Segreteria Nazionale Fegica, “mettere in cantiere ogni azione che possa ridare alla Categoria il ruolo che le compete”

Riproduciamo, di seguito ed  in forma integrale, il documento conclusivo dei lavori della Segreteria Nazionale della Fegica Cisl

“Si è riunita a Roma, Mercoledì 11 Dicembre 2019, la Segreteria Nazionale della Fegica allargata ai responsabili territoriali per fare il punto sulla situazione e definire una strategia che sappia cogliere i problemi che la Categoria ed il settore hanno di fronte.

Si tratta di coniugare gli interessi dei Gestori, troppo spesso ignorati dalla naturale controparte che, in assenza di orientamenti definiti da parte della Pubblica Amministrazione, ha sconvolto i rapporti all’interno del settore. Troppe volte, si è preferito minimizzare -quasi fosse un vezzo delle Organizzazioni di Categoria l’illegalità contrattuale -vera porta attraverso la quale passa l’illegalità ed il contrabbando dei prodotti petroliferi- con quella degli “approvvigionamenti illegali”, confondendo -in un unico indistinto- le problematiche.

E’ evidente -ha ribadito la Segreteria Nazionale che senza alcun controllo del rispetto delle regole quando non una connivenza “indotta” dalla superficialità si apre la strada a quella che è diventata la piaga del nostro sistema di approvvigionamento.

Per rafforzare tale principio, la Segreteria, ha espresso la sua soddisfazione per l’approvazione, all’unanimità, da parte della X Commissione della Camera dei Deputati, della Risoluzione De Toma che impegna il Governo ad intervenire nel settore con una profonda azione di riforma che tenga conto degli sbilanciamenti esistenti fra le varie componenti, come unica strada per riportare il settore in un equilibrio armonico. Al servizio del Paese e non di interessi privati.

In questo quadro, la Segreteria Nazionale della Fegica, ribadisce che la lotta all’illegalità non può trovare sintesi nei soli interventi di repressione delle frodi o nella moltiplicazione degli adempimenti fiscali che gravano sulle spalle dei Gestori che vengono, impropriamente, chiamati a svolgere ruoli di veri e propri controllori della legittimità di tutte le azioni della filiera: di quella petrolifera e di quella dei fruitori dei prodotti.

In questo modo si combatte l’illegalità solo apparentemente e solo a favore dei notiziari, lasciando che chi fino ad ora ha potuto fare profitti da capogiro continui a farli e chi è costretto a subire vessazioni e discriminazioni contrattuali -nonostante la Legge- continui ad essere vittima di un sistema che definire iniquo è solo fermarsi alla superficie del problema.

Il nostro è un settore profondamente malato in quanto non sa più riconoscere i “fondamentali” e, nello stesso tempo rovinato da piccole furbizie e da una debordante doppia moralità che consente di ostentare -pubblicamente- virtù che vengono, però contraddette dai comportamenti assunti, quotidianamente, nel privato. Nella vita di tutti i giorni.

La trasformazione che ha interessato il nostro settore; l’abbandono del mercato italiano da parte di operatori multinazionali; l’affermazioni su larga scala di operatori “domestici” riluttanti ad applicare le regole, hanno trasformato il nostro settore in una giungla nella quale a prevalere sono le ragioni del più forte che è vincente muovendosi nelle pieghe di una Pubblica Amministrazione distratta che non ha alcuna voglia di intervenire per non essere tacciata di essere d’intralcio al “mercato”. Così il settore muore e, con esso, anche i Gestori che dopo aver sacrificato una parte dei margini (e, contro quanto ha sostenuto da sempre il Sindacato, anche dei diritti) nel periodo di crisi vissuto dal Paese e dal settore, oggi si trova a fare i conti con margini largamente insufficienti mentre la parte industriale o, comunque, i titolari di impianti hanno superato il punto morto inferiore della crisi e sono tornati a far conto, da almeno tre anni, su bilanci che registrano utili pre crisi. Forse più alti.

