Le Associazioni dei Gestori Carburanti, rappresentate da FAIB, FEGICA e FIGISC, hanno inviato una comunicazione urgente alle Autorità competenti per sollevare un problema sempre più diffuso nel settore della distribuzione dei carburanti: i contratti di appalto non genuino.
In una lettera indirizzata al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e ad altre figure chiave come il Presidente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle Condizioni di Lavoro in Italia e i Componenti delle Commissioni SENATO e CAMERA, le Associazioni hanno evidenziato la pratica dilagante di eludere le normative specifiche del settore e quelle generali in materia giuslavoristica, previdenziale, assistenziale e di sicurezza sul lavoro.
Le Associazioni hanno già cercato di sensibilizzare le istituzioni nel giugno 2021, evidenziando come gli operatori petroliferi e i titolari privati degli impianti di distribuzione stiano utilizzando strumenti contrattuali di dubbia legittimità per eludere le normative vigenti. Questi strumenti, come i contratti di appalto e associazione in partecipazione, vengono modulati artificiosamente per aggirare le disposizioni legislative, portando a una situazione in cui i gestori risultano essere lavoratori totalmente subordinati, privi delle necessarie tutele.
Il quadro si è ulteriormente complicato con azioni volte a trasformare i contratti di gestione con micro imprese in contratti di appalto, utilizzando forme di convincimento che favoriscono la parte contrattuale più forte a discapito dei gestori dipendenti.
Le Associazioni ritengono che ci siano due questioni principali da affrontare: la progressiva elusione delle norme previdenziali e l’evidente violazione della disciplina specifica del settore emanata dal Parlamento.
In sintesi, le Associazioni denunciano un quadro complessivo che utilizza formule contrattuali per eludere disposizioni legislative cogenti, danneggiando i Gestori e creando un fenomeno di dumping contrattuale che mina la concorrenza nel settore.
Concludendo la comunicazione, le Associazioni si rendono disponibili per fornire ulteriori informazioni e documentazione necessaria per indagare su questa delicata questione, auspicando un intervento tempestivo da parte delle Autorità competenti.
Quanto scritto da Faib, fegica e Figisc non è solo una comunicazione ma una vera e propria denuncia che ancora una volta mette in luce una situazione intollerabile, richiedendo un’azione immediata per proteggere i diritti dei lavoratori e garantire il rispetto delle normative vigenti.
Faib-Fegica-Figisc_Anisa vs Governo ed altri – Contratto di appalto – 23 04 2024
Devono cambiare i dirigenti delle associazioni altro che i contratti devono mettere GIOVANI mettere subito un limite di età un po’ di anni e poi a casa altrimenti non si risolve mai nulla Bertini Franco continua a rigirarsi in tomba.