Riforma carburanti: rinviata l’approvazione in consiglio dei Ministri per ulteriori approfondimenti

Il tanto atteso e decantato disegno di legge riguardante la riforma del settore della distribuzione di carburanti e la ristrutturazione della rete non è stato approvato durante l’ultima riunione del Consiglio dei Ministri, secondo quanto si apprende da fonti ufficiali. Il provvedimento, che era stato inserito all’ordine del giorno, è stato rimandato per consentire ulteriori approfondimenti.

La decisione di rinviare l’approvazione del disegno di legge sembra riflettere la necessità di esaminare più dettagliatamente alcuni aspetti chiave della riforma, che ha sollevato preoccupazioni e dibattiti sia tra gli operatori del settore che tra i rappresentanti delle istituzioni. Il testo, che mira a introdurre nuove regole e ristrutturazioni nella rete di distribuzione dei carburanti, era già stato oggetto di polemiche, in particolare per l’impatto che le nuove disposizioni potrebbero avere sui  gestori e sui consumatori.

Il rinvio offre al governo l’opportunità di rivedere e affinare le misure proposte, cercando di bilanciare gli interessi in gioco e di evitare conseguenze negative per il mercato. Tuttavia, il ritardo nell’approvazione potrebbe anche prolungare l’incertezza nel settore, già segnato da una conflittualità  tra Gestori e compagnie e da zone d’ombra di una parte della rete controllata dalla criminalità organizzata.

I prossimi passi del governo saranno fondamentali per chiarire la direzione che intende prendere con questa riforma e per garantire che venga raggiunto un equilibrio tra modernizzazione della rete e tutela degli attori più vulnerabili del mercato.

Il Consiglio dei Ministri dovrebbe tornare a esaminare il provvedimento nelle prossime settimane, una volta completati gli approfondimenti necessari. Rimane da vedere come verranno accolte le eventuali modifiche e se il nuovo testo riuscirà a superare le criticità evidenziate.

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Ant
Ant
4 mesi fa

Mi domando in Germania Francia Spagna come son messi i gestori riscontrano anche loro problematiche gravi come le nostre in Italia?

Gestore stufo
Gestore stufo
Rispondi a  Ant
4 mesi fa

Nei paesi che citi non c’è la densità di distributori più alta del mondo come è in Italia e i gestori vivono già da tempo con le attività collaterali. Noi abbiamo ancora impianti sul marciapiede…

Stefano v
Stefano v
4 mesi fa

Ho letto la bozza del DDL secondo me andrebbe sicuramente rivisto in rialzo l indennizzo per il Gestore che non dimentichiamo resta senza lavoro .Poi una riflessione , perche’ non prevedere un Contributo anche per chi avendo spazio vuole installare le colonnine elettriche senza dover per forza smantellare gli erogatori fossili ma accompagnando la transizione erogando entrambi i servizi . Il cartello poi secondo me e’ un falso problema il consumatore alla fine guarda il display della colonnina di erogazione per sapere il prezzo. Mio umilissimo pensiero.

Ant
Ant
Rispondi a  Stefano v
4 mesi fa

Esatto

SALVATORE
SALVATORE
4 mesi fa

Nulla di nuovo sotto questo sole, tutto quello che nella bozza di riforma è scritto è quello che più o meno si sapeva per i gestori poca roba si parla di una buona uscita di un massimo di euro 20,000 roba da leccarsi le ferite e per coloro che negli anni hanno investito in attrezzature varie del tipo autolavaggio officina con ponti e attrezzature da gommista varie che cosa gli riconosceranno una M…..A dicono al paese che non è il mio , se qualcuno si era convinto di una buona uscita dignitosa da questi poveri miliardari delle compagnie sognava ad occhi aperti …. e concludo dicendo :”che il cetriolo gira che ti rigira sempre in culo all’ortolano e ci siamo capiti!!!!!!