Questa sperequazione sta producendo, oltre che un legittimo malcontento, anche quel senso di frustrazione che diventa l’anticamera di un’esplosione di rabbia che diventa difficile controllare o istituzionalizzare (ammesso che lo si voglia).

E’ il mercato del privilegio nel quale chi produce la ricchezza accumula povertà. Insicurezza. Precarietà. Fallimento. Disperazione. Se le risposte che vengono dall’industria petrolifera e dai titolari di impianti sono quelle che, fino ad oggi abbiamo registrato, non c’è alcuna possibilità di ricomporre una frattura che sta allargando, giorno dopo giorno, la crepa dell’incomunicabilità.

La Segreteria Nazionale della Fegica insiste sul fatto che bisogna mettere in cantiere ogni azione che possa invertire la tendenza e che possa ridare alla Categoria il ruolo che le compete. Le
sicurezze. Il futuro. La dignità. La serenità per poter effettuare il proprio lavoro senza l’assillo del domani.

Le compagnie petrolifere di fronte a questo smottamento del settore -pur prodotto da una loro responsabilità oggettiva e da un loro disimpegno strategico- non trovano niente di meglio che scaricare sui Gestori le loro contraddizioni.

Quattro Aziende petrolifere strutturate (chi più chi meno) che fanno a gara per rinviare decisioni e tavoli di confronto intorno ai quali tentare di ricomporre le vertenze in atto da qualche anno e che si attardano con l’offerta di proposte che giudicare “irricevibili” è poco.

In questo quadro non certo edificante, brilla la Tamoil i cui comportamenti sono da considerarsi fuori da ogni contesto di confronto dialettico e civile.

La Tamoil, che viola costantemente tutte le regole, che pretende di far sottoscrivere contratti nei quali i Gestori rinunciano ad eventuali futuri aumenti contrattuali, che tende a fare della “precarizzazione” un’arma di marketing, sembra finanche scomparsa dai radar dell’interesse di molti, senza che neppure il Ministero dello Sviluppo Economico abbia sentitola necessità dare corso all’obbligo di dirimere le vertenze collettive -che la Legge mette in capo al Dicastero- e che le Organizzazioni di Categoria sollecitano da più di un anno.

Se questa è la condizione peggiore riscontrabile fra le Aziende petrolifere, dobbiamo, comunque, registrare forti ritrosie a concludere nuovi Accordi ma, sopratutto, nuovi Accordi che tengano conto delle mutate condizioni del mercato e che non possono prescindere da una sostanziosa rivisitazione dei margini unitari per i Gestori.

Capitolo a parte per i “nuovi petrolieri”, per quei pochi che le regole le rispettano e per quei tanti che intendono soffocare anche il più piccolo diritto che la Categoria si è conquistate in anni di battaglie.

Questi soggetti economici -se vogliono continuare a parlare di legalità- devono prima di fare ulteriori danni al sistema (non possiamo dimenticare che gran parte dei nuovi adempimenti fiscali che gravano sulla Categoria sono il frutto di intese scellerate fatte alle spalle dei Gestori con il Mef e l’Agenzia delle Entrate) dimostrare che sono, nei comportamenti, per la legalità.

Devono in altre parole sottoscrivere, ai sensi del vigente quadro normativo, Accordi e far cessare -immediatamente- l’ipersfruttamento di nuovi sottoproletari ed antichi Gestori ricondizionati -dopo essere stati costretti al fallimento- a fare da guardiani o appaltisti (per meno di 800,00 €/mese).

Su questi tempi si misura le vera predisposizione a fare della lotta all’illegalità, un tratto caratteristico della propria azione: il resto sono chiacchiere che possono essere fatte nei convegni o riassunte nelle “presentazioni”!

