In una recente intervista Roberto Di Vincenzo, Presidente Fegica, tra le varie afferma: “Rivendicazioni autoconvocati giuste, pronti al confronto ma dentro l’organizzazione”, un bel passo in avanti rispetto ad atteggiamenti decisamente meno “comprensivi” rispetto a prima, non si può non dargli atto di un notevole passo in avanti verso le legittime proteste e/o rivendicazioni degli autoconvocati, qualche segnale era già pervenuto da Timpani, Segretario generale Fegica, nei suoi interventi sul sito di “gestoricarburanti”, interventi che gli hanno provocato non pochi “complimenti”, ma almeno ci ha messo la faccia.
Qualche maligno dirà che non potevano più nascondere la realtà, l’ovvietà di una legittima protesta, la nascita di nuove associazioni dei gestori, prima la Sardegna e altre sono sulla linea di partenza, senza contare la “storica” Gisc_TV, la strisciante delegittimazione delle federazioni nazionali ad opera dei delusi, tutto questo è ormai troppo palese per poter continuare a far finta di nulla, oppure per continuare a vedere il “grande vecchio” che, a parere di troppi nelle federazioni, sta sotto alla protesta. Certo fa sempre comodo trovare il capro espiatorio di turno…
Necessità fa virtù e allora eccoti il cambio di rotta, più o meno sincero, personalmente sto con i maligni, ma c’è, e questo è quello che conta, conta che finalmente qualcuno prende atto di una realtà drammatica e ha capito che bisogna cambiare rotta pena la perdita dei gestori, della propria rappresentatività, e non è detto che, come in troppi interessati affermano, che questo movimento sia la morte dei sindacati dei gestori, forse di questi sindacati, ma quelli “nuovi” avranno la possibilità di rappresentare al meglio le istanze dei gestori, magari senza scheletri nell’armadio e liberi dal passato. E tutto questo si chiama semplicemente Democrazia!
Certo non condivido il fatto che Di Vincenzo cerchi di portare il confronto dentro l’organizzazione, a mio parere farebbe meglio a cercare il confronto con gli autoconvocati, non importa dove, ma un confronto vero, duro se vogliamo, questo potrebbe essere ben visto da chi è stanco del “vecchio”, quindi bene la Fegica… e gli altri due?
Già, dove stanno Faib e Figisc? Personalmente non li vedo, e si che dalle voci che circolano sono quelli che più hanno da temere dagli autoconvocati, sembrerebbe che tra gli scontenti circoli l’invito a inviare disdette alla Confesercenti e Confcommercio, come unico modo per non essere più rappresentati da Faib e Figisc, saranno anche solo voci, ma personalmente non me ne starei con le mani in mano, mi sarei già confrontato con gli scontenti, diversamente da chi sta lavorando sottobanco per far fuori il “grande vecchio”.
Della posizione della Faib non saprei che dire, su questo non ho visto nulla di concreto, non vedo nulla che faccia pensare a qualcosa di simile alla presa d’atto della Fegica, almeno non pubblicamente, e la Figisc? Bearzi, neopresidente, ha fatto ben sperare in un cambiamento, prima l’incontro a Mestre con i Presidenti dei gestori delle province venete, poi una bella presa di posizione di qualche mese fa aveva acceso la speranza in tanti, perfino gli autoconvocati hanno gradito e sperato, poi è deve essere successo qualcosa e siamo tornati indietro ai suoi predecessori.
Non è dato sapere che sia successo e del perché, e non voglio fare dietrologie, la realtà è che, diversamente dalla Fegica, Faib e Figisc sono ancora al palo, pazienza, sono adulti e vaccinati e sapranno ben prendersi le loro responsabilità, intanto accontentiamoci della novità Fegica, una bella novità da non lasciar cadere nel vuoto, mi permetto solo un consiglio a Di Vincenzo e alla Fegica: togliete quel “dentro l’organizzazione” e fatelo il confronto, poi se son rose fioriranno, e magari farete pure un buon raccolto
Sinceramente esprimi la tua opinione quasi a pensare che finalmente l’incalzante azione di attacco dei colleghi “autoconvocati” sia una sorte di panacea all’immobilismo che ritieni sia rivolto all’indirizzo dei
sindacati in generale. Intanto osservo che il primo sciopero da loro proclamato sia stato un “pochino” disatteso e scivolato nell’oblio, oggi con la pistola puntata attendiamo l’altro sciopero e il risultato che si otterrà nell’ottenere sostanza alle loro istanze se pur prevedibile sarà l’esito. Si astengono dal qualificarsi sindacato reputando il gruppo come associazione, posso fare a loro i migliori auguri a produrre i migliori risultati anche se devo capire a favore di chi, ed a parte la valanga di giudizi che non paiono amichevoli nei confronti dei “colpevoli” sottoscrittori gli accordi ultimi in generale, ci sforzeremo a capire, e spero a leggere, una piattaforma concreta delle proposte che andranno a presentare.