Ancora un grido di allarme lanciato sull’ennesimo quotidiano locale che testimonia la difficoltà dei Gestori di impianti carburanti. In questa occasione il Gestore intervistato appartiene anche alla categoria dei Gestori Eni, costretto a sottolineare la difficoltà dovuta anche al mancato rinnovo dell’accordo nazionale.
«Con le scuole chiuse, il coprifuoco, gli spostamenti limitati, stiamo ancora lavorando al 30 percento in meno». È dura, in questo periodo di pