“Sul tema dei prezzi crescenti dell’energia e del gas naturale in particolare, Assogasmetano lancia l’ennesimo allarme: di fronte a questa escalation, il settore si troverà fuori mercato e rischierà la chiusura”.
E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’associazione, che sottolinea come “attualmente i prezzi che gli operatori del settore metano per auto devono affrontare sono circa otto volte quelli di un anno fa e le previsioni non fanno prevedere un ridimensionamento, almeno nel breve periodo”.
Se per i consumatori quindi il metano non ha più la convenienza di un tempo, anche per gli operatori trattare il Cng sta diventando anti economico. Ci si troverà quindi davanti a nuovi ritocchi a salire dei prezzi, col rischio – se non dovesse arrivare una soluzione – di chiusure dei distributori.
Una chiusura che rappresenterebbe un danno economico per i gestori e per gli automobilisti che ancora guidano auto a metano, ma non solo. Come ricordato dal presidente di Assogasmetano, Flavio Merigo, anche la transizione ecologica – grazie a un settore che rappresenta un ponte verso l’uso di biometano e idrogeno – potrebbe subire ripercussioni.
con il metano pensavano di far chiudere i benzinai; vi e andata male adesso non lamentatevi