Benzinai: Il “Cartello” tra Stato e compagnie petrolifere

Con la gestione del governo Meloni, è un dato di fatto che il prezzo dei carburanti sia fuori controllo e l’esecutivo, fin da subito, ha voluto incolpare per questo, i gestori delle stazioni di servizio, additandoli quali speculatori e truffatori.

Di Andrea Caldart (Quotidianoweb.it) – La novella Anna Bolena della Garbatella, catapultata sulla poltrona di Palazzo Chigi dopo una campagna elettorale bipolare, si guarda bene dal tassare l’extra profitto di Eni di cui lo Stato è socio al 30%, meglio perseguitare i benzinai con repressioni e multe giornaliere varie.

In tutta la comunicazione propagandata dal mainstream italiano sul prezzo alla pompa, si sono ben guardati dal dire il perché, Eni chiude il 2022 con un utile di 9 miliardi superiore al 2021.

Tutti proni a raccontare ed elogiare ad esempio, quanto sia stata grande la bravura dell’A.D. di Eni Descalzi, che ci ha assicurato l’approvvigionamento di carburante.

Ma il prezzo più caro chi l’ha pagato?

Assieme ai consumatori che seppure abbacchiati dopo qualche rimostranza non si scompongono più di tanto, il vero danno, l’hanno avuto tutte le aziende dei gestori carburtanti italiani.

Parliamo di un comparto di oltre 20.000 imprese con una forza lavoro di oltre 150.000 addetti, un settore che da lavoro a circa 50.000 famiglie nel nostro Paese.

Con la speculazione, dovuta all’aumento del costo dell’energia elettrica, i gestori In primo luogo, si sono visti enormemente diminuire il loro misero margine lordo di 3 centesimi a litro, ma quello che ci ha colpito di più, è vedere che le compagnie, a fronte ad un minore erogato, hanno straguadagnato, continuando liberamente ad affamare il gestore.

Grafico Perdite Gestore: elaborazione dati QuotidianoWeb

Ci siamo voluti concentrare sui numeri e oltre al fatto che, alla pompa è diminuito il guadagno per il gestore, abbiamo fatto una scoperta che ha davvero dell’incredibile.

Le compagnie a fronte di un minore erogato e quindi una perdita per il gestore, sono riuscite ad incrementare i loro guadagni in quanto hanno aumentato mediamente di 12 centesimi al litro, il loro margine.

Sostanzialmente hanno tecnicamente aggiunto un sovraprezzo al loro margine così, se prima un distributore erogava 2,3 milioni di litri/anno, loro avevano un guadagno di € 299.000.

Oggi invece, per lo stesso distributore che ha diminuito l’erogato a 1,3 milioni di litri/anno, la compagnia aumenta il suo guadagno fino a € 361.000,00, raddoppiando il suo margine che va da 13 centesimi a 27. 

Il sovraprezzo è realizzato dal fatto che la compagnia non lavora mai in perdita, ma fissa un prezzo base coprendo ogni onere e costo, al quale poi liberamente e senza nessun controllo, aggiunge il sovraprezzo.

Questi dati li abbiamo ricavati dall’analisi di alcuni punti vendita di vari marchi e che ci hanno aperto gli occhi sulla disastrosa situazione in cui verte tutto il comparto delle aziende dei gestori carburanti.

Il grafico non lascia scampo a nessuna interpretazione se non a quella che un gestore che vende meno perde, a fronte di un maggior guadagno delle compagnie petrolifere che poi, come la Eni, vengono pure lodate dalla stampa mainstream, che di sicuro non si è presentata, come noi, nei punti vendita a capire la contraddizione di questi guadagni, dovuti al solo sacrificio dei proprietari degli impianti delle stazioni di servizio.

Forse è venuto il momento di tornare un po’ indietro e riprendere i ragionamenti dalle basi fondamentali dove, le previsioni del mercato, non sono altro che, un freddo giudizio di qualche strampalato calcolo “artificioso” che nulla ha a che vedere invece, con quello che avviene nella società reale.

Il mercato di un prodotto è la realizzazione di un fenomeno sociale e, nel breve periodo risponde ad una logica direttamente legata alla capacità di comunicare.

Da qui anche la capacità di manipolare tali informazioni e per le quali servirebbe un’Authority che controllasse di più le attività commerciali delle petrolifere in realzione  alla schiavitù del caporalato petrolifero che ogni giorno subiscono i gestori delle pompe di carburante.

