Il ministro Giorgetti ha esposto i dettagli sulla “Unità di missione” contro il caro dei prezzi di benzina e diesel.
Dopo aver approvato e prorogato il decreto taglia accise, il Governo continua la sua opera di contenimento del caro carburanti, che tanto ha terrorizzato gli automobilisti nelle passate settimane. La prossima mossa dell’esecutivo viene spiegata dal ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, durante il Question time alla Camera.
Rispondendo a un’interrogazione del deputato Federico Fornaro (Liberi e Uguali), il titolare del Mise parla anche del previsto “potenziamento degli strumenti a disposizione del Ministero per svolgere le attività di controllo” contro eventuali speculazioni su benzina e diesel.
Giorgetti ricorda infatti che, nonostante il prezzo sia “liberalizzato”, spetta al Governo “valutare e monitorare l’andamento per prevenire fenomeni speculativi” e controllare che “gli interventi sulle accise non vengano poi incorporati a beneficio delle imprese dei distributori invece che dei consumatori”. Un colpo che, stando alle informazioni del Garante per la sorveglianza dei prezzi, è andato a segno.
Poi, però, il Ministro dà i dettagli del piano. Siccome il Mise usa ora “risorse interne non specificamente vocate alla bisogna” per fare queste verifiche, il decreto legge già all’attenzione delle Camere prevede “la nascita di una ‘Unità di missione’, in corso formazione”.
È il cosiddetto Sceriffo dei prezzi, che aveva fatto capolino nel decreto Ucraina e che “dovrebbe fornire lo strumento per poi attivare, in collaborazione con la Guardia di Finanza e le altre istituzioni, tutto un meccanismo che può portare a sanzioni per coloro che operano in modo contrario all’andamento del mercato”.
Sul tema benzina e diesel si è espresso anche il Parlamento, con la risoluzione di maggioranza al Documento di economia e finanza (Def) che chiede al Governo di “utilizzare gli spazi derivanti dalla manovra per nuove iniziative espansive disponendo ulteriori interventi per contenere l’aumento dei prezzi dell’energia nonché mediante la revisione del sistema dei prezzi di riferimento e dei carburanti”.
Quest’ultimo punto lo riporta l’Ansa, che aggiunge anche un’altra dichiarazione di Giorgetti: “La dinamica dei prezzi dei carburanti resta un tema di primo piano su cui è massima l’attenzione del Governo, che proseguirà, implementandola, nell’attività di monitoraggio, oltre che nella valutazione delle misure necessarie a calmierare i prezzi, fra cui la proroga del taglio delle accise disposta nell’ultimo decreto legge”.
I sindacati dove sono..Questo e’ accanimento contro una categoria, non ne possiamo più’!!!Prima i bancomat,(commissioni),poi la merce che manca, tutte le tasse varie…Noi per chi lavoriamo per gl’entra comunitari, che percepiscono più’ loro che noi con 13 ore di lavoro tutti i giorni rischiando la vita…BASTA TUTTI QUESTI PARLAMENTARI si abbassassero i loro stipendi