La Segreteria Nazionale della Fegica che, su questi temi è pronta a lanciare la sfida, invita anche i colleghi di Faib e Figisc ad avviare una nuova stagione per tutelare i diritti rimasti e ripristinare le condizioni minime di vivibilità – anche economica- dell’attività dei Gestori.

Occorre, ad avviso della Segreteria Fegica, la necessità di uno scatto di orgoglio ed in salto di qualità dell’azione sindacale -a livello nazionale e nei territori- che non si esaurisca nella denuncia ma che chiami anche la parte Politica alle sue responsabilità ed all’esercizio delle sue prerogative istituzionali (e costituzionali): non può essere lasciato alla Magistratura il compito di essere l’istituzione regolatrice di una diffusa illegalità contrattuale. I Gestori hanno bisogno, nel brevissimo periodo, di ritrovarsi intorno ad un’idea-forza per riacquistare la centralità e la dignità che è stata loro scippata da una controparte che, nella sua miopia ed arretratezza culturale, sta scavando la terra sotto i piedi dei Gestori.

E’ il disegno di una controparte che intende solo acquistare tempo (senza pagarlo) così come acquista un impianto residuale per rimpolpare le sue vendite.

Abbiamo, poi, bisogno di mettere, finalmente le mani sulla ristrutturazione della rete anche guardando a modelli già sperimentati, con successo, in altri Paesi europei: anche qui si tratta di verificare, al di là dei consensi di facciata, l’effettiva disponibilità a chiudere impianti pericolosi, obsoleti ed improduttivi e ad ottenere una moratoria per l’apertura di nuovi impianti.

Come avviene da troppi anni, solo se le Organizzazioni dei Gestori prenderanno sulle loro spalle il tema, si può sperare di fare qualche passo in avanti: tra interessi di “bottega” e disinteresse strategico, su questa strada non possiamo aspettarci l’aiuto di alcuno.

La Segreteria, in merito alla proposta circolata in queste ore circa la possibilità di costituirsi parte civile nei processi contro le frodi, il contrabbando e l’illegalità nella commercializzazione di prodotti petroliferi, dichiara la sua adesione alla proposta medesima. Senza condizioni.

Alla Fegica piacerebbe che analoga costituzione si avesse anche su quella illegalità contrattuale che è la madre di tutte le altre illegalità: in un mercato governato dalle regole la competizione si fa’ con la qualità e la capacità di intercettare la domanda; in un mercato “drogato” dall’illegalità a vincere sono solo i più spregiudicati che finiscono per danneggiare, irrimediabilmente, quello di buono e onesto c’è nel settore.

La Segreteria Nazionale delle Fegica, infine, annuncia che proporrà al proprio Consiglio Nazionale, la convocazione di una Conferenza Nazionale Organizzativa e Programmatica da tenersi entro l’estate dell’anno 2020 per dare, anche nei territori, le risposte e le informazioni che, a volte, fanno fatica ad essere trasferite ai Gestori.”

OGGI, INCONTRO CON PETROLIFERA ADRIATICA IN UN CLIMA COSTRUTTIVO E CERTAMENTE DIVERSO DA QUELLO REGISTRATO IN PASSATO. CONCRETAMENTE, NULLA DI FATTO MA LE POSIZIONI COMINCIANO AD AVVICINARSI ANCHE SE NUTRIRE DUBBI E’ MEGLIO CHE FARSI PREMATURE ILLUSIONI.

I PRIMI GIORNI DI GENNAIO, IL NUOVO TENTATIVO DI TROVARE UNA SINTESI CONDIVISA.

Oggi nuova tornata di incontri con Petrolifera Adriatica: l’obiettivo era quello di verificare i punti di contatto e comprendere se esistevano le condizioni per superare l’impasse nella quale il confronto si era impantanato da mesi.

Senza farsi soverchie illusioni, dobbiamo però registrare che qualche passo in avanti è stato fatto e sono state superate “vecchie incrostazioni” ed anacronistici veti.

