La Commissione Attività produttive, nell’ambito delle risoluzioni sul comparto del commercio al dettaglio di carburanti, ha svolto in videoconferenza le audizioni di Conad, Coop e Federdistribuzione rappresentate da Piero Cardile, sono intervenuti anche Assocostieri, rappresentata da Dario Soria. Si tratta della terza giornata di audizioni sulle risoluzioni Peluffo (PD) e Appendino (M5S) relative alla rete carburanti.
Molto interessante l’audizione odierna per i dati che il rappresentante di Conad, Cardile, ha dato. Conad ha 48 impianti che nel 2022 avevano un erogato di 470 milioni di litri, e cioè quasi 10 milioni di litri per impianto. Facendo i conti sul prezzo medio indicato dal ministero, ha affermato, che la rete Conad nel 2022 ha offerto un risparmio medio di circa 8 centesimi al litro per un risparmio complessivo per i consumatori pari a 37 milioni di euro.
Cardile in rappresentanza anche di Federdistribuzioni si è dichiarato favorevole a cogliere l’esigenza di una razionalizzazione della rete e di contrasto all’illegalità. Ha chiesto di rimuovere l’obbligo di installare un distributore di metano in tutte le pompe di benzina nuove o sopra una certa soglia di erogato, come previsto dal recepimento della direttiva Dafi.
Per quanto riguarda l’estensione della disciplina del sottocosto al settore della distribuzione carburanti, come chiesto dalla mozione Appendino, ha sottolineato che “va chiarito che le imprese qui rappresentate non hanno mai venduto sottocosto, pur essendo tale modalità già possibile sulla base della normativa vigente”. Lo spazio per il sottocosto, secondo Cardile, è limitato: a differenza di altri venditori al dettaglio, chi vende carburante sottocosto non può recuperare i margini da altri prodotti venduti nello stesso punto vendita.
Tutto questo non è altro che la testimonianza delle politiche sbagliate fatte da gradi aziende con tradizioni, storia e quant’altro superati da semplici dilettanti rispetto a loro, ma che hanno dimostrato di essere ingrado di superare i migliori maestri.