Ancora un episodio di violenza ai danni di un operatore del settore carburanti. Giovedì 23 gennaio, alle 19:48, un dipendente del distributore Bat Fuel di Barletta, situato in zona Patalini, è stato vittima di una rapina a mano armata. Due malviventi lo hanno accerchiato mentre era intento a rifornire un’auto, lo hanno sbattuto a terra e immobilizzato, mentre uno dei due, armato di fucile, lo minacciava per sottrargli l’incasso.
Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso l’intera scena, diventata rapidamente virale sui social, mostrando l’aggressione brutale e la rapidità con cui i rapinatori sono riusciti a compiere il colpo. Dopo aver preso il denaro, i due sono fuggiti a bordo di un’auto grigio metallizzato, probabilmente con un terzo complice alla guida.
L’episodio di Barletta è solo l’ultimo di una lunga serie di aggressioni ai danni di gestori e dipendenti delle stazioni di servizio, un settore che da tempo denuncia la crescente insicurezza e la necessità di maggiori tutele. Il rischio di rapine, in particolare nelle ore serali e nelle zone meno presidiate, sta diventando un problema sempre più grave per i lavoratori del settore.
Le associazioni di categoria Faib, Fegica e Figisc hanno più volte sottolineato la necessità di maggiori controlli, sistemi di sicurezza avanzati e un potenziamento della videosorveglianza, oltre a richiedere interventi legislativi per garantire più protezione ai lavoratori. L’assenza di sicurezza non è solo un danno economico, ma rappresenta un pericolo concreto per la vita di chi opera ogni giorno sulle stazioni di rifornimento.
Le forze dell’ordine stanno ora analizzando i filmati di videosorveglianza per identificare i responsabili. L’auspicio è che i rapinatori vengano individuati e assicurati alla giustizia, ma resta il problema di fondo: quanto ancora dovranno rischiare i gestori e i loro dipendenti prima che vengano adottate misure concrete per la loro sicurezza?
Solo per gli operatori sanitari qui si sono mossi.
Per i poveri benzinai ,tabaccai che lavorano piu’ di 10ore al giorno rischiando
La morte per salvare il loro misero guadagno niente neanche la notizia fa più
Clamore.
CHE ITALIA!!!