
Pubblichiamo integralmente la risposta del presidente della Fegica, Roberto Di Vincenzo, in merito alla notizia diffusa ieri riguardante un messaggio ricevuto tramite WhatsApp, in cui si lasciava intendere l’esistenza di un documento “compromettente” accompagnato dalla frase ambigua: “Non vorrei essere costretto a diffonderlo”.
Buona lettura.
Caro D’Adamo,
sono stato avvisato e ho preso visione dell’articolo apparso poche ore fa’ su Gestoricarburanti.it, che si riferisce a documentazione evidentemente da qualcuno ritenuta “compromettente”, in modo particolare per la mia persona e/o per il ruolo che ricopro.
Perché, ciascuno dei lettori di Gestoricarburanti.it possa farsi la propria opinione, ho pensato di farti avere il testo completo di quel documento word che ti è stato fatto avere in forma piuttosto rimaneggiata da qualche “collega”.
Si tratta di un testo frutto di un complesso e laborioso confronto tra tutte le componenti del “tavolo di settore” che, tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, ha provato a lungo e inutilmente di mettere insieme, finalmente, una posizione unica del settore, da sottoporre al Governo, alla cui attenzione continua essere, ancora oggi, la elaborazione di un disegno di legge di riforma.
Dicevo, tutte le componenti del tavolo, ad eccezione dell’industria petrolifera rappresentata da Unem, la quale, anche dopo la definizione, sia pure in forma di bozza “aperta”, del documento che ti ho allegato e che metto a disposizione dei tuoi lettori, si è sempre rifiutata persino di discutere per un solo ed unico motivo: il contratto di appalto non si tipizza e le relative condizioni economico/normative non si negoziano!
Una posizione intransigente che ha fatto perdere esattamente un anno da allora e, soprattutto, è riuscito a disperdere quasi completamente quel poco che rimaneva della credibilità e della forza contrattuale dell’intero settore, anche di fronte alla Politica.
Questo documento è anche la plastica dimostrazione di come il Sindacato dei Gestori è sempre stato pronto al dialogo e ad esplorare ogni possibile ipotesi che potesse in qualche modo rimediare ad una odiosa contrapposizione, prima di tutto sulla pelle dei Gestori e, più in generale, dei lavoratori che rappresentiamo, malgrado siano da tempo, per buona parte, oggetto di una aggressione cieca ed irragionevole, come raramente prima d’ora.
Certo, però, la disponibilità al confronto ed alla mediazione dei diversi interessi, non significa supina accettazione dei diktat di qualcuno, meno che mai di chi ritiene di farsi largo con la forza, calpestando leggi e diritti.
Così, anche in quella ipotesi di mediazione, sono presenti gli elementi basici di tutela che abbiamo sempre ritenuti irrinunciabili e che le delegazioni di Faib e Fegica illustreranno anche direttamente ad enilive, nell’incontro che si terrà oggi 26 febbraio.
Tra questi, per semplicità ed in estrema sintesi:
- l’applicazione piena e senza deroghe delle norme che obbligano a tipizzare attraverso accordi sindacali, prima interprofessionali e poi aziendali, qualunque tipologia di nuovo contratto si voglia introdurre nel settore;
- l’applicazione piena e senza deroghe delle norme che fanno discendere dagli accordi sindacali aziendali le condizioni normative di maggior dettaglio e, soprattutto, le condizioni economiche minime inderogabili (Cipreg compreso);
- la previsione certa di penali per i titolari di autorizzazione (compagnie e retisti) che si sottraggono all’obbligo di contrattazione collettiva sui contratti e sugli accordi, fino ad arrivare alla perdita del titolo autorizzativo;
- la previsione certa dei termini temporali entro i quali tutti i titolari di autorizzazione (compagnie e retisti) debbono progressivamente, ma obbligatoriamente, uniformarsi alla contrattazione collettiva suddetta e rientrare nell’alveo della Legge.
Questo è, d’altra parte, quanto è stato nuovamente rappresentato nell’ultima riunione tenuta in sede di Ministero del Made in Italy, che si sta occupando di redigere il testo del ddl di riforma del settore.
Caro D’Adamo, senza timore di smentita, è la prima occasione in cui scrivo a Gestoricarburanti.it, nonostante la nostra ormai lunga frequentazione, personale e sindacale.
Non amo prendere spazi, oltre quelli che già sono concessi dal mio incarico.
Più che l’esigenza di reagire al vero e proprio tentativo scombinato di intimidire te, che nulla entri con quanto detto nel merito, mi ha persuaso la voglia di cogliere l’occasione per contribuire ad informare i tuoi lettori.
Ti abbraccio fraternamente.
Roberto Di Vincenzo
GRAZIE SIG DI VINCENZO PER L ATTENZIONE RIPOSTA A QUESTO SITO , SPERO CONTINUI A SEGUIRCI.NOI GESTORI SIAMO LIETI DEL SUO INTERESSE NEL SOLCO DEL BENEAMATO SIG TIMPANI CHE SPESSO CI DAVA CONTRIBUTI ALLA COMPRENSIONE DELLE TEMATICHE.GRAZIE ANCORA.