
Ho conosciuto molti di loro, ho visto le loro mani mangiate dall’artrosi per il freddo, ho visto divise ricucite con cura dagli strappi del tempo ma indossate con assoluta dignità, gli ho visti pulire il piazzale dalle foglie portate dall’autunno e spalare la neve da inverni troppo freddi, ho visto i loro visi cotti dal sole e t -shirt dei figli portate insieme ai pantaloni della divisa….
Li ho conosciuti mentre le bollette delle utenze insieme allo scarico dei carburanti svuotavano le loro tasche, mentre cercavano con gli occhi nuovi clienti, con gli occhi di chi è nato e cresciuto in un piazzale carburante e si è sempre SENTITO l’imprenditore di Se Stesso, li in quello spazio non loro ma che gli apparteneva dentro più della loro casa, dove hanno investito sogni e mutui in quelle quattro pompe ops…erogatori..
Li ho conosciuti quando amabilmente li chiamavamo “benzinai” poi professionalmente li abbiamo chiamati “gestori” e poi freddamente li abbiamo chiamati “presidianti”.
“I tempi si evolvono e dobbiamo essere pronti al cambiamento altrimenti sei fuori dai giochi”…si sono sentiti dire con assoluta freddezza dai loro responsabili, per poi articolare il tutto in si deve combattere il mercato, e… a proposito siccome il tuo nome e troppo lungo e difficile da ricordare ti do un numero, quello tienilo a mente perché ti servirà per chiamare il calll center della tua società petrolifera, in caso di necessità.
Li ho visti appuntarsi quel numero sopra la scrivania su un foglietto a quadretti, domandandosi quali fossero le necessità ma stilando nella loro mente un elenco lungo quanto le ore passate su quel piazzale.
Poi hanno chiamato dopo aver digitato tre volte 4 poi 3 poi 2, hanno scandito il loro codice numerico mentre lo sguardo scrutava il vuoto in cerca di una risposta sensata, dall’altro capo una signora che non sa nulla di ognuno di loro e che con difficoltà raccoglie le suppliche, allora tu speri che si ricorderà di te della tua voce rotta dalla rabbia e dei pochi soldi che non bastano più a pagare la rata del mutuo, quando stanca tornerà a casa, dopo aver scritto su uno schermo di un pc la tua segnalazione.
Ed ora te ne stai chiuso nel “ricovero gestore” sopraffatto, vinto dalla velocità del mercato, ad aspettare che il Self si inceppi per chiamare la manutenzione e ti senti svuotato della tua professionalità, che il tempo ti ha maturato e che ti porti dentro con severità.
Quella professionalità che ti ha fatto conoscere tanti clienti che poi sono diventate persone, che con rispetto per le loro piccole manie sull’ auto e la tua professionalità hai fidelizzato più di una qualunque carta fidelity giorno dopo giorno con anni di assoluta dedizione.
Quella professionalità che ti ha fatto conoscere mamme che vanno di fretta a portare il figlio a scuola, manager che non si staccano dal cellulare ma tu sai già “quanto”, ragazzi che vengono prima con lo scooter e poi con la macchina orgogliosi della loro indipendenza ,nonnine che a distanza di anni non sanno ancora se la loro auto va a diesel o benzina, ciclisti che hanno sempre le ruote sgonfie, di tutti loro hai conosciuto momenti belli e brutti, bastava un solo tuo sguardo per capire; tra un buongiorno e quanto faccio in quei 3 minuti di rifornimento ti prendevi cura di loro.
A tutti loro infreddolito hai fatto gli auguri di Natale e poi li hai rincontrati tra le vie del centro tra un pacco rosso ed una tazza di cioccolato caldo, hai sorriso ai tuoi clienti, ti sei guardato attorno e loro… ognuno di quei clienti ti ha augurato BUON NATALE eppure non avevi la divisa, ma ti hanno riconosciuto.
AUGURI A TE, incrocia ogni sguardo ritorna a vivere il tuo piazzale mentre la neve cade, la pioggia bagna e il sole scalda perché il tuo valore rimarrà unico, continua a dare valore al tuo valore di persona professionale sempre e per sempre, e scusa se io ancora ti chiamo Benzinaio.
BUON NATALE
Angelica Perini
BUON NATALE
sperando non sia l’ ultimo