Rimangono ancora significative distanze che proveremo a superare facendo ulteriori approfondimenti: sul metodo e nel merito.

L’appuntamento è fissato a Gennaio per verificare se l’impressione positiva che abbiamo ricavato può

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Giovanni Ruiu
Giovanni Ruiu
4 anni fa

Si si.. Voi mettete in cantiere..
Forse non vi siete accorti che i cantieri (gestori) chiudono x fallimento..
E’ troppo tardi..
Chi campa solo col vendere carburanti è FINITO..
Questo non è un piu’ un mestiere..
Ormai apparteniamo al passato..

Alex
Alex
4 anni fa

La sintesi è solo una relazione x definire vittime tutte quelle aziende che fino al giorno prima armeggiavano tutto il loro potere contro i propri gestori.
Aziende che hanno alimentato un mercato parallelo credendo di poterlo gestire con la stessa avidità, ignoranza e prepotenza che usano contro i propri gestori.
Soltanto che il mercato parallelo che non è legato da nessun contratto vessatorio come quello dei gestori,
non appena ha preso coscienza di quando stava accadendo si sono divincolati rifornendosi nei mercati stranieri o dalle stesse raffinerie nazionali con la documentazione compilata x l’esportazione,
sempre fornita dalla stessa azienda venditrice di prodotto.
Aziende la quale gli sarebbe bastato rispettare gli accordi x non far morire i propri gestori,
gli sarebbe bastato rendere un elemosina di qualche millesimo dei centesimo che obbliga al proprio gestore a derubare hai clienti in nome del prezzo concorrenziale al self.
Oggi che le spese di gestione sono esagerate è sicuro che al gestore gli conviene vendere al self ?
Anticipare l’acquisto del prodotto,
anticipare parte dello sconto praticato al cliente,
pagare le varie commissioni.
La tecnica di usare il gestore per aumentare il prezzo di mercato mentre loro vendono parallelamente extra rete ad un prezzo più basso (quello giusto) è stata una strategia già collaudata con i lubrificanti in passato dando alle aziende grandi profitti perché i clienti si catapultavano nel extra rete credendo di risparmiare su quel prodotto descritto e raccomandato dal gestore.
Le uniche vittime di questo settore sono i gestori la quale gli sarebbero bastati pochi millesimi, millesimi al anno di aumento per restare VIVI, per non morire.
Pochi millesimi che si possono scrivere solo sulla carta ma che in realtà non compaiono perché ne occorrono 10 per fare un centesimo, la moneta più piccola che conia la zecca.
X tenere aperto un misero impianto occorrono 18 000.00 Euri al anno senza considerare gli anticipi vari.
Tradotto in litri sono 600 000 litri solo di spese vive,
con un gestore che non può comperarsi nemmeno un aspirina se gli viene la febbre.
Questa è la realtà e non le sintesi.

mario da parma
mario da parma
Rispondi a  Alex
4 anni fa

chiedo i gestori delle pompe bianche guadagnano o piangono come noi?

pippo
pippo
Rispondi a  mario da parma
4 anni fa

Le P Bianche ,generalmente ,o sono “condotte ” dai proprietari ,o usano dipendenti generalmente extra comunitari ,ex gestori costretti al cambio perché costretti non trovando altro o vicini alla pensione
Scordati il gestore vecchio stampo con bonus ,cipreg ,potere contrattuale ecc quando va alla grande sono 2 centesimi litro
Per questo le compagnie si fanno forza ,avendo alle spalle impianti gestiti con poche migliaia di euro ,perché dovrei dare 6/7 ,10 centesimi al gestore ? Ricordiamoci ,che nessuno ha cercato di fermare questo tipo di accordi ,se si possono chiamare accordi io lo chiamo contratti legalizzati di schiavismo moderno
Riguardo l articolo ,l ennesima filippica ,l ennesimo riassunto della situazione attuale dei gestori ,cercate di fare presto a mettere in moto il cantiere ,perché la casa è già crollata e con l ennesimo proclama non la si ricostruisce ci vogliono fatti ,fatti che stiamo aspettando da anni !! le compagnie e retisti vari vanno colpiti dove fa più male i SOLDI !!!! a ogni no deve corrispondere uno sciopero ,un blocco delle loro entrate ,questi signori capiscono solo questo ,è inutile ogni forma di avvicinamento o che le incrostazioni si diluiscano ,state facendo il loro gioco ,loro hanno TEMPO noi NO ,vi /ci troverete senza piu nessuno per interloquire

