SCIOPERO AREE DI SERVIZIO AUTOSTRADALI: ADESIONE DELL’87% DEI GESTORI

GOVERNO DISTANTE DALLE URGENZE REALI. I GESTORI ANTICIPANO LA RIAPERTURA.

Ha preso avvio alle ore 22.00 di ieri lo sciopero nazionale dei Gestori delle aree di servizio autostradali, estrema decisione per sollecitare l’attenzione e l’iniziativa del Governo, prima promessa durante la fase acuta dell’emergenza ed ora semplicemente rinnegata.

Secondo i dati ricevuti dalle strutture sindacali territoriali e dalle informazioni pubblicate dai concessionari autostradali, l’adesione allo sciopero dei Gestori (al netto delle aree aperte per garantire i servizi minimi e di quelle gestite direttamente dalla compagnie petrolifere) risulta essere dell’87% su base nazionale, con punte oltre il 90% in alcune delle principali tratte.

Un risultato significativo, fatto registrare in condizioni davvero estreme per la categoria, che offre una chiara dimostrazione di quanto il Governo sia del tutto impotente di fronte alla distanza che proprio non riesce a non mettere tra sé, i proclami che si accatastano l’uno su l’altro, le sterili polemiche da cui si fa assorbire e le urgenze che vivono i processi produttivi, i servizi, le infrastrutture e le imprese, i lavoratori, le persone che da essi dipendono, i Gestori tra le altre.

In queste circostanze, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio -si legge in un comunicato congiunto- mostrato con forza il segnale di compattezza della categoria, non ritengono necessario protrarre più a lungo del necessario la forma di protesta avviata ed invitano i Gestori ad anticipare la riapertura alle ore 6.00 di domani 14 maggio, anche allo scopo di contenere i disagi per la mobilità dei cittadini ed il trasporto delle merci.

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Fabio
Fabio
4 anni fa

…………..

Massimo Moroni
4 anni fa

no comment

Esso
Esso
4 anni fa

Mi sa che l’attenzione del governo in questo momento e altrove potevate mettere 99%

gioeni
gioeni
4 anni fa

ma non l’ avete ancora capito? non frega un c…. a nessuno di noi. o blocchiamo tutto per più giorni fin che il carburante nelle macchine comincia a scarseggiare e la gente non può andare in giro o non ci ascolterà mai nessuno