Decreto trasparenza carburanti, il governo tira dritto

Nonostante i circa 90 correttivi proposti da diversi gruppi parlamentari (anche di maggioranza) e nonostante il parere assolutamente contrario dell’Antitrust il governo tira dritto sul cartello del prezzo medio.

L’esecutivo, dunque, non sarebbe intenzionato ad arretrare sull’esposizione del prezzo medio regionale previsto dal decreto. L’abrogazione del nuovo cartello è invece al centro di diversi emendamenti presentati dai gruppi, a cominciare dalle proposte presentate da Forza Italia e firmate dal capogruppo in X Commissione e responsabile Energia del partito, Luca Squeri, in cui si chiede di eliminare l’obbligo e sostituirlo con l’esposizione di un Qr code o di eliminarlo totalmente. Sulla stessa linea la Lega, con l’emendamento firmato da Giorgia Andreuzza. E anche il Pd con un pacchetto di correttivi a prima firma di Vinicio Peluffo, capogruppo del partito in commissione Attività Produttive a Montecitorio, chiede di eliminare tout court l’obbligo di esposizione delprezzo medio. Ma al momento “il cartello prezzi” non si tocca

Ne da notizia il Sole 24 Ore, “l’esecutivo sarebbe orientato a mantenere l’obbligo di esposizione del prezzo medio calcolato su base regionale per le stazioni collocate sulla rete ordinaria, mentre per gli impian-tiautostradalilamedia sarebbe calcolata su base nazionale.”

Secondo il Sole, L’emendamento del governo, adesso ancora al vaglio dei tecnici del ministero dell’Economia, sposterebbe poi in avanti i termini di applicazione del decreto ministeriale, chiamato a definire frequenza e tempistica delle comunicazioni: non più entro quindici giorni dall’adozione del DL trasparenza, ma i quindici giorni andrebbero conteggiati a partire dall’entrata in vigore della legge di conversione. Per garantire il tempestivo adeguamento delle informazioni di prezzo a vantaggio dei consumatori, sarebbe poi introdotto un obbligo di comunicazione settimanale e infrasettimanale al variare, in aumento e in diminuzione, del prezzo comunicato.

Accanto al nuovo obbligo, che quindi non sarebbe abrogato, come chiedono invece a gran voce i sindacati dei gestori delle pompe dibenzina, entrerebbe poi in campo un’app pubblica gratuita a disposizione degli utenti per visualizzare prezzi medi e tariffe praticate. Una novità che,come si ricorderà, era già stata anticipata dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al tavolo tecnico conle sigle del comparto (che tornerà a riunirsi il prossimo 8 febbraio).

L’altra novità, sempre secondo le anticipazioni del Il Sole 24Ore, su cui è al lavoro il governo, riguarderebbe invece le sanzioni con l’obiettivo di limitarle ai soli casi di strutturale omessa comunicazione settimanale o di reiterata mancata comunicazione di ogni variazione dei prezzi. In sostanza, la sospensione da 1 a 30 giorni (e non più da 7 a 90 come nel decreto licenziato da Palazzo Chigi) potrà essere inflitta solo dopo 4 mancate comunicazioni nell’arco di 60 giorni (e non dopo la terza violazione), ipotizzando la conferma settimanale dopo 4 settimane anche non consecutive. Inoltre verrebbe corretto l’importo delle sanzioni: comprese tra 500 e 6mila euro nel decreto di partenza e ora fissate tra 200 e 2mila euro, tenendo anche conto del livello di fatturato. La sanzione sarebbe poi comminata solo per il giorno in cui si è consumata la violazione. Infine, il governo punterebbe ad assegnare nuove funzioni a Mister Prezzi, tra cui quella di un monitoraggio ad hoc sull’andamento dei prezzi della filiera.

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DIX
DIX
2 anni fa

Scusate ma su questi cartelli ha qualche interesse qualcuno nel dare lavoro a qualche azienda per la costruzione e istallazione?

pippo
pippo
2 anni fa

Avete calato le braghe prendendo lo sciopero come una farsa ? queste sono le conseguenze .Potevate PRETENDERE l eliminazione di cartelli e sanzioni ,inutili !!! ,se no ,si proclamavano altri giorni di sciopero ,magari con altre rivendicazioni ,i contratti ,il margine ecc Ma no !!! addirittura Vi siete divisi come sindacato ,bella figura .Oggi vorreste contrattare che cosa ? e se no cosa farete ? sciopero ?Dai facciamo i seri Avevamo l unica possibilità da sfruttare dopo anni di oblio e se la siamo giocata ,non possiamo pretendere serietà da altri quando i primi a non essere seri siamo noi

Kevin
Kevin
Rispondi a  pippo
2 anni fa

Hai pienamente ragione, penso esattamente la stessa cosa. Ora che sciopero vogliamo fare? 1 chiuso e 5 aperti non si va da nessuna parte. Potevamo battere i pugni ora che avevamo visibilità ed invece ce lo siamo presi in quel posto come sempre!

DIX
DIX
Rispondi a  Kevin
2 anni fa

Sono tutti voltagabbana,non ci sta’ serietà’ di settore..Tutti per il cliente,se riescono a prenderlo dell’altro che sta’ chiuso..Con il pos stessa situazione,i tabaccai hanno ottenuto,i taxi hanno ottenuto.Qui stanno a rubare i clienti Vergogna gestori del cavolo

Gio
Gio
Rispondi a  pippo
2 anni fa

Caro Pippo, hai ragione, l’unica volta che aderivano pompe bianche e distributori con personale, ci siamo fermati. Spero che i gestori, non paghino più quelle sigle sindacali, perché volgono come il 2 di picche (Cioè ZERO) sapendo che i ghost sono rimasti aperti… dobbiamo capire che le compagnie vanno a braccetto con il governo. Pertanto non ci sarà futuro.

gioeni
gioeni
Rispondi a  Gio
2 anni fa

anche se io non sto dalla parte del sindacato… almeno questa volta ci hanno provato, al di là del taglio dello sciopero, però la maggior parte dei gestori manco l’ ha cominciato lo sciopero. e quindi cosa vogliamo pretendere da loro se poi siamo i primi a non combattere?

Francesco
Francesco
2 anni fa

io farò così: metterò lo stesso prezzo di quello medio e ci guadagno di più

Sal
Sal
Rispondi a  Francesco
2 anni fa

Sarà interessante vedere come agiranno le compagnie varie…

DIX
DIX
2 anni fa

Vantano più’ diritti i marocchini che un povero benzinaio!In Europa non ci sta’ tutta questa propaganda di prezzi::Con le elezioni regionali scendono con i ricatti