I furti e i danneggiamenti delle apparecchiature automatizzate nei distributori di carburante, come le postazioni di pagamento degli autolavaggi, sono iniziati in massa durante il lockdown, quando le stazioni di rifornimento erano semi-deserte. Poi sono proseguiti a ritmo sostenuto, con strutture, a ponente ma anche nel levante di Genova, che sono state derubate più volte in questi mesi. Le indagini delle forze dell’ordine sono in corso e i carabinieri hanno anche identificato e denunciato uno degli autori. Ma i furti non si sono fermati e gli ultimi sono avvenuti la scorsa settimana. Per questo la Faib, la federazione dei distributori carburanti aderente a Confesercentì, ha scritto alla prefettura di Genova chiedendo un intervento per mettere un freno a questa sequenza di colpi.
LA SEGNALAZIONE DEGLI ESERCENTI
«Il timore tra i colleghi è crescente, così come la tensione tra quelli che sono stati più volte vittime dei medesimi reati da parte dei soliti soggetti, noti alle forze dell’ordine e oggetto di molteplici denunce – dice Fabio Bertagnini, presidente provinciale Faib -. E chiaro che vada trovata una soluzione perché i danni agli impianti, oltre agli ammanchi e ai fermi di autolavaggi e gonfia-gomme, stanno diventando ingenti». La situazione più critica si è registrata nel Ponente, soprattutto fra Multedo e Pegli, con denunce presentate negli uffici di zona di polizia e carabinieri. Ma anche in corso Europa sono andati in scena diversi episodi. «Non si può accettare questa sorta d’impunità per chi delinque e d’impotenza per le imprese vittime di reato mentre le forze dell’ordine, le istituzioni e tutta la comunità non riescono a intervenire con efficacia – conclude Bertagnini -. Perciò abbiamo chiesto aiuto alla prefettura».
LE INCURSIONI E LE INDAGINI
I carabinieri della caserma di Pegli, che fanno capo alla compagnia di Arenzano, hanno identificato un cittadino romeno di 24 anni. È stato ripreso il 31 marzo e il primo luglio dalle telecamere di due distributori di carburante. Fa parte, secondo gli inquirenti, d’una gang che danneggia le colonnine cambiamonete e di pagamento degli autolavaggi, delle pompe per gonfiare le gomme e dei distributori di bevande e cibi delle stazioni di rifornimento. «Io stesso ho chiamato il 112 una sera per segnalarne la presenza, perché ormai lo riconosciamo – dice Daniel Das-so, titolare di una stazione a Multedo -. Sono mesi che faccio le ronde per evitare i furti.
II collega vicino a me ne ha subito una quindicina dal lockdown in poi. Io due, poi quella sera ho di fatto consegnato alle forze dell’ordine quella persona. Lo hanno portato in ufficio, maè stato rilasciato. Ed è andato a rubare il giorno dopo. È inaccettabile che, a fronte di tante denunce, le norme non permettano di applicare qualche misura restrittiva».
Il fenomeno riguarda anche il levante cittadino. «A noi è successo tre volte dall’inizio dell’anno: una a marzo, l’ultimala settimana scorsa, lunedì notte – racconta Aniello Gaglione, titolare di un distributore di corso Europa -. Hanno rotto il cambia-banconote dell’auto-lavaggio e la gettoniera della colonnina per la pulizia interna dei veicoli. Ma più che il denaro che sono riusciti a portare via, in tutto credo 200 euro, sono il danno e il non poter lavorare che rappresentano il problema». Come lui, una settimana fa «altri due colleghi qui in corso Europa hanno subito i furti».
Fonte: IL SECOLO XIX
Che leggi di merda…