Se è proprio vero che al peggio non c’è mai fine , noi continuiamo, inevitabilmente, a raccoglierne le prove. Le forniscono i diretti interessati, ovvero, i Gestori che malauguratamente si trovano a combattere i danni ( e gli ammanchi) dati da questa situazione.
Il problema nasce ad inizio anno, con il passaggio dalla gestione Totalerg a quella IP e l’abbandono del sistema Totalerg integrato da Italiana Petroli con “IP Portal. Qui le cose sono a dir poco fatiscenti; La mancanza di documenti contabili sulle transazioni Bancarie Petrolifere e buoni petroliferi rendono impossibile la verifica dell’effettivo conteggio sulle transazioni. Il Gestore è impossibilitato a fare la verifica sull’esattezza dei conteggi e sul pareggio delle note contabili.
Un problema che è andato ad aggiungersi a quello sul calcolo del conguaglio di Gennaio. Calcolo che ha portato un doppio prelievo sulle Giacenze dei Gestori
In ultimo, per confermare la regola sulle problematiche gestionali di Italiana Petroli, si è andata ad aggiungere la processione dei clienti possessori dei buoni carburante IP i quali sono costretti a vagare tra un impianto e l’altro nella speranza di poter consumare il benedetto buono prepagato, fuorviati spesso dalle indicazioni errate dei punti-vendita presenti nel sito ma non ancora realmente abilitati per il mancato aggiornamento dei POS che sarebbe dovuto avvenire a fine già a fine settembre.
E giusto per non farsi mancare nulla, arriva dal portale della compagnia l’annuncio che l’azienda dal 1 ottobre 2019 opererà un cambio di fatturazione con relativi conteggi sulle carte petrolifere. Tale cambio, al momento, ha avuto come primo effetto il fermo dei rimborsi delle transazioni. Molte migliaia di euro che rimangono nei conti della compagnia e svuotano quelli già vuoti del Gestore. Un ulteriore difficoltà che sta mettendo letteralmente in ginocchio i punti-vendita che non possono più essere approvvigionati di carburante. Un disastro annunciato ma a cui nessuno ha dato risposte.
Risposte che sarebbero dovute arrivare dalla vertenza aperta al mise. Un ritardo anche questo che non ha più senso tollerare.
E se ormai al peggio non c’è mai fine (senza voler essere facili profeti), da qui a poche settimane, dal perdurare di questa situazione, saremo costretti a raccontare della rivolta dei Gestori della più grande compagnia d’Italia. Una rivolta per la sopravvivenza che sarà difficile fermare.
E se ormai al peggio non c’è mai fine (senza voler essere facili profeti), da qui a poche settimane, dal perdurare di questa situazione, saremo costretti a raccontare della rivolta dei Gestori della più grande compagnia d’Italia. Una rivolta per la sopravvivenza che sarà difficile fermare.??????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????
Quale rivolta ????????
Quelle delle manifestazioni che dovevamo fare a SETTEMBRE ?????????
Ma non era specifico di quale anno.
Nessuno capisce che noi non possiamo più vivere!!!!!!!!!