EniLive, con un tempismo da manuale, ha deciso di sospendere l’introduzione dei “prezzi dinamici” per i carburanti, inizialmente previsti per oggi. La notizia, arrivata quasi in zona Cesarini, è stata diffusa ieri attraverso una nota interna agli impianti gestiti da Enimoov. “Si comunica che la modifica del prezzo ‘self notturno’ non partirà oggi. Ci saranno aggiornamenti nei prossimi giorni. Per il momento, resta tutto invariato”, recitava il messaggio.
La sospensione, guarda caso, arriva dopo una valanga di preoccupazioni sollevate non solo dai gestori, preoccupati per l’effetto a catena che l’iniziativa avrebbe avuto sull’immagine dei punti vendita. Gli impianti Eni sono già sotto i riflettori a causa dei prezzi elevati, che stanno provocando una riduzione del 20% delle vendite, penalizzando i consumatori finali. E chissà, forse aumentare i prezzi dei carburanti nelle fasce orarie notturne e nei weekend, proprio mentre il contesto internazionale vede una discesa dei prezzi, non è sembrata esattamente una mossa brillante. E come dargli torto?
Inoltre, i rincari proposti dall’azienda avrebbero portato i prezzi notturni ad aumentare il livello del prezzo medio regionale, tanto caro al ministro Urso. Ma niente paura, per ora tutto è sospeso, in attesa di “ulteriori sviluppi”, come ci hanno fatto sapere dall’alto.
Nel frattempo, i gestori sperano che qualcuno si accorga che, forse, rincarare i prezzi non è proprio la mossa migliore per salvare la baracca. Ma si sa, la speranza è l’ultima a morire.
Il gestore è solo un prestatore di manodopera a basso costo, la sua voce è un ronzio inutile x la compagnia.
La compagnia deve recuperare il margine del calo delle vendite e costringere il gestore non ché schiavo ad aumentare spontaneamente le ore di lavoro (apertura) gratis