Martedì prossimo, 28 maggio, il sottosegretario Davide Crippa ha convocato un “tavolo tecnico di confronto” sulla rete carburanti dove all’ordine del giorno figurano gli accordi economici e normativi, si suppone tra compagnie e gestori, la razionalizzazione delle rete (guarda chi si rivede) e il meccanismo di controllo della filiera dei prezzi (sic!) più un punto che riguarda il monitoraggio e la disciplina della circolazione degli oli combustibili da autotrazione o, meglio, di non meglio specificate miscele di olii (sic!).
La cosa strana è che al tavolo sono state convocate Faib, Fegica e Figisc più i gestori “autoconvocati” di Brescia e della Sardegna, ma non l’Unione Petrolifera e l’Assopetroli. E un’altra cosa strana è che all’ordine del giorno non ci sia niente che abbia lontanamente a che fare con le gravi condizioni economiche della categoria dei gestori sfociate nelle settimane scorse da una parte nella lettera-diffida inviata alla Esso e agli acquirenti dei pacchetti di punti vendita nell’ambito dell’operazione “modello grossista” e dall’altra nella proclamazione in data odierna per il 5 giugno di un prima giornata di sciopero dei gestori IP sulla rete stradale.
Segnali molto gravi di una categoria oggi completamente allo sbando, di cui nessuno si preoccupa e di cui anche la convocazione di Crippa non sembra cogliere tutta la gravità. Come pure delle preoccupazioni sul futuro della rete e sulla possibilità che a breve vengano annunciati nuovi spacchettamenti non solo della rete IP ma anche di quella Eni. Uno stato di cose che meriterebbe la convocazione di un vero e proprio tavolo di crisi da parte del Mise.
Per gentile concessione di Staffetta Quotidiana
Disgustato me ne vado presto!