Due distinte operazioni nel settore carburanti,una a Napoli l’altra a Pistoia.
La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un maxi-sequestro di beni per 60 milioni di euro nei confronti di un’associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale nel settore dei carburanti. I finanzieri del I Gruppo hanno operato, d’intesa con l’Agenzia delle Dogane, su delega della Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti dei rappresentati legali di società, con sedi in Campania, Lazio, Emilia-Romagna, Calabria e Sicilia. Nel luglio del 2019, nell’ambito della stessa operazione erano stati sequestrati oltre 7 milioni di litri di gasolio, scaricati nel porto di Napoli da una nave proveniente dalla Spagna – Cartagena – e battente bandiera maltese.
A Pistoia invece sequestrati decine di orologi, una villa con piscina a Pistoia, un’altra in Sardegna, in Costa Smeralda, altri 14 immobili e i conti correnti che fanno riferimento a 17 persone coinvolti a vario titolo nell’operazione che la Guardia di Finanza ha ribattezzato Oil Flood. L’ordinanza è firmata dal giudice per le indagini preliminari di Pistoia Patrizia Martucci, su richiesta della locale Procura della Repubblica e blocca beni mobili, immobili, quote societarie e disponibilità finanziarie per oltre 55 milioni di euro, importo corrispondente all’evasione fiscale realizzata da un gruppo di soggetti responsabili dei reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento di Iva, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, riciclaggio e autoriciclaggio.
L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle pistoiesi, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Direzione Interregionale per la Toscana, Sardegna e Umbria – ha permesso di intercettare e contrastare frodi fiscali e evasione in materia di Iva, attraverso l’individuazione di alcuni soggetti operanti nel settore della vendita all’ingrosso e al dettaglio di carburanti, con sede nella provincia di Pistoia. La frode è stata realizzata mediante l’utilizzo di società “cartiere” e/o “filtro” amministrate da prestanomi che venivano fittiziamente interposte negli acquisti di notevoli quantità di prodotti petroliferi, nonché, mediante l’utilizzo di false “dichiarazioni di intento” che consentivano l’acquisto di carburante senza l’applicazione dell’Iva.
Sono stati sequestrati beni mobili e immobili di 17 soggetti coinvolti a vario titolo nella maxi frode fiscale, residenti in Toscana, Campania, Emilia Romagna, Puglia, Lazio e Lombardia. Più specificatamente, 16 sono gli immobili sottoposti a sequestro – tra cui una villa con piscina in Provincia di Pistoia ed una casa in Costa Smeralda -, 5 distributori di carburante (c.d. pompe bianche) e un deposito di oli minerali.
Non vedo nulla sull’operazione di Pavia e Brescia inerente il deposito di Vigevano denominata fuel discount.