La procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per far luce sull’aumento del prezzo di gas, energia elettrica e carburanti.
Si tratta di un procedimento al momento contro ignoti senza indagati e senza ipotesi di reato. “L’indagine è volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabili”, spiega la Procura.
Gli accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Roma. Nei giorni scorsi il ministro per la Transizione ecologica Cingolani in merito all’aumento dei prezzi aveva parlato di “colossale truffa”.
Fonti del ministero hanno poi precisato che il responsabile del Mite, parlando di speculazione di mercato, “si riferiva al prezzo del greggio e del gas, in aumento esponenziale nonostante non ci siano problemi di carenza dell’offerta”. Come a dire che nel mirino non c’è la distribuzione nazionale.
Molte le reazioni dopo le parole di Cingolani, a partire da Unem. Gli aumenti registrati nelle quotazioni internazionali, ha scritto sabato l’associazione in una nota, derivano “da tensioni e vischiosità che si sono create nei normali approvvigionamenti del greggio e dei prodotti finiti, nella disponibilità e movimentazione del naviglio nonché dalle tensioni che si stanno generando a livello globale per il taglio, per ora parziale, di quantitativi esportati dalla Russia (oltre 5 milioni di barili al giorno di greggio e oltre 2,5 milioni di barili, prevalentemente gasolio)”. “Non potendo intervenire sul prezzo industriale che già non riflette pienamente l’aumento delle quotazioni internazionali occorre intervenire sulla fiscalità che rappresenta oltre la metà del prezzo finale”, conclude quindi l’associazione che rappresenta le compagnie che operano in Italia.
Una manovra sulla fiscalità era stata auspicata nei giorni scorsi anche dalle federazioni dei gestori carburanti, Faib, Fegica e Figisc, invocando l’applicazione dell’accisa mobile prevista nella Finanziaria 2008. Proposta rilanciata da Forza Italia nell’interrogazione presentata la scorsa settimana alla Camera, mentre la Lega ha sollecitato una sospensione temporanea delle accise.
Anche AsNali (Associazione Nazionale Autonoma Liberi Imprenditori) ci scrive indicando che la misura è colma. L’associazione in un comunicato stampa si dice Pronta a presentare denunce in tutte le Procure della Repubblica di tutta Italia.
solito blablabla inconcludente di un governo incocludente