Faib, Fegica e Figisc chiedono al Governo un incontro urgente per lo stato di crisi della categoria

Faib Fegica e Figisc con un comunicazione inviato al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e per conoscenza alla dr.ssa Sara Romano Direzione, Generale per l’approvvigionamento, l’efficienza e la competitività energetica denunciando lo stato di grave crisi del settore e chiedendo l’apertura di un tavolo ministeriale “finalizzato all’esame del comparto che garantisce, in condizioni di estrema precarietà, la mobilità dei cittadini italiani.”

“La distribuzione carburanti, che già registrava uno stato di crisi profonda ancor prima della pandemia da Covid-19, scrivono nella lettera le tre associazioni dei Gestori, non può più reggere l’onda d’urto di una crisi strutturale che si sta manifestando sempre più diffusamente in questi mesi. Come si ricorderà Signor Ministro, già a novembre dello scorso anno le nostre Federazioni proclamarono uno sciopero di due giorni con manifestazione davanti a Montecitorio per sollecitare un intervento del Governo ed affrontare in modo determinato i nodi che da anni bloccano le riforme urgenti di cui il settore ha bisogno, derivante, da una molteplicità di fattori:

1) Diffusa illegalità, con il rischio concreto di un ulteriore allargamento, come denunciato dal Ministro dell’Interno nel secondo rapporto dell’Osservatorio sui rischi di infiltrazione della criminalità organizzata, in conseguenza della crisi da Coronavirus che rende il settore ulteriormente vulnerabile alle infiltrazioni criminali.

2) Crescente ricorso al dumping contrattuale con pratiche da “Caporalato petrolifero”, con una presenza sempre più invasiva di operatori irregolari cui vengono applicate condizioni economiche e contrattuali illegali e sottopagate, con sfruttamento di lavoratori parasubordinati, quasi sempre di origini straniere, in spregio alle leggi di settore e con grande danno competitivo per le imprese regolari.

3) Polverizzazione, frammentazione e sovradimensionamento della rete quale diretta conseguenza dei due punti prima evidenziati e all’origine di altri fenomeni malavitosi. Tale stato della rete richiede ad espresso parere delle scriventi un improcrastinabile ed ampio piano di ristrutturazione della rete, con la chiusura degli impianti incompatibili e marginali, conferiti ad un soggetto pubblico terzo in grado di garantire le bonifiche dei suoli e la transizione ad una rete più moderna ed ecocompatibile, in linea con gli obiettivi europei sulle emissioni e di tutela dell’ambiente

4) Marginalità gestionale divenuta nel corso del tempo insufficiente a garantire gli equilibri economici delle imprese di gestione delle aree di servizio in ragione del calo degli erogati, legati sia ai fenomeni sopra denunciati che alla sopravvenuta pandemia. Da ciò l’esigenza di tipizzare nuove tipologie contrattuali per la gestione della rete dedicata alla mobilità dei cittadini.

Le questioni sopra enunciate, signor Ministro, sono ben rappresentate nell’atto parlamentare: Atto Camera – Risoluzione in commissione 7-00258 presentato da DE TOMA Massimiliano, primo firmatario, testo presentato Martedì 11 giugno 2019 modificato e approvato Mercoledì 4 dicembre 2019, seduta n. 271 della X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati , con il voto unanime delle forze politiche parlamentari, che impegna il Governo ad attivarsi per individuare le misure normative adeguate al superamento delle criticità evidenziate.

Le scriventi, in ragione dell’evidente e conclamata attualità della crisi del settore, chiedono la convocazione in tempi brevi del tavolo di crisi per esporre le proposte per il superamento delle difficoltà della distribuzione carburanti anche in previsione di un imminente e non più rinviabile processo di transizione energetica che la filiera tutta insieme allo stato deve programmare per meglio affrontare un futuro ispirato su servizi tecnologicamente avanzati e su basi nuove ed innovative.”

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Alex
Alex
4 anni fa

2) Crescente ricorso al dumping contrattuale con pratiche da “Caporalato petrolifero”, con una presenza sempre più invasiva di operatori irregolari cui vengono applicate condizioni economiche e contrattuali illegali e sottopagate, con sfruttamento di lavoratori parasubordinati, quasi sempre di origini straniere, in spregio alle leggi di settore e con grande danno competitivo per le imprese regolari.
BASTA QUESTO X ESSERE CHIARE

pippo
pippo
4 anni fa

Non sarebbe ora che il sindacato iniziasse a giocare in attacco ,invece di rimanere sempre in difesa ?
Non sarebbe meglio pretendere un incontro mettendo già in preventivo uno sciopero generale se la risposta sarà inconcludente ? Cosa serve scrivere al Patuanelli ,quello che ha detto che l unica alternativa è l elettrico e ci dobbiamo adeguare ? come tirare in ballo la risoluzione De Toma oramai chiaro ,non interessa più a nessuno .
Per i gestori non è capibile la strada ,e la strategia sindacale che si vuole mettere in atto ,sembra un arrampicarsi sugli specchi ,cercando qualcuno che ci aiuti

Salvatore Palma
Salvatore Palma
Rispondi a  pippo
4 anni fa

Se questa categoria si muovesse come un sol uomo sarebbe semplice ma purtroppo non è così……..

francesco saverio
francesco saverio
4 anni fa

Sindacato, governo, attacco difesa, tutte filosofie da sbronza con la testa fra le nuvole,SPARIAMO UN PO’ DI REALTA’ :: CONTRAZIONE CONSUMI- MENO ACCISE INCASSATE DAL GOVERNO- L’ERARIO ATTENDE IL PAGAMENTO DELLE TASSE PER PAGARE GLI STIPENDI SACRI DEL PUBBLICO IMPIEGO- NON HA UN EURO IN CASSA- ABBIAMO 2500 MLD DI DEBITI- IL DEBITO AUMENTERA’ CON IL PRESTITO UE-NEL 2020 INCASSERA’ QUALCOSA RED 2019 E MOLTE IMPRESE FALLIRANNO, NEL 2020 INCASSERA’ IL 50% IN MENO DI TASSE ETC ETC COSA POTRA’ DARE IL GOVERNO A NOI ? COSA POTRANNO DARE LE SOCIETA’ PETROLIFERE SE NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI VENDERANNO IL 40% IN MENO? VOGLIAMO SOGNARE? SPERARE? ritorniamo cristiani e DICIAMOCI SPERIAMO CHE DIO CE LA MANDI BUONA

francesco saverio
francesco saverio
Rispondi a  francesco saverio
4 anni fa

SCRIVERE E ‘ COME PARLARE AL VENTO OGNUNO DI NOI SCRIVE PER SE STESSO ERGO MEGLIO STARE IN SILENZIO

scaloppino
scaloppino
4 anni fa

toh un’altra letterina inviata al governo ma il sindacato oltre a mandare letterine non sà fare altro

Roberto Timpani
Roberto Timpani
Rispondi a  scaloppino
4 anni fa

Caro scaloppino, spero che quando scrivi certe cose avrai almeno l’accortezza di piegarti per non incontrare la tua immagine riflessa in qualche specchio. Zitti zitti, senza troppi clamori, abbiamo sollecitato – e ne ho parlato con altri che sono intervenuti su questo sito – la circolare 15/E dell’Agenzia delle Entrate del 13 giugno e questa ultima, la 22/E di pochi giorni fà per il “fondo perduto” per la nostra – non so se anche “tua” – categoria. Ma questi sono fatti e non parole , che tu non vuoi capire perché preferisci, da eccellente provocatore, le parole in libertà piuttosto che le cose concrete…