Fegica: ADESSO BASTA DAVVERO!!!

SCIOPERO NAZIONALE DEI GESTORI SU STRADE ED AUTOSTRADE
INOLTRE IL GIORNO 6 NOVEMBRE A ROMA, CON INIZIO ALLE ORE 10.30′, SI TERRA’ UN PRESIDIO SOTTO LA CAMERA DEI DEPUTATI (P.zza Montecitorio) CON RIUNIONE PRESSO LA SALA CAPRANICHETTA
COMPAGNIE, RETISTI, E AMMINISTRAZIONE PUBBLICA CIASCUNO PER UNA SUA RAGIONE MA TUTTI CON UN SOLO OBIETTIVO: SCHIACCIARE I GESTORI SOTTO MONTAGNE DI (nuovi) ADEMPIMENTI, LASCIANDO LA CATEGORIA CON MARGINI DA FAME E CONTRATTI FIGLI DI UNA ILLEGALITA’ DIFFUSA SU CUI CADE SEMPRE QUEL SILENZIO CHE HA IL SAPORE DELLA COMPLICITA’. NEL NOSTRO SETTORE, NONOSTANTE GLI SFORZI DI BUONISMO DA VETRINA, ALLIGNA IL NEGAZIONISMO: TUTTI CHIUDONO GLI OCCHI DAVANTI ALLE PALESI VIOLAZIONI ED ALLE INGIUSTIZIE CONTRO I GESTORI SENZA CHE NESSUNO ABBIA IL CORAGGIO DI INTERVENIRE. L’ASSURDO E’ CHE -NELL’IMMAGINARIO COLLETTIVO- LE VITTIME DIVENTANO CARNEFICI E I CARNEFICI LE VITTIME: UN ASSURDITA’, UNA VERGOGNA! PER RIPRISTINARE LA VERITA’ STORICA CI VORREBBE UNA SORTA DI MODERNA “NORIMBERGA” NELLA QUALE CIASCUNO DOVREBBE ESSERE CHIAMATO A RISPONDERE DELLE SUE NEFANDEZZE”.

Ciascuno sembra essere alla ricerca della sua piccola, egoistica rivincita; ognuno pensa di accumulare risorse sulle spalle dell’altro; alcuni pensano di essere più bravi o solamente più furbi degli altri, continuando a comportarsi -nella loro protervia- come se fossero i padroni non solo dei “pezzi di ferro” (gli impianti) ma anche delle anime (spesso disperate) che li tengono aperti. In attività.

In questo quadro di “scollamento generale” alla Categoria dei Gestori, allo stremo delle forze (e della sopportazione), non rimane che proclamare le prime 48 ore di chiusura degli impianti a cui seguiranno -se non ci saranno apprezzabili inversioni di tendenza-altre e più dure proteste.

Se sarà necessario provvederemo a boicottare tutte le attività ed a far sentire le nostre ragioni a tutti i livelli. In altre parole l’Amministrazione Finanziaria deve cessare, immediatamente, l’attività di vessazione della nostra Categoria chiamata, da sola, a garantire (anche penalmente) la legittimità di tutta la filiera (mentre il resto dei soggetti, indisturbato, si accaparra profitti da capogiro); le compagnie petrolifere devono immediatamente riaprire i tavoli negoziali con l’obiettivo di rimettere mani ai “margini” per la Categoria che devono tornare -da subito- almeno a livello del 2011 e devono far cessare il sistema di angherie costruite in anni di folle gestione dei rapporti con i Gestori; i retisti non possono continuare a nascondersi dietro il “libero rapporto fra imprese” (dimenticando che ai Gestori manca il tratto dell’impresa visto che sono costretti dall’esclusiva e da altri adempimenti): devono cioè applicare, da subito, i contratti previsti dalla Legge (D.Lgs. 32/98; L.57/01; L 27/12) senza inventarsi strumenti che sono diventati loro patrimonio per l’incuria con cui tale settore è stato approcciato dagli Organi di Controllo. I Contratti -non possono che essere la Gestione Diretta (con proprio personale dipendente); il “Comodato” ex Lege e il contratto di Commissione.

Il resto è ciarpame! Accanto a ciò ai Gestori deve essere riconosciuto un trattamento economico -discendente da Accordi collettivi- che valorizzi la loro attività e, in qualche modo, li “risarcisca” delle vessazioni subite. Come si vede, cose semplici e di facile applicazione, senza le quali la Categoria non potrà che aumentare la protesta fino a chiamare alla loro responsabilità tutte le funzioni che, in uno Stato di Diritto, sono preposte al controllo delle regole democratiche.

Fonte: Controdistribuzione Periodico di informazione economiche sindacali della FEderazione Gestori Impianti Carburanti e Affini

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Mauro
Mauro
4 anni fa

Scrivi qui il tuo parere…… Si Può sapere lo sciopero per quale motivo si fa? In quanto prima era per una cosa ora è per un’altra, in quanto in base al tipo di protesta ci potrebbe essere più o meno adesione.

