L’aumento costante dei prezzi dei carburanti sta gettando l’intero sistema dei distribuzione nella crisi.
Non solo i consumatori, ma anche i gestori stessi stanno subendo le pesanti ripercussioni di questo trend al rialzo, con la ricerca di nuovi gestori che si fa sempre più difficile.
“Con un margine di centesimi al litro è difficile andare avanti, per noi se il prezzo scende è preferibile anche perché, in questo momento, la gente sta molto attenta alle spese”. Il presidente nazionale di Figisc Confcommercio, Bruno Bearzi, evidenzia la delicatezza della situazione.
Un problema aggiuntivo è rappresentato dalla difficoltà nel rimpiazzare i gestori che raggiungono l’età pensionabile. Bearzi spiega che le aziende petrolifere, di fronte a questa carenza di gestori, ricorrono a contratti non tipizzati al il ministero, penalizzando ulteriormente la categoria. In questi contratti, i diritti e i doveri previsti dai contratti tipizzati vengono meno, generando una situazione svantaggiosa per l’intero settore.
Bearzi sottolinea il fatto che anche i gestori stessi sono vittime degli aumenti dei prezzi del carburante, ma non vedono una corrispondente diminuzione nelle quotazioni. L’allarme è chiaro: la situazione richiede interventi tempestivi e mirati per garantire la sostenibilità economica e il futuro degli operatori del settore distributivo di carburanti.
Quindi? Che dichiarazione da parroco ha fatto? Mancava dicesse che domani sorgera’ il Sole ed era a posto.