Enilive, speculazione sui prezzi carburanti: gestori e consumatori penalizzati

Scatta oggi la sospensione dell’accordo integrativo del 23 febbraio 2023, voluto dalla stessa compagnia petrolifera per  una gestione più equilibrata delle variazioni di prezzo dei carburanti Enilive. Da oggi, infatti, i Gestori non potranno più usufruire del rimborso per la gestione delle scorte in caso di riduzione dei prezzi consigliati da Enilive, peggiorando ulteriormente la già difficile situazione competitiva delle stazioni di servizio della compagnia del cane a sei zampe.

L’accordo integrativo aveva lo scopo principale di garantire ai Gestori Eni migliori condizioni competitive e consentire una tempestiva riduzione dei prezzi alla pompa. Tuttavia, questo obiettivo non è mai stato realmente raggiunto: nonostante la rapida reazione dei Gestori nella riduzione dei prezzi, i listini Eni sono rimasti costantemente più alti rispetto ai principali concorrenti, come confermato dalle analisi pubblicate dai principali organi di stampa specializzati su dati dell’Osservatorio Prezzi Carburanti.

Negli ultimi giorni, questa tendenza si è ulteriormente accentuata. Secondo i dati nazionali raccolti dall’Osservaprezzi Carburanti, gestito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, emerge chiaramente che la strategia commerciale di Enilive è orientata a mantenere prezzi più alti rispetto ai concorrenti diretti, con riduzioni estremamente limitate e molto più lente rispetto a marchi come IP, ESSO, Q8 e Tamoil.

Nel dettaglio, nel periodo tra il 7 marzo (giorno dell’annuncio della sospensione dell’accordo) e il 17 marzo 2025 (termine ultimo della sospensione), Enilive ha applicato riduzioni di prezzo molto contenute rispetto alla concorrenza:

In questo grafico sull’andamento dei prezzi della benzina Self Service delle maggiori compagnie petrolifere si evidenzia chiaramente che ENI ha applicato una riduzione dei prezzi molto più contenuta rispetto ai concorrenti, mantenendo una posizione meno competitiva nel periodo considerato.

Ecco l’analisi dettagliata delle variazioni dei prezzi Benzina self-service dal 7 al 17 marzo 2025 per ENI ed il confronto con IP, ESSO, Q8 e Tamoil.

Variazioni prezzi Benzina 07/03-17/03

Stesso discorso per l’andamento dei prezzi del Diesel. Nel grafico dettagliato dell’andamento dei prezzi Diesel Self Service per il periodo dal 7 al 17 marzo 2025, emerge con tutta evidenza come anche per questo prodotto ENI abbia ridotto i prezzi in maniera significativamente inferiore rispetto a IP, ESSO, Q8 e TAMOIL.

Di seguito l’analisi dettagliata delle variazioni dei prezzi Diesel self-service dal 7 al 17 marzo 2025 per ENI ed il confronto con IP, ESSO, Q8 e Tamoil.

Variazioni prezzi Diesel 07/03-17/03

Questo comportamento ha accentuato il divario competitivo, rendendo ENI chiaramente il marchio meno competitivo tra quelli analizzati. Tale strategia appare finalizzata a ritardare ulteriori cali, probabilmente collegata alla sospensione dell’accordo sui rimborsi delle giacenze, penalizzando ulteriormente sia i Gestori sia i consumatori finali.

Fonte Dati: Osservaprezzi Carburanti – Ministero delle Imprese e del Made in Italy

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ROBY
ROBY
1 mese fa

Il mio semplice parere da gestore navigato e’ che siamo arrivati alla frutta , senza succo aggiungo … si sta risparmiando ovunque : dalle manutenzioni degli impianti che sono ridotte ai minimi termini , alle incentivazioni economiche ai gestori ect ect ci sono soldi solo per le sponsorizzazioni , aggiungo molto cospique …

Salvatore
Salvatore
1 mese fa

Ma vi siete domandati il perchè di tutto questo… io francamente faccio fatica a dare una spiegazione , ma come disse qualcuno che a pensare male si fa peccato ma che spesso ci si azzecca!!! questi Signori delle petrolifere per questa storia del cambio dei prezzi ci hanno sempre marciato sopra a proprio vantaggio per un motivo molto semplice, e che nella testa di questi Signori il gestore potesse trarre un certo vantaggio economico dal continuo oscillare del prezzo temendo che da questa situazione le gestioni si arricchivano portandoli via il pane dalla bocca, ma cari petrolieri tutto questo non è successo in quanto se dovevi portare a casa la michetta come dicono i Lumbard…dovevi inventarti qualche lavoro in aggiunta a quello del gestore e che ti permetteva di poter far fronte a tutte le spese che tutti i mesi dovevi affrontare e che sicuramente non ti arricchivi ma che comunque ti permetteva di vivere con una certa dignità!!!!

Roby
Roby
Rispondi a  Salvatore
1 mese fa

La spiegazione e’ semplicissima , Eni e’ in grosse difficolta’ senza se e ma , stanno risparmiando e tagliando su tutto , figuriamoci se continuavano … poi ognuno puo’pensarla come vuole ma la realta’ e’ questa .

Salvatore
Salvatore
Rispondi a  Roby
1 mese fa

Ma che questi delle compagnie petrolifere siano in difficolta ho i miei dubbi, in quanto siamo il paese nella zona euro dove il carburante costa di più…e vuoi vedere che alla fine della fiera se il carburante ha raggiunto questi prezzi gira che ti rigira la causa e dei 0,03 centesi del gestore???poverini mi fanno una pena….

ROBY
ROBY
Rispondi a  Salvatore
1 mese fa

Eni e’ in difficolta’ fidati , hanno sperperato troppo nel progetto Eni Live … adesso si deve rientrare , tutto fa brodo .

Salvatore
Salvatore
Rispondi a  ROBY
1 mese fa

Si si deve rientrare, come sempre sulla pelle di chi si rompe il Culo per questi che oramai non gli servi più, e che dopo una vita passata sul piazzale ora ti prendono a calci in faccia …si devono solo vergognare, ma questi non sanno nemmeno cosa è la vergogna!!!