IP si unisce a Macquarie Capital per l’elettrificazione delle aree di servizio

IP, oggi il principale operatore privato italiano nel settore dei carburanti e della mobilità, si unisce a Macquarie Capital, leader nel settore delle infrastrutture e delle energie rinnovabili, per la creazione di IPLANET, una Joint Venture paritetica dedicata all’elettrificazione delle aree di servizio.

L’accordo, sottoscritto da Ugo Brachetti Peretti, Presidente di IP Gruppo API, Alberto Chiarini, Amministratore Delegato di IP Gruppo API, e Roberto Purcaro, Executive Director di Infrastructure & Energy Capital e Head di Macquarie Capital Italy, segna un passo importante verso una visione moderna delle stazioni di servizio.

“Con IPLANET” ha commentato Ugo Brachetti Peretti, “prende forma la nostra visione della stazione di servizio come infrastruttura chiave della transizione: un hub multi-energia e multiservizi pronto a soddisfare le diverse esigenze di mobilità degli italiani.”

La società nascente, IPLANET, inizialmente composta da 510 aree di servizio IP in tutta Italia, integrerà i distributori di carburante tradizionali con stazioni di ricarica elettrica, con l’obiettivo di completare la trasformazione dell’intero portafoglio entro il 2032.

Lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica si concentrerà su stazioni di servizio posizionate sulla viabilità urbana ed extraurbana, prossime a zone commerciali o a forte traffico. Con tecnologie all’avanguardia, si mira a consentire ai viaggiatori un rifornimento rapido in circa 15 minuti, riducendo i tempi di attesa e agevolando l’utilizzo dell’auto elettrica.

L’esperienza di ricarica sarà arricchita da nuovi servizi nel campo della ristorazione, dello shopping e della cura dell’auto. Si prevede anche l’impiego di energia solare e sistemi di stoccaggio a batteria per un utilizzo ottimale delle fonti rinnovabili in numerose aree di servizio IPLANET.

La creazione di IPLANET e il suo piano di sviluppo dell’infrastruttura di ricariche elettriche vuole essere un occasione per promuovere una mobilità sempre più sostenibile, in linea con gli obiettivi nazionali ed europei. Non a caso, IP ha recentemente ottenuto un finanziamento di 29,3 milioni di Euro nell’ambito del progetto UE Connecting Europe Facility (CEF) per l’installazione di ricariche elettriche.

Il closing è previsto entro la fine del 2023.

Ricordiamo che abbiamo dovuto cambiare l’ndirizzo alla nostra pagina Facebook. La nuova pagina la trovate qui: Gestoricarburanti

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oleoblitz
oleoblitz
1 anno fa

caro Pippo…come dicevo giorni fa, ti rispetto ma tu vuoi vendere carburanti??? e il tuo lavoro vuoi che sia riconosciuto??? ecco il futuro…nel tempo di ricarica il cliente compra, mangia, beve e spende nel market-bar-tavola calda dell’area di servizio, ecco a cosa dobbiamo prepararci (io se >Dio vuole sto già lavorando in questa direzione) un saluto e lascia perdere i sindacati…(sorriso)

pippo
pippo
Rispondi a  oleoblitz
1 anno fa

Io voglio che il MIO lavoro sia riconosciuto ,che venda carburanti o patatine pretendo essere pagato per quello che faccio .Se un giorno venderò corrente mi dovranno pagare per vendere corrente ,Poi non mi sembra che IP abbia fatto un accordo con oleobliz o pippo o altri ,anzi del gestore non se ne parla ,e come da informazioni ,gli impianti saranno totalmente automatizzati e senza assistenza .Cosa diversa per i servizi ,certo le compagnie faranno ogni “sfruttamento del piazzale ” dando in affitto i locali ,cosa che già avviene ,con affitti da capogiro e royalty .FALLISCONO DOPO IL PRIMO ANNO
Cosa diversa se come nel caso tuo (altrimenti la penseresti diversamente ) i terreni e le attività sono tue e non paghi affitti .SALUTI

stefano
stefano
Rispondi a  pippo
1 anno fa

i padroni dei terreni su cui si posa l’ impianto fanno gli intelligenti con le fiches dieci volte superiori agli altri seduti al tavolo.Cosi’ son bravi tutti.