Invece la destra del governo Meloni, ha portato tutta l’attenzione sul fatto che la colpa è dei benzinai che alzano il prezzo, sapendo bene invece che loro hanno un margine lordo fisso e, appiattendo tutta la comunicazione, ha tentato di multare il povero gestore, reo di voler solo lavorare.

Tanta incapacità governativa ha solo alimentato ed instillato nel cosumatore nuovi pregiudizi contro la categoria dei benzinai, ma esso ancora oggi, non capisce perché se il costo al barile scende, il costo alla pompa sale.

Semplice caro consumatore, le accise sono il bancomat che alimenta lo Stato e alle quali ogni governo si attacca per mungere il cittadino, salvo poi dire che non ha soldi per la sanità e tutti i servizi alla collettività, ma non lesina aiuti militari ad un paese, l’Ucraina, che manco fa parte delle UE.

Auguriamoci di non rivedere un nuovo scisma come per Anna Bolena, nei rapporti tra governo e gestori carburanti, ma forse una maggiore unità e fermezza delle associazioni sindacali, in difesa dei diritti e dei lavoratori della categoria, non guasterebbe.

Andrea Caldart

Sottoscrivi
Notificami
guest
14 Commenti
più vecchi
più nuovi più votati
Feedback in linea
Vedi tutti i commenti
Alex
Alex
1 anno fa

Dobbiamo ringraziare la Meloni x scoprire che sono 20 anni che prendiamo a calci il fondoschiena del gestore.
Complimenti!!!
I Riders, forse perché la maggior parte sono stranieri non hanno fatto in tempo a salire sulle biciclette e già TV, associazioni, sindacati, tric ballac vari già tutti parlano di loro.
Voglio precisare che l’erogato medio di Klt.1300 era negli anni 2010 quando ancora non prendevano piede le pompe bianche ora se guardate meglio dovrebbe essere la metà escludendo le pompe bianche….forse.
Visto che siamo in vena di confessioni raccontiamo pure che le compagnie hanno ripristinato il servito perché in quel modo obbligavano il gestore alla presenza e inoltre con l’imposizione di acquisto del prodotto al maggior prezzo di vendita oltre a obbligarlo a rubare un maggior prezzo al cliente lo obbligavano anche ad una più lunga presenza sul impianto in modo da ridurre l’anticipo in fattura.
Bravi, bravi !!!!!
I gestori saranno pure un branco di deficienti, ma gli altri non possono vantarsi di essere meglio…..Vedi i risultati.
Visto che sono una delle parti offese credo di avere tutti i diritti di parlarne anche se c’è a chi non piace.
Se questi sono i valori etici o la legalità ………………..

pippo
pippo
1 anno fa

Sono decenni ,e mai come in questi ultimi anni i gestori vengono trattati come dei poveri deficienti ,si cari colleghi e altri ,dei deficienti !!! Persone che devono essere accompagnate nelle loro decisioni e pensieri ,dalle compagnie ai sindacati ,che si sentono in “dovere ” di decidere per noi .Vi sbagliate
Vi sbagliate ,perché le VS politiche ci hanno portato alla fame e al ridicolo e la colpa non è di questo governo che ci dà dei ladri speculatori ,ignorando le VERE cause del sistema carburanti ,ne dell altro governo che ci diceva ” inutili “,e stupidi ,la colpa sappiamo benissimo dove si trova :i gestori e il sindacato .,Elencarne le colpe sarebbe tempo perso ,le conosciamo tutti . Le compagnie :le compagnie fanno le compagnie quotate in Borsa e devono rendere contenti i soci NON i gestori !!!Anzi più impanianti chiudono e più aumentano la redditività azionaria l ENI non è da ieri parastatale ,ma da anni ,e dei gestori e sempre stata la prima a fotterli ,dallo scontone al self Oggi tutti a parlare ,a cercare le colpe ,oggi tutti sanno di prezzi .Bravi Maaaaa dove eravate fino a ieri ,quando ci obbligavano alla fattura elettronica ,al pos con un a spesa del 20% sul ns guadagno , perché non avete mai articolato sui contratti ,sui margini da fame dei gestori ,sull obbligo di lavare i vetri !!!! sulla mancanza di rinnovi contrattuale !!!!Dove cazzo eravate ? Oggi la notizia è il “cartello “. si o no ?,Come sempre ce lo piglieremo ,tanto le notizie passano ma noi restiamo Purtroppo

Nik
Nik
Rispondi a  pippo
1 anno fa

Bravo Pippo, tutti hanno in bocca sto cartello, e invece gli anni passati che ce ne hanno fatte di tutti i colori nessuno ne parla più. Mhaaa, c’è qualcosa che non mi torna…..a partire dal sindacato!!!!!

