Taglio accise carburanti, al momento solo molta confusione

In attesa dei chiarimenti e delle eventuali correzioni al testo del provvedimento, il taglio delle accise, proclamato dal governo Draghi, ha già avuto il merito di scontentare tutto e generare estrema confusione tra gli operatori e consumatori, scontentando un pò tutti.

Il malcontento parte da chi dovrebbe usufruire del DL taglia prezzi, ovvero i consumatori finali, i quali criticano sia l’importo insufficiente a colmare il divario con gli aumenti subiti, sia il fatto che l’intervento è limitato nel tempo. Il testo iniziale prevedeva la riduzione delle accise per 30 giorni ma il premier Draghi ha parlato di un intervento che durerà fino a fine aprile, in pratica avrà una durata di tot (?) giorni in relazione alla sua entrata in vigore. Anche su quest’ultima considerazione, ovvero l’entrata in vigore, non si hanno certezze in quanto potrebbe arrivare lunedì in Gazzetta Ufficiale e quindi scattare il giorno successivo, martedì, con la riduzione delle imposte applicate sui carburanti. Ma non c’è nulla ancora di concreto in quanto, al momento, c’è un ulteriore ritardo dovuto anche a problemi legati alla ragioneria di stato che potrebbe portare il tutto a mercoledì. Intanto oggi ci sarà un incontro tra il ministro Cingolami e le associazioni dei Gestori per risolvere il problema giacenze. Servirà qualche giorno in più, invece, per l’arrivo del decreto legge con tutte le altre norme, dalla sterilizzazione degli aumenti di energia per le famiglie sotto i 12mila euro di Isee alle rate per le imprese in difficoltà, fino al prelievo del 10% sugli extraprofitti delle società energetiche.

Sarà la pubblicazione del provvedimento a chiarire i dettagli, ma è già arrivata, dura, la reazione delle società che distribuiscono e stoccano i carburanti. Assopetroli e Assoenergia hanno da subito proclamato lo stato di agitazione perchè con il taglio delle accise i carburanti già immagazzinati con la vecchia accisa saranno venduti con la riduzione e quindi “subiranno una fortissima svalutazione rispetto al prezzo di carico” con un “danno enorme per il settore distributivo” che annuncia – se non ci saranno indennizzi – una mobilitazione.

Ad usare toni fortemente critici è comunque anche Confindustria che esprime “forti perplessità nonché delusione”. L’indice è puntato contro “l’indisponibilità ad un taglio strutturale delle accise sui carburanti” ma anche verso la non immediata applicabilità della rateizzazione delle bollette per le imprese e verso il prelievo degli extraprofitti sugli operatori che – dice – rischia di incorrere in rilievi Costituzionali. “Tutt’altro sarebbe stato un tetto nazionale al prezzo del gas”, scrivono gli industriali. Un tema questo che il governo ha però posto a livello di Consiglio Europeo che si discuterà tra qualche giorno a Bruxelles. Anche Confcommercio chiede un intervento “più incisivo e duraturo”.

La tassa sugli extraprofitti viene criticata anche dai sindacati, ma da una visuale diametralmente opposta. Il prelievo viene definito “doveroso ma debole” dal leader Cisl, Luigi Sbarra, che chiede uno sforzo in più sulle misure sociali, gli ammortizzatori sui lavoratori delle imprese in crisi. Il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, afferma che la tassa sugli extraprofitti è nella giusta direzione, anche se servirebbe più coraggio e magari l’estensione del prelievo anche alle altre multinazionali per trovare le risorse che aiutino lavoratori e famiglie alle prese con i rincari.

A complicare ulteriormente il tutto e vanificare una parte di questo provvedimento è l’aumento del prezzo del petrolio che sta tornando a crescere ulteriormente. L’Arabia Saudita ha annunciato una “riduzione temporanea” della produzione di petrolio in uno degli impianti del gigante Aramco colpito da un attacco dei ribelli Houthi nel vicino Yemen. Gli Houthi hanno lanciato diversi attacchi notturni con droni e missili contro obiettivi in Arabia Saudita, il Paese che guida una coalizione militare in Yemen che ha sostenuto il governo contro gli Houthi sostenuti dall’Iran dal 2015.

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