pippo
pippo
Rispondi a  pippo
4 anni fa

Troppo comodo mettere un “contrario ” dimmi le tue idee o sei un i…..ta

Pluto
Pluto
Rispondi a  pippo
4 anni fa

Buona sera a tutti.
premetto che sono gestore da parecchi anni di cui parecchi lustri con Agip-eni

Ciò premesso entro nello specifico dell’intervento da colui che dovrebbe farsi massicce dosi di arachidi chissà che gli si sviluppi l’intelligenza e la qualità degli interventi invece di digitare a vanvera sulla tastiera (sto riferendomi a te pippo)

che ne sai tu di come sono “condotte” le pompe bianche ?
Esci dal tuo guscio e invece di sparare cose che non sai, informati, troveresti tanti tuoi colleghi dignotosissimi che sono usciti dagli schemi che pseudo-gestorunzoli che non hanno mai fatto unione o categoria quando era ora e hanno trovato interlocutori rispettosi del ruolo che ci compete come gestori.

Ora se sono stato chiaro, ti prego di prendere in considerazione , oltre alle arachidi, di fare interventi con conoscenza e non con pressapochismo , superficialità, qualunquismo qualità queste che in tutti i tuoi interventi sono parte predominante.
Basta generalizzazioni, sono indice di pochezza
Saluti a tutti

pippo
pippo
Rispondi a  Pluto
4 anni fa

Io ho semplicemente risposto ad una domanda sulla condizione delle P Bianche usando la parola “in generale”
Rispondendoti :di come sono condotte le P Bianche TI posso assicurare che quello che dico è la realtà ,anche perche oltre a stare nel mio gusci a mangiare arachidi ,conosco decine di ex colleghi gestori trasformati ,quando va bene in dipendenti a 1200 € al mese ,se non spazza piazzali a 800 € quindi non venirmi a dire che non so come sono “condotte ” le P bianche . Se poi a Te non sta bene me ne fotto ,sei Tu che devi uscire e parlare con chi ci vive nelle P Bianche Certo per fortuna esistono realtà belle e ammirevoli , poi ,se a TE non comoda la realtà ,o dobbiamo dire solo sissignore ,con me non attacca e se devo passare per qualunquista ,superficiale ,non mi interessa ,perché la mia coscienza mi dice di continuare a dire e fare quello che reputo giusto ,e se Tu hai qualche lustro di attività Io ne ho solo 35 ,e ho purtroppo assistito alla fine e alla miseria delle gestioni Per fortuna ci sono gestori come Te ,intelligenti ,preparati ,che non generalizzano ,,quelli che forse hanno contribuito a portare i gestori dove sono ora ,nella merda più assoluta Ciao

pluto
pluto
Rispondi a  pippo
4 anni fa

non proseguo per non entrare nella polemica, dico solo che con i tuoi 35 lustri di attività la dice lunga sulla tua preparazione

pippo
pippo
Rispondi a  pluto
4 anni fa

Purtroppo non sono un saggio come te’ pensavo che avessi capito che sono anni non lustri ,ma non importa ,l importante è che Tu sia preparato e intelligente ,che Tu abbia fatto unione e categoria ,che Tu non sia un gestorunzolo .Scusaci ma Io e altri siamo solo benzinai ,che si sono rotti i coglioni di prediche e cagate varie