Alex
Alex
Rispondi a  pippo
1 anno fa

Corrono sempre dietro una scusa, le pompe bianche, la GdO, l’anti trust, l’associazione dei consumatori l’evasione, il cartello.
In tutti questi anni hanno sempre pensato a discutere argomenti che non gli competono direttamente, ma che lo stato ha soggetti delegati o assunti insomma uomini propri che sono autorizzati ad occuparsi di tutto questo.
Noi non siamo forze dell’ordine, non abbiamo l’autorità della GdF, noi non siamo l’opposizione al governo.
Noi siamo i gestori.
Il cartello, se ci pagano oltre al cartello gli facciamo anche volantinaggio e gli attacchiamo pure i manifesti.
Solo che dal 2008 ad oggi abbiamo pensato solo a trovare un capo espiatorio x non affrontare la realtà.
IL RISULTATO LO VIVONO TUTTI I GESTORI e lo sanno pure i clienti, basta osservare dove si riforniscono i clienti.
Potete accusare i gestori di ogni, resta il fatto che anche cambiando i gestori non riuscite a recuperare le vendite.
Le uniche strategie, quelle di alleggerire il lavoro delle poste, ora dell’autostrada x delegarlo al gestore che non è un dipendente e renderlo schiavo in cambio di un elemosina.
La comunità Europea è informata in merito al caporalato petrolifero ??

Gio
Gio
1 anno fa

C’è lo stanno dicendo in tutti i modi, non ci vogliono più, facciamoci una ragione. Le lobby trionfano con qualsiasi classe politica.

Gestore stufo
Gestore stufo
Rispondi a  Gio
1 anno fa

E come spieghi i cartelli “cercasi gestore” che vedo ovunque?

Marco
Marco
Rispondi a  Gestore stufo
1 anno fa

Ci marciano, cercando di spennare il pollo di turno e ritardare quanto più possibile i costi di bonifica…

pippo
pippo
Rispondi a  Gestore stufo
1 anno fa

Facile ,è meno costoso mettere un cartello su un impianto e lasciarlo abbandonato che bonificarlo ,al limite un deficiente credulone lo si trova sempre ,tanto, mica sono loro i soldi che andrà a rimetterci Ho visto impianti chiusi e riaperti in un mese ,e richiusi in sei

Sal
Sal
1 anno fa

A proposito si capisce in qualche modo come sarà questo cartello, se riguarderà solo il Self, se includerà il Servito (cosa improbabile) come dovrà essere fatto?

Marco
Marco
Rispondi a  Sal
1 anno fa

Penso che mostrerà prezzo medio per self, e differenza rispetto al prezzo, con led di colore rosso se prezzo impianto più alto della media e verde se più basso

Sal
Sal
Rispondi a  Marco
1 anno fa

Addirittura! ed una sirena non la mettiamo pure? di cartone e scritto col pennarello glielo faccio….sgrunt!

Marco
Marco
Rispondi a  Sal
1 anno fa

Sarà interesse delle compagnie dirottare i consumi solo su determinate pompe per via della logistica che pesa tanto sui oro margini, ovviamente il cartello sarà gestito esclusivamente da remoto

Last edited 1 anno fa by Marco
pippo
pippo
Rispondi a  Sal
1 anno fa

Non preoccupatevi !!!il governo e sindacati stanno lavorando per Voi stanno pensando di riciclare tutti i tavoli degli ultimi anni per fare cartelli ecosostenibili ,naturalmente a ns spese .Io proporrei ,e lo farò ,di disegnare accanto ai prezzi ,un pugno chiuso con un dito medio alzato come saluto, e a chi mi chiede risposta dirò : chi ,come ,perché, lo deve usare un saluto ai benzinaiiiiiiiii

DIX
DIX
1 anno fa

Tutto il consumo di luci chi lo paga?Sempre i soliti gestori