Al Sottosegretario, che si è fatto carico di una difficile mediazione, Faib ha evidenziato le motivazioni della protesta che risiedono in un approccio di politica fiscale tendente a scaricare sull’ultimo anello della filiera sempre più nuovi adempimenti.
Faib ha confermato al Sottosegretario l’assoluta volontà di contrastare l’illegalità ma ha contestato questo continuo scaricare sui gestori tutti gli oneri, amministrativi ed economici, della strumentazione a contrasto. Per Faib l’ entrata in vigore dell’obbligo di memorizzazione e la trasmissione telematica dei corrispettivi non oil è l’ennesima ingiustizia scaricata sui benzinai. L’ingiustizia è palese perché la grande maggioranza dei gestori carburanti sarà costretta ad attuare una norma assurda, che non considera che il fatturato dei gestori carburanti è ‘viziato e determinato’ dal peso preponderante delle accise. Perciò la delegazione guidata dal Presidente Landi ha chiesto lo stralcio dei carburanti in modo definitivo dall’obbligo della trasmissione telematica dei corrispettivi e la ridefinizione del volume d’affari dei gestori carburanti che deve essere sempre inteso al netto del costo di fornitura, così come già il Legislatore ha previsto, per il comparto, ai fini dell’accesso al regime di contabilità semplificata. Questo comporterà il riconoscimento delle peculiarità di settore con altri positivi riflessi nel rapporto tra gestori e pubblica amministrazione.
Il Presidente Landi ha anche illustrato il difficile momento del settore che da una parte deve fronteggiare le continue novità fiscali- il nuovo obbligo si somma con la chiusura della fase transitoria dell’introduzione della fattura elettronica, fronte su cui si rileva il rischio elevato di sanzioni pesanti per gli errori formali a fronte di circa 22 milioni di fatture già emesse, con il provvedimento in arrivo dell’introduzione del DAS elettronico, e con l’ applicazione da quest’anno dei nuovi indici di affidabilità fiscale- e dall’altra una crisi senza precedenti per il settore che si sottrae per il 60% della rete alla contrattazione mentre il restante non riesce a rinnovare gli accordi scaduti. In questo contesto anche un punto vendita marginale, con un venduto di 400 mila litri l’anno con solo l’1% di fatturato derivante dalla vendita dei piccoli prodotti per l’auto si trova ad essere equiparato ad attività che fatturano più di 400 mila euro. Faib ha ribadito al Sottosegretario che si tratta di un accanimento fiscale verso una categoria lasciata sola dalla filiera e non compresa dalla politica.
Il Presidente Landi ha quindi chiesto al Sottosegretario di accogliere le richieste della categoria e l’apertura di un tavolo carburanti al Mef in cui discutere con i gestori le politiche fiscali
Il Sottosegretario Villarosa ha ascoltato con attenzione le rivendicazioni illustrate dalla Federazione ed ha dato la disponibilità immediata all’apertura del tavolo dedicato , prendendo atto della fondatezza delle questioni sollevate rispetto alle quali ha assicurato un pronto esame in sede tecnica per individuare le migliori e più rapide soluzioni, sia in ordine al tema dei corrispettivi che della definizione del volume d’affari.
Il Sottosegretario ha poi parlato della necessità di affrontare in modo determinato il nodo della lotta all’illegalità che sottrae risorse ingenti allo Stato, in proporzione fortemente superiori a quello che succede in tutti gli altri Stati dell’UE.
Faib ha convenuto sull’emergenza rappresentata da questo fenomeno criminoso ed ha indicato nella parte a monte della filiera il luogo di realizzo di tale reato. In questo senso ha illustrato la propria convinzione di accentrare più controlli nei depositi fiscali e commerciali, di abolire le lettere di intenti e di mettere a sistema una metodologia di tracciabilità digitale oltre ad alert collegati all’Osservatorio Prezzi del Mise. Anche il Sottosegretario ha evidenziato un orientamento favorevole alla tracciabilità digitale, convenendo sulla condanna verso un sistema che si sottrae alla contrattazione prevista dalla legge e pratica lo sfruttamento della manodopera al di fuori delle regole.
A conclusione dell’incontro, cordiale e costruttivo, Faib ha apprezzato l’impegno del Sottosegretario a nome del Governo ed ha assicurato che avrebbe portato le risultanze dell’incontro all’attenzione delle assemblee programmate sul territorio per le decisioni più opportune ed utili alla risoluzione della vertenza.
Fonte Faib.it
Mi sembra di vedere un film ,dove i mezzadri vanno dal Conte a piangere perché la carestia ha rovinato il raccolto .Il Conte risponde loro che accoglie le lamentele e le porterà al Re ,intanto pagate e non seccatemi
quando lo capiremo che questa non è una battaglia ma è diventata una guerra .Una guerra che ,o si vince o la categoria dei gestori muore ,muore soffocata da burocrazia ,debiti ,concorrenza sleale ecc
Non è piu tempo di riflessioni e colloqui ,detto anche dal sindacato ”!!! ma di “noi vogliamo e pretendiamo ” ,di proposte e suggerimenti ,i GESTORI ;VENDITORI DI CARBURANTI non di castagne ne hanno le palle piene
Noi dobbiamo farci carico dell illegalità ?,,tracciare il prodotto ? ma siamo impazziti ? dopo cosa vorranno che controlliamo le auto quando passano ? mettano la GdF ,o l esercito al controllo
Dei ns problemi lo stato se ne fa carico ? dei ns centesimi al litro se ne fa carico ? Dateci 15 centesimi al litro , assumeremo personale ,per la vs burocrazia, e non rompeteci i coglioni con meccanismi che non servono a nulla ,La vera lotta all evasione e al contrabbando la può fare da subito ,solo il gestore ,tutto il resto è un “aiuto ” ai vari mafiosi che continueranno indisturbati