Si farà il distributore in tangenziale fra Mungivacca e Japigia (BA): il Tar ribalta il no del Comune

La sentenza dei giudici amministrativi a sette anni dalla richiesta di autorizzazione per l’impianto, ribalta il diniego all’autorizzazione del Comune che dovrà pagare 1.000 euro

Dall’amministrazione comunale non era arrivato il via libera. E ora è il Tar ad autorizzare la realizzazione di un nuovo impianto di carburanti sulla tangenziale, all’altezza dello svincolo per il quartiere Japigia. Un contenzioso che si aggiunge ad altri che ancora una volta riguardano la realizzazione di distributori di benzina sulla tangenziale o sulla statale 16, con una guerra di carte bollate che spesso ha come protagonisti le compagnie petrolifere. Stavolta a chiedere l’intervento dei giudici amministrativi è stata una società barese che sulla tangenziale, fra lo svincolo per Mungivacca e quello per Japigia, è proprietaria di un impianto sportivo. Sette anni fa l’azienda ha presentato al Comune il progetto per la realizzazione di un distributore di carburanti nella stessa nella stessa area in cui sorge l’impianto sportivo e la zona destinata a parcheggi.

Ed è proprio questo il punto. Dalla ripartizione Urbanistica, motivando il no alla richiesta di autorizzazione, non soltanto hanno citato il regolamento comunale sulla ” Razionalizzazione degli impianti di distribuzione dei carburanti”, ma hanno anche spiegato come la superficie destinata ai parcheggi, nell’area interessata dall’intervento, con la realizzazione di un distributore di benzina, diventerebbe superiore a quella prevista dalle norme tecniche di attuazione dello strumento urbanistico. I giudici del tribunale, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Saverio Profeta, hanno dichiarato illegittimo il provvedimento del Comune, spiegando come il regolamento sulla ” Razionalizzazione degli impianti di distribuzione dei carburanti” sia stato di fatto superato da una legge regionale e come l’autorizzazione dell’impianto non avrebbe in alcun modo inciso ” sulla percentuale minima di parcheggi prescritta”.

Dalla terza sezione del Tar ( presieduta da Orazio Ciliberti) è quindi arrivatoun via libera al progetto, con una condanna del Comune al pagamento delle spese di giudizio (la cifra è di 1.000 euro). La sentenza su un caso apertosi nel 2015 con la richiesta di autorizzazione arriva dopo altre pronunce che riguardano sempre progetti per la realizzazione di impianti di distribuzione dio carburanti sulla tangenziale o sulla statale 16, ovvero su una delle strade più trafficatein Puglia. Una conferma di come le procedure autorizzative che chiamano in causa l’Anas e i Comuni in cui ricadono le aree oggetto degli interventi siano spesso oggetto di liti e contenziosi. Alla fine di giugno, per esempio, sempre i giudici del Tar si sono pronunciati sul via libera da parte dell’Anas e del Comune di Bari alla realizzazione di un distributore di carburanti sulla statale 16, all’altezza dello svincolo per Carbonara, in direzione nord. A chiedere l’annullamento del permesso di avvio dei lavori, concesso a una compagnia petrolifera, è stato un altro operatore economico che a suo dire sarebbe danneggiato dall’apertura dell’impianto per un presunto rischio di ” sviamento della clientela”. I giudici del Tar, almeno in fase cautelare, hanno dato torto al ricorrente e i il via libera alla realizzazione del nuovo impianto non è messa in discussione.

Notizia tratta da La Repubblica di Bari

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