
L’Italia, patria delle strade tortuose, dei panorami mozzafiato e degli impianti di distribuzione carburanti che sembrano crescere come funghi dopo la pioggia. Ecco, proprio uno di quei funghi è riuscito a sfidare il tempo, l’età e la logica razionale. A 83 anni, il coraggioso Salvatore Greco ha aperto nuovamente il distributore di benzina e gasolio a Principina a mare, dopo che l’impianto aveva chiuso le sue porte nel lontano 2018. Ebbene sì, è proprio come si dice, non c’è età per mettere benzina nelle vene e dar vita a una pompa di benzina!
Con la vivacità di spirito di un giovane scapestrato, Greco, viene “giustamente” celebrato nelle pagine de il Tirreno di Grosseto, perchè ha riacceso la luce del suo distributore “Vedete queste mani con i segni del lavoro? Sono abituate a lavorare, anche la terra, la vigna. Io non ho mai smesso di lavorare in vita mia”, ha dichiarato Greco, smentendo chiunque avesse osato pensare che a 83 anni si possa godere di una meritata pensione.
Il distributore, chiuso da ben 4 anni, ora si prepara a servire la comunità con benzina a 1.939 e gasolio a 1.839. Perché, in fondo, chi ha bisogno di una pensione quando si può distribuire carburante e dare nuova linfa vitale alle automobili?
“Ho scaricato negli impianti 3mila litri di benzina e 3mila di gasolio. Allo stato attuale lavoro con 3 distributori, due di mia proprietà (Castiglione e Principina) e uno in gestione (Braccagni)”, racconta Greco con orgoglio. E aggiunge, non senza un pizzico di sarcasmo: “Andare in pensione a 83 anni, non ci penso davvero. Continuo ad amministrare le mie attività, oltre a pensare alle faccende di famiglia. Mi stanno a cuore le mie cose, me le sono costruite in tanti anni di lavoro e sacrificio”.
Questa storia ci fa riflettere sulla singolare realtà della rete carburanti italiana. In un paese in cui sembra che ogni angolo ospiti almeno un distributore, Greco dimostra che non c’è un limite all’entusiasmo (o all’inconscienza) di aprire o riaprire un’impianto. La sua storia, pur sfidando le leggi del tempo e della razionalità economica e sociale, non può che farci riflettere su quanto sarà difficile mettere le mani su una razionalizzazione e chiusure di molti impianti, utile alla sopravvivenza della stessa rete carburanti.
per forza ….il distributore è di sua proprietà……..altrimenti correva via più lontano possibile….