Su Enilive e l’operazione con KKR Descalzi dice che “abbiamo creato modelli di business nuovi, come le stazioni di servizio”.
L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha annunciato i risultati finanziari del secondo trimestre del 2024, sottolineando la robusta performance dell’azienda. “Abbiamo battuto le stime del mercato”, ha dichiarato Descalzi, evidenziando una crescita del 6% nella produzione rispetto al trimestre precedente. Questo risultato positivo è accompagnato da un significativo miglioramento delle divisioni di energia rinnovabile e biocarburanti, dimostrando l’efficacia delle strategie di diversificazione e innovazione adottate da Eni.
Nel trimestre, Eni ha registrato un cash flow di 3,9 miliardi di euro e un EBIT di 4,1 miliardi di euro, mentre l’utile netto si è assestato a 1,5 miliardi di euro. La società ha confermato investimenti per 9 miliardi di euro nel 2024 e ha annunciato un potenziale aumento del buyback, già fissato a 1,6 miliardi di euro, di ulteriori 500 milioni di euro. Tuttavia, la divisione chimica di Versalis ha riportato una perdita di 222 milioni di euro, evidenziando alcune criticità nel settore.
Descalzi ha sottolineato l’importanza di sostenere la domanda di energia verde prima di espandere ulteriormente l’offerta, ponendo l’accento sulla necessità di una transizione energetica equilibrata e sostenibile. “La transizione non può vivere di sussidi”, ha affermato l’AD, insistendo sulla necessità di creare un mercato autosufficiente per le energie rinnovabili.
Plenitude e Enilive, due divisioni chiave di Eni, sono valutate rispettivamente 10 e 12 miliardi di euro. Questo significa che il resto di Eni viene valutato circa 26 miliardi di euro, evidenziando un forte sconto rispetto al reale valore dell’azienda. Descalzi ha sottolineato come il mercato stia iniziando a comprendere il vero potenziale dell’azienda, costruito attraverso dodici anni di innovazione e crescita strategica.
L’operazione con KKR ha valutato Enilive 12 miliardi di euro, mentre la partnership con EIP ha portato la valutazione di Plenitude a 10 miliardi di euro. Queste valutazioni sono un riconoscimento del valore delle innovazioni e delle strategie di business adottate da Eni. “Abbiamo creato modelli di business nuovi”, ha affermato Descalzi, “come le stazioni di servizio “.
Enilive è stata valutata a 12 volte il suo EBITDA, un confronto favorevole rispetto ai concorrenti che viaggiano a 7 volte i margini. Questo riflette il valore aggiunto che Eni è riuscita a creare attraverso la sua integrazione verticale e l’innovazione tecnologica nel settore dei biocarburanti.
Riguardo alle sfide nel settore dei biocarburanti, Descalzi ha osservato che i paragoni con concorrenti come Neste sono spesso superficiali. “Noi abbiamo tutta la catena di valore”, ha dichiarato, spiegando come Eni sia posizionata unicamente per affrontare le sfide della transizione energetica. Questa transizione rimane un pilastro centrale del piano industriale di Eni, purché sia possibile mantenerla sostenibile sia economicamente che ecologicamente.