Carburante agricolo venduto per i normali usi di autotrazione di tir e mezzi commerciali

Una maxi frode fiscale è stata scoperta dalla guardia di finanza di Catania che ha sequestrato centomila litri di carburante stipato in due depositi clandestini. Contestualmente sono state sequestrate cinque autocisterne e un autocarro che venivano utilizzati per la commercializzazione e il trasporto del carburante. Diciotto le persone denunciate.

I controlli svolti dal nucleo della polizia economica e finanziaria della guardia di finanza di Catania nei mesi tra febbraio e aprile di quest’anno, con il supporto della direzione regionale per la Sicilia dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno riguardato l’intera filiera dei prodotti petroliferi. Le attività di verifica delle autocisterne e della relativa documentazione di accompagnamento hanno permesso di riscontare, in diverse circostanze, che il carburante agricolo – a cui si applica una tassazione agevolata, allo scopo di favorire il settore, particolarmente importante per l’economia locale – era in realtà destinato, fraudolentemente, per i normali usi di autotrazione di tir e mezzi commerciali.

Gli interventi hanno anche permesso di individuare a Catania e a Giarre due vaste aree destinate a depositi clandestini di carburante, nel cui complesso sono state sequestrate anche quattro cisterne e due serbatoi metallici, con gruppo erogatore e apparato conta litri. In cinque casi il carburante sottoposto a controllo e successivo sequestro è stato ottenuto miscelando olii di bassa qualità e che pertanto, una volta messo in commercio nei distributori stradali e destinato al rifornimento, avrebbe potuto arrecare gravi danni alle autovetture.

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