Durante gli interventi di fine seduta, l’onorevole Chiara Appendino ha preso la parola per esprimere una forte denuncia contro l’incapacità, l’inettitudine e l’incompetenza del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, riguardo alla situazione critica della rete di distribuzione dei carburanti.
“Grazie Presidente, intervengo per denunciare in quest’aula la totale incapacità del ministro Urso, che attualmente si trova in Cina forse a ricercare la via della seta che ha lui stesso abolito. Nel frattempo, sta uccidendo e massacrando un settore, quello della rete di distribuzione dei benzinai, che non ce la fa più. Non ce la fa non per colpa propria, ma proprio a causa dell’incapacità di questo ministro,” ha dichiarato l’onorevole Appendino.
Appendino ha evidenziato come il ministro Urso abbia promesso una riforma fondamentale per il settore, ma questa riforma non è ancora stata realizzata. “Presidente, questa riforma dov’è? Nel cassetto, in un armadio, dietro una tenda? Dov’è questa riforma che ha promesso e che la rete sta aspettando?” ha chiesto retoricamente l’onorevole.
L’onorevole ha sottolineato che mentre la riforma tarda ad arrivare, centinaia di piccole e medie imprese sono in grave difficoltà. “Parliamo di 100.000 piccole e medie imprese che non ce la fanno più, che sono sostanzialmente schiavizzate. Subiscono contratti non conformi alla contrattazione nazionale, di cui questo governo se ne sta fregando,” ha aggiunto.
Appendino ha fatto riferimento anche a Eni, una partecipata dello Stato, che applica contratti non conformi e scaduti. “Pensi, presidente, che tra le aziende che applicano questi contratti non conformi c’è pure una partecipata dello Stato, Eni,” ha evidenziato.
“Abbiamo anche depositato un’interrogazione al ministro Urso sui benzinai. L’abbiamo visto bravissimo a dare le colpe, bravissimo a fare cose che poi non stanno in piedi, come il prezzo medio per scaricare su chi è in difficoltà l’incapacità di governo,” ha affermato Appendino. “Ma lo potremmo vedere all’opera con questa riforma che da mesi racconta ai convegni in giro rispondendo a interrogazioni per dare una risposta a chi è in difficoltà.”
L’onorevole ha concluso il suo intervento con un appello accorato. “La risposta non la deve a noi, la deve a quelle famiglie che si spaccano la schiena, che guadagnano neanche tre centesimi al litro lordo e che non è giusto vengano additati come speculatori in attesa di una riforma che è stata promessa dal ministro stesso. Grazie a lei,” ha detto rivolgendosi al Presidente.
L’intervento dell’onorevole Appendino mette in luce e denuncia ancora una volta in parlamento la gravissima situazione che affligge i gestori di carburanti in Italia. La denuncia punta il dito contro le promesse non mantenute del ministro Urso e la necessità urgente di una riforma che possa alleviare le difficoltà di un settore in crisi.
DEVE OBBLIGARE LE CHIUSURE CON CONGRUO RISTORNO PER I GESTORI COINVOLTI. TUTTO IL RESTO E’ ARIA FRITTA.