La Federazione Autonoma Italiana Benzinai (FAIB), in occasione della riunione della sua presidenza, ha espresso gravi preoccupazioni riguardo alle dichiarazioni fatte dal Ministro dello Sviluppo Economico, Adolfo Urso, in una recente trasmissione televisiva, sottolineando la necessità di chiarezza e coerenza nelle parole del rappresentante del Governo.
Il rappresentante del Governo, scrive Faib, “ha sostanzialmente affermato che grazie al nuovo cartello dei prezzi medi ilcosto dei carburanti si è mantenuto a livelli accettabili perché di fatto avrebbe costretto i distributori, intesi come benzinai, a contenere ed abbassare i prezzi di un terzo del loro margine.
Il Ministro, che ricordiamo solo alcuni giorni prima aveva preso parte al sessantesimo anniversario della federazione, rispondendo ad una domanda sull’allarme dei prezzi energetici, scrive ancora Faib, “ha evidenziato che non c’è nessun allarme e ha rivendicato – nonostante il diverso parere del giornalista che lo intervistava – all’effetto del nuovo cartello e al monitoraggio dei prezzi carburanti il risultato di un contenimento del prezzo sotto i due euro, sostenendo che tale risultato sarebbe stato raggiunto in ragione del fatto che il margine dei benzinai si sarebbe ridotto di un terzo dal 2022 al 2023. Tutto questo grazie al fatto che il consumatore, in virtù del cartello, poteva scegliere dove andare a fare rifornimento, costringendo così i benzinai ad abbassare il prezzo e a ridursi di un terzo il margine. Per Faib, sono affermazioni imbarazzanti perché il Ministro dovrebbe sapere che il prezzo non lo fissano i benzinai.”
Come tutti sanno, precisa ancora l’associazione, “il prezzo alla pompa è determinato, per Legge dello Stato e dell’Unione Europea, tramite il meccanismo del prezzo consigliato/imposto, dalle compagnie e dai proprietari degli impianti, che talvolta sono dei distributori all’ingrosso. Il benzinaio non può modificare il prezzo, pena la rescissione del contratto che lo lega alla sua compagnia o al suo titolare. In altre parole, se alterasse il prezzo sarebbe licenziato. E’ così difficile far capire questa cosa e che il margine dei gestori non c’entra proprio niente con il prezzo praticato alla pompa, in quanto fissato negli AA EE? È così difficile capire cheil margine dei benzinai è fisso ed indipendente dall’andamento dei prezzi?
Faib, esprimendo vive preoccupazioni, “chiede al Ministro chiarimenti per le affermazioni esternate e chiede a che punto è il progetto di riforma annunciato dal Governo e presentato alle parti il 1 agosto scorso in sede ministeriale ricordando che invece di alimentare polemiche sarebbe meglio concentrarsi sul recupero dell’enorme massa di evasione fiscale sui carburanti, stimata tra i 4 e i 12 miliardi, a seconda delle fonti, per ridurre di qualche punto le accise e contrastare l’illegalità contrattuale che sottrae risorse ingenti al settore e all’erario. È su questi temi che il Ministro deve dare risposte evitando anche contraddizioni con sé stesso visto che solo pochi giorni fa ha riconosciuto al settore la capacità di essere, al netto del prelievo fiscale operato dallo Stato, tra i più convenienti e virtuosi d’Europa.
Il settore, e con esso i benzinai, non possono essere, a seconda dell’uditorio, una volta sugli altari tra i virtuosi e un’altra all’inferno tra i peccatori.
queste affermazioni fatte dal ministro Urso,replicatele in t.v. perché la gente deve conoscere le due faccie dalla medaglia.FAIB svegliatevi e’andate nei programmi a ribadire queste dichiarazioni false del ministro,inverosimile che succeda questo a degli onesti benzinai che rischiamo la morte tutti i giorni