Pluto
Pluto
Rispondi a  pippo
4 anni fa

non proseguo per non entrare nella polemica

evidenzio il tuo forbito linguaggio :
….me ne fotto….
…. merda più assoluta……
….rotti i coglioni….
….cagate varie…..

pippo
pippo
Rispondi a  Pluto
4 anni fa

Mi scuso se ho urtato il Tuo intelletto ,sono un semplice benzinaio ,la prossima volta userò’ clima costruttivo ,sintesi condivisa vecchie incrostazioni,ulteriori approfondimenti ,per esternare il mio pensiero , cambieranno le parole ,ma il concetto non cambia .

Maria Gastaldo
Maria Gastaldo
Rispondi a  pippo
4 anni fa

Pippo, non hai urtato solo l’intelletto di uno ma pure il mio e certamente di altri
Sono stufa di vedere scritte parolacce , che figuraccia facciamo con lettori e so che su questo sito leggono clienti ispettori rete e pure capi area di compagnie se usiamo quel gergo abbassi a sottoterra quel poco di dignità che ci rimane . Se è il tuo modo di fare sull’impianto capisco perchè siamo allo sfascio come categoria .Inizia con il rispetto per gli altri se ne vuoi in cambio .
Essere un semplice benzinaio, come me, non è che autorizza a considerare i benzinai come buzzurri senza educazione.

Maria Gastaldo , benzinaia con dignità

pippo
pippo
Rispondi a  Maria Gastaldo
4 anni fa

Urto la dignità di capi are o ispettori rete!!! ma sai cosa me ne interessa di questi lazzaroni !!! quando sono loro che urtano la mia dignita ? quando mi propongono cose che non si dovrebbero proporre nemmeno agli schiavi ? i clienti ? che considerano il BENZINAIO alla stregua di una pezza da piedi ,lavamI il vetro ,gonfiami le ruote e nemmeno un grazie ? ecco continua a fare la benzinaia ,io continuo a fare il GESTORE e se siamo allo sfascio ,guardateVI allo specchi e ti assicuro che se dipendesse da me saresti una signora gestora come vedi non ho usato parolacce ,ma il concetto non cambia Auguri

Aldo
Aldo
Rispondi a  pippo
4 anni fa

Non sono laureato in lettere ma leggendo l intervento di Maria chiunque comprende che la dignità alla quale si riferisce è quella di noi gestori non di capi area etc etc
Mi viene da pensare caro Pippo che dovresti cambiare mestiere non ti vanno i clienti non ti vanno i colleghi non ti vanno i sindacati non ti vanno le compagnie . Che ci stai a fare sull impianto ?
Forse dovresti leggere più libri visto che avrai tanto tempo libero
Investi il tuo tempo nell’ istruirti invece di intasare con i tuoi commenti che sanno di niente
Auguri

pippo
pippo
Rispondi a  Aldo
4 anni fa

Caro Aldo , la sig maria si indigna perché la Gestori Carburante viene letta anche dai capi area e simili ,compresi i clienti ,e forse si sente in colpa che qualcuno offende i suoi beniamini ,a me non fa ne caldo ne freddo
Per tua chiarezza come gia detto ,gestisco 2 impianti con un venduto di qualche milione di litri ,3 autolavaggi Quindi non venirmi a fare la morale sui clienti o altro ,non ti /Vi va come reagiamo a certe prese per i fondelli ? fatti vostri ,
Per quanto riguarda chi mi va o no ,mi va chi è coerente con le proprie idee ,non mi va chi crede di prendermi in giro ,non mi va chi ha portato la categoria dei gestori in questa catastrofe senza uscita ,siano essi sindacati ,clienti ,o colleghi ,e se vuoi leggere i mie commenti senza senso bene altrimenti me ne faro’una ragione ,e il mio libro preferito è il piazzale

