnie siamo tagliati fuori.
Forse prima di una razionalizzazione dei distributori ci vorrebbe una razionalizzazione degli sprechi, dei ruoli e degli obbiettivi nell’interno delle compagnie.
Vedi QUO VADO,

pippo
pippo
3 anni fa

Io mi porrei un altra domanda :con questi aumenti ,i litri sono calati ?NO . le auto e camion sono fermi ? NO la gente si muove ? Si
Quindi perché i gestori con i loro 3 centesimi lordi devono essere il capro espiatorio di tutti i problemi ,perché se se si parla di 10 /15 centesimi al litro sembra una eresia mentre quando aumentano le compagnie tutto tace ? Cari signori il margine ce lo dà il cliente ,che siano 10 centesimi o 2 centesimi ,e, come scaricate gli aumenti sui clienti potete benissimo scaricare il ns margine
Siccome compagnie e retisti (ieri considerati i benefattori ) vogliono tutto per loro come si vede benissimo nell articolo ,e anche giuntamente essendo commercianti ,Perché nessuno bette i pugni sul tavolo e accetta supinamente tutto .Dove sono i sindacati vecchi e i nuovi? quelli che dovevano spaccare tutto ? Vi state accorgendo di cosa sta succedendo ai gestori SIAMO ALLA FAME !!!!!!Molti riescono ancora a sopravvivere lavando qualche auto a 5 € in nero !!! Vendendo qualche caffe ,con affitti alle stelle Molti si domandano dove siete ,dove sono le vs promesse BOOOOOOOO
E cosa ci fate vedere ?quanto hanno guadagnato in più le compagnie e retisti .Beati loro