Giovanni Ruiu
Giovanni Ruiu
4 anni fa

Personalmente mi sono rovinato a continuare a tenere aperto sto’ cazzo d’impianto.. Ma quale imprenditori.. Non decidiamo il prezzo di vendita, oneri.. e sempre oneri sulle nostre spalle!! Le compagnie petrolifere fanno il bello è il cattivo tempo speculando sul prezzo con la scusa del mercato libero… E osano anche presentarsi alle audizioni con i parlamentari dicendo che i margini non si discostano dal resto dei nostri colleghi europei.. Ma andate a fare in culo!! Vi permettete anche di fare gli arroganti.. Pazzesco…!!!! Cari amministratori delegati ecc.. Parlate di illegalita’ dilagante.. Quando i PRIMI DELINQUENTI LEGALIZZATI SIETE PROPRIO VOI!!!! FATE SCHIFO..

pippo
pippo
4 anni fa

Finalmente !!!!!1 Sperando alla disdetta all ultima ora Finalmente sento dire ORA BASTA io aggiungerei CI AVETE ROTTO I COGLIONI ma va lo stesso
Aggiungerei un consiglio al sindacato .per “calmare ” un pochino i sig Retisti che oramai fanno il bello e il brutto e l unica cosa che sanno fare benissimo è pretendere e pretendere ,cercare in tutti i modi di fare dialogare i sindacati dei lavoratori ,cosa che oggi è un tabù,con i dipendenti ,rag guardandoli sui loro diritti sindacali ,diritto alle ferie ,paghe ,permessi sindacali ,assemblee retribuite ecc Ne vedremmo delle belle

Roberto Timpani
Roberto Timpani
Rispondi a  pippo
4 anni fa

Caro Pippo, accetto volentieri il tuo consiglio diretto a calmare i retisti. Nel frattempo, ci sta dando da fare la Magistratura che sta accogliendo, sempre piu’ frequentemente, le richieste dei gestori – da noi sostenuti – per un margine appena appena dignitoso. Stiamo tentando anche di sollecitare gli Organi di vigilanza su anomali contratti di appalto o similari. Contratti che a dire il vero non sono solo applicati da retisti, ma anche da blasonate compagnie petrolifere. Questa per noi è la lotta alla illegalità contrattuale, non meno grave di chi traffica di frode.

Massimo Moroni
4 anni fa

dobbiamo avere il coraggio di riconoscere che questo settore è finito, non esiste più il lavoro del benzinaio. per quel che mi riguarda da gennaio possono metterci un “pelapatate” al mio posto. alle compagnie, eni in primis, interessa solo gente con cultura il più possibile “limitata”, se poi non hanno nemmeno quella tanto meglio, disperata e magari piena di debiti così da poterli tenere in pugno senza tanti problemi… allo sciopero non partecipo non mi interessa più. non voglio far parte di un sistema marcio fino alle barbe buono solo a “mungerti” fino allo sfinimento.

gioeni
gioeni
Rispondi a  Massimo Moroni
4 anni fa

son contento per te che a fine anno molli tutto e ti auguro una vita felice.
però se vuoi dare un aiuto ai tuoi ormai ex colleghi lo sciopero dovresti farlo, tanto cos’ hai da perdere…? a me manca ancora qualche anno alla pensione e poi ho due stipendi da pagare e mi dispiacerebbe licenziare due brave persone.

Alex
Alex
4 anni fa

I leoni della tastiera, quelli che spaccano, distruggono, accusano, consigliano, insomma i professori del orto accanto, quelli che ammiravano i giubetti gialli.
A Roma ci andiamo o e sorto qualche problema ???
Per chi ha dimenticato le lamentele,
a Roma dobbiamo andare per cercare di farci ascoltare anche dagli altri.
Un uomo non è quello che trova sempre l’alternativa x evitare le sue responsabilità.
Un uomo (come i nostri genitori o nonni ) è colui che raccoglie il suo coraggio e si presenta a testa alta davanti alle proprie responsabilità.
Senza sé e senza ma !!!
I nostri antenati con la terza elementare, tanto rispetto, tanta educazione e molto coraggio hanno costruito l’Italia che noi stiamo svendendo senza lottare.

gioeni
gioeni
Rispondi a  Alex
4 anni fa

PAROLE SANTE.
questa è l’ ultima occasione per farci sentire e cercare di continuare a lavorare altrimenti è la fine della categoria.
quindi chiedo a tutti ” ANDIAMO A ROMA “

anonimo
anonimo
4 anni fa

sono vent’anni che sento parlare di sciopero da parte dei sindacati che poi regolarmente viene revocato chissà perchè