Eugenio
Eugenio
Rispondi a  pippo
4 anni fa

Ho sempre e solo letto gestori carburanti ma qui mi sento di intervenire .
Confermo che troppi sono state le volgarità dello scrivere che urtano e finalmente se ne parla grazie all intervento della collega Gastaldo che ha già prodotto risultati
Io gestisco un solo impianto che con passione porto avanti con tutte le difficoltà ..non faccio sfoggio di milioni di litri e di x lavaggi .
Se il tuo libro preferito sig Pippo è il piazzale …. (Devi avere il dono dell ubiquita ..per dirla giusta )
leggilo più spesso
Permettetemi un saluto particolare di buone feste alla Maria Gastaldo e famiglia
Ma a tutti voi e a gestori carburanti un augurio con un grazie per quello che fate

Pure a te Pippo un augurio dedicato
Che le feste siano liete e che l anno nuovo ti porti serenità e in particolare rispetto per coloro che vogliono leggere critiche si ! Ma costruttive non distruttive e pessimistiche come le tue

Altrimenti un milione di litri in più sui tuoi impianti e un lavaggio in più ai tuoi tre così magariinvesti più tempo nel leggere il libro dei tuoi piazzali
AUGURI A TUTTI

Rosario
Rosario
4 anni fa

con quali gestori? Con quelli che ancora danno i punti sul self o con quelli che fanno prezzo self servito? E si lamentano dei margini da fame? O quelli che pagano i dipendenti con contratti part time in full time oppure in nero che percepiscono il RDC? Dal 01/01 chiudo perchè la società petrolifera mi ha messo nelle condizioni di dover chiudere, i sindacati han firmato un accordo economico pazzesco! Certo perchè “loro” avevano stazioni di servizio….!

mario da parma
mario da parma
Rispondi a  Rosario
4 anni fa

Commenta…scrivi quale colore la società

Rosario
Rosario
Rispondi a  mario da parma
4 anni fa

EG

max
max
Rispondi a  Rosario
4 anni fa

finalmente qualcuno di EG io sto aspettando contratto in scadenza Luglio 2020 se nulla cambiera’ o addirittura potrebbe peggiorare fine 2020 dovro’ chiudere anche perché con introduzione registro elettronico non ci sara più nulla da fare andremo a pagare un sacco di IVA per salvare le banche ilva alitalia e il popolo delle sardine meglio cercarsi un lavoro che ci possa almeno dare un po di dignità per la pensione

fabio
fabio
4 anni fa

NELLA MIA ZONA TRE IP CHIUDONO A FINE ANNO. DUE HANNO GIA’ CHIUSO A MARZO.SE I SINDACATI NON FANNO IN FRETTA NUOVI MARGINI NON CI SARA’ PIU’ NESSUNO DA RAPPRESENTARE.

max
max
4 anni fa

vicino ho impianti marchio Costantin e Getoil ad oggi prezzo 1.519 e 1.409 da dove si riforniscono? con barile a 60.25 dollari come fai a competere !

orlando
orlando
Rispondi a  max
4 anni fa

se sei vicino confine ci sta senno di che zona parli?

max
max
Rispondi a  orlando
4 anni fa

quale confine sono in Piemonte ci sono prezzi che destano sospetti !

sandro
sandro
Rispondi a  max
4 anni fa

dilla giusta o taci che fai piu bella figura
dare notizie false non è qualificante

max
max
Rispondi a  sandro
4 anni fa

mi sebra che passi troppo tempo su Facebook o instagram comunque buon Natale

maurizio
maurizio
Rispondi a  max
4 anni fa

max mi sembri un seguace di Greta ambientalista …. parla di ambiente omettendo i principali inquinatori
perche non parli di prezzi enercoop tamoil esso molto piu bassi

pippo
pippo
Rispondi a  max
4 anni fa

Statale romea P R disel 1399 spb1499