Riforma carburanti: il governo accelera, ma il nodo resta la tutela dei gestori

Il governo ha confermato di essere al lavoro su una riforma strutturale del settore carburanti, con l’obiettivo di regolamentare il mercato e affrontare le criticità che da anni affliggono gestori e consumatori. Lo ha annunciato il sottosegretario al Made in Italy, Massimo Bitonci, rispondendo in Aula a un’interrogazione del PD sul rincaro dei carburanti (fonte ANSA).

“Informo che stiamo lavorando a un progetto di riforma strutturale del settore dei carburanti. Abbiamo incontrato più volte tutte le associazioni, in questo ultimo anno e mezzo, e stiamo predisponendo un disegno di legge che prevede quello che i cittadini e i consumatori e soprattutto i gestori di rifornimenti attendono, cioè il riordino organico del settore”. A confermarlo nell’Aula di Palazzo Madama è il sottosegretario al Made in Italy Massimo Bitonci rispondendo ad un’interrogazione del Pd, primo firmatario Andrea Martella, sul rincaro dei prezzi dei carburanti. “Il riordino – spiega l’esponente del governo – prevede sostanzialmente tre linee direttrici.

La prima, riguarda la regolamentazione in maniera puntuale del regime delle autorizzazioni per l’attività di distribuzione dei carburanti, in modo da assicurare la necessaria qualificazione soggettiva dei gestori sul piano tecnico e morale.

La seconda è l’esigenza di levare i livelli di tutela e protezione delle condizioni dei lavoratori all’esercizio di impresa degli operatori del settore, al fine di evitare situazioni di potenziale abuso di dipendenza economica nel rapporto tra i titolari degli impianti ed i fornitori ed i gestori degli impianti”.

Mentre, “la terza direttrice concerne l’esigenza di incentivare la bonifica e la riconversione degli impianti verso l’elettrico, favorendo la chiusura dei punti vendita obsoleti e inefficienti”. “Su questo – osserva Bitonci – puntualizzo che abbiamo recuperato le risorse presso il Mase e che l’aggiornamento delle famose tre banche dati (quelle presso il Mase, il nostro Ministero e l’Agenzia delle dogane e dei monopoli) ha visto il coinvolgimento di tutte le strutture e una soluzione definitiva. Pertanto, c’è stato l’abbinamento delle tre banche dati e siamo riusciti a individuare in maniera puntuale anche il numero di tutti gli impianti che sono al di fuori della normativa vigente”

Rispondendo alle richieste di una riduzione strutturale delle accise, Bitonci ha chiarito che una simile misura sarebbe incompatibile con le normative UE, che impongono un’aliquota unica per prodotto e per uso. Ha inoltre evidenziato come l’accisa non sia l’unico fattore determinante nella formazione del prezzo dei carburanti, il quale viene stabilito dalle compagnie petrolifere.

Una riduzione delle accise potrebbe essere presa in considerazione solo se non compromette gli equilibri economici complessivi e non porta a una procedura di infrazione da parte dell’UE, ha spiegato il sottosegretario. Tuttavia, ha assicurato che il governo monitorerà l’andamento dei prezzi per proteggere consumatori e imprese, soprattutto in vista dell’aumento della mobilità nei mesi primaverili ed estivi.

Se da un lato il governo sembra intenzionato a riformare il settore, dall’altro resta il nodo cruciale della contrattualistica e della contrattazione tra gestori e compagnie petrolifere. Il rischio concreto è che la riforma venga svilita da interessi di parte, senza garantire realmente maggiori tutele per i gestori, che da anni denunciano pratiche scorrette e condizioni contrattuali svantaggiose.

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Salvatore
Salvatore
1 mese fa

Credo che più chiaro di cosi non si può !!!! colleghi vicini e lontani” non ci resta che piangere ” cosi si intitolava quel film famoso di Troisi e Benigni??? cos’ altro aggiungere che la diatriba fra noi e le compagnie è arrivata al nocciolo non accetteranno più la nostra figura giuridica del vecchio gestore oramai si è palesato molto chiaramente noi siamo ingombranti per non usare un altro termine e quindi questo è il prezzo che si pagherà in nome del progresso ????