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  stefano
1 anno fa

Per quanto mi riguarda tutto questo entusiasmo per le vetture elettriche in giro non lo vedo , e poi i costi per l ‘ acquisto non sono pochi , anche perchè se vuoi che abbia una autonomia di almeno tre ore di percorrenza devi spendere sopra i cinquantamila euro ,per non parlare dei tempi di ricarica e i costi di manutenzione ???. Un mio conoscente ha una TESLA auto aziendale ha subito un incidente danneggiando il pacco batterie , per la riparazione gli hanno chiesto la bellezza di 80 mila euro la macchina ne costava 50 mila euro , a questo punto mi domando ma dove sono tutti questi soldi !!!!!!! la soluzione è il motore a idrogeno, ma la decisione spetta ai proprietari del pianeta!!!!!!!

oleoblitz
oleoblitz
Rispondi a  pippo
1 anno fa

Pippo la mia è stata una PROVOCAZIONE infatti voti contrari…la categoria non sarà mai unita, troppe invidie e gelosie dell’orticello altrui…..fa niente,avanti tutta verso il futuro….chi vive vedrà

pippo
pippo
Rispondi a  oleoblitz
1 anno fa

Giusta o sbagliata ,l importante è avere un idea , i voti li lasciamo ai benpensanti .Vorrei risponderti sul sindacato A mio avviso ,oggi il sindacato dei gestori non esiste .E mi fermo .poi .ci sono sindacati e sindacati Ieri il governo ha dato il via al aumento delle licenze taxi .,il giorno 10 sciopero generale dei taxi UN SALUTO

Gestore stufo
Gestore stufo
Rispondi a  pippo
1 anno fa

Ancora con questi paragoni? E’ facilissimo fare degli scioperi seri in un mercato bloccato dove i prezzi sono uguali e e le licenze in numero molto inferiore al necessario. Non è questione di sindacati. Vorrei vedere i tassisti fare sciopero in un mercato libero. Non sarebbero migliori dei benzinai.

Gianni
Gianni
1 anno fa

Non discuto che questa sia l’area di servizio del futuro (remoto), tuttavia alla luce della mia personale esperienza vorrei esporre la fattibilità di tali progetti. Prendiamo singolarmente le varie attività: 1) bar/ristorante: è un’attività molto pesante sia fisicamente e mentalmente, richiede continua formazione e supervisione del personale (camerieri fai a fatica a trovarli e quando li trovi ti durano un anno, cuochi non ne parliamo), costi alti e non crediate di fare i miliardi di guadagno. 2) lavaggio, non occorre che ve ne parli, ma sottolineo che sta sempre più diventando appannaggio di indiani e pachistani che sfruttano la loro enorme disponibilità di manodopera a costo praticamente nullo e gestiscono impianti nella quasi totale illegalità a fronte di prezzi al pubblico inarrivabili per chi opera onestamente. Tanto ogni 2 anni cambiano partita iva ed arrivederci a tutti. 3) colonnina elettrica: qua vi espongo la mia esperienza. Obbligato da una legge regionale a montarla 5 anni fa, ad oggi mi è costata circa 21.000€ tra colonnina, burocrazia, elettricista, opere varie per la piazzola, canone mensile per la telegestione (ricordo che per legge noi non possiamo vendere la corrente ma ci dobbiamo affidare ad un gestore energetico che si fa pagare per questo). Ho incassato in questi anni la bellezza di 140€ e qualche mese fa si è pure bruciata, fuori garanzia, una scheda elettronica: preventivo riparazione 2.000€ a fronte di un costo di una colonnina nuova di circa 3.000€ (in questi anni il prezzo delle colonnine è sceso molto)…ho scelto di transennare tutto e arrivederci a tempi migliori. Altro discorso sarebbe quello dei clienti con la vettura elettrica, facoltosi scrocconi che non spendono un centesimo ma pretendono di usufruire ogni servizio ovviamente gratis…ma sorvoliamo.
In conclusione è impossibile in questa era moderna poter gestire efficacemente tutti questi servizi e non sono così fantastici e remunerativi come ce li vogliono vendere. Lo sono solo per queste compagnie, perché il vero business è costruirle ed affidarle a terzi, non ovviamente gestirle.
Resta quindi il nostro core business, ovvero i carburanti e come dice Pippo è giusto farci retribuire il nostro lavoro oltretutto gravido di lavoro alle spalle (registri, dogane, prezzi al mise, cartelli, fatture elettroniche…), perché non ha veramente senso dover tribolare coi carburanti a zero guadagno e compensarlo con altri 3 lavori sul piazzale che pure non è detto rendano.

pippo
pippo
Rispondi a  Gianni
1 anno fa

Tutto corretto quello che dici ,se non quasi elementare ,ma molti non lo capiscono UN SALUTO

SALVATORE
SALVATORE
Rispondi a  Gianni
1 anno fa

Bravo concordo pienamente: qui purtroppo ci sono alcuni gestori che godono di qualche privilegio rispetto ad altri e pensano di essere Aquile e poi ci sono gestori che pur di lavorare svendono il lavoro addirittura la vendita dei carburanti anche se vanno a pari o in perdita per loro va bene cosi come se tutto ciò non abbia un costo , qui stiamo scavando la fossa a coloro che rimangono , le compagnie se la ridono di questi idioti!!!!!

ant
ant
Rispondi a  SALVATORE
1 anno fa

Pieno sostegno..concordo