Con una nota Angac annuncia la pianificazione di una manifestazione e di uno sciopero per richiamare l’attenzione della classe politica sullo sfruttamento da caporalato dei Gestori dovuto ad un margine insufficiente.
Di seguito il Comunicato Angac
ANGAC in riferimento allo sciopero indetto dalle Associazioni Nazionali di Categoria per la giornata di ieri 6 novembre e oggi 7 novembre 2019, rileva la scarsa partecipazione dei Gestori sardi con percentuale che si avvicina allo zero.
Questa manifestazione incentrata sui temi dell’illegalità riguarda solo marginalmente l’attività del gestore (2%) e della fatturazione elettronica che è un adempimento obbligatorio per tutte le categorie, è ben lontana anni luce dalle reali esigenze e problematiche del settore.
L’ANGAC si batte affinchè venga riconosciuto un margine di guadagno congruo, margine dimezzato con il passare degli anni e grazie alla sottoscrizione di contratti che avrebbero dovuto tutelare i lavoratori, non più autonomi, come i Gestori degli impianti di carburante.
Il profitto di un Gestore è di circa 1 euro all’ora, subendo uno sfruttamento pari ad un caporalato.
Con queste motivazioni l’ANGAC, quale portavoce dei suoi iscritti, vuole richiamare l’attenzione della classe politica verso il margine di guadagno, del quale poco o quasi nulla si parla.
Spinti da tale motivazione stiamo pianificando una manifestazione invitando tutti i gestori a prendervi parte, indossando la nostra caratteristica maglietta rossa, affinché vi sia anche una forte sensibilizzazione dell’opinione pubblica. I primi due giorni saranno di sciopero con chiusura totale degli impianti, dal secondo giorno di sciopero a seguire per altri 28 giorni non saranno accettate bancomat, carte di credito e carte petrolifere, e se non seguiranno riscontri e non saremo convocati dalle istituzioni preposte, lo sciopero si ripeterà ad oltranza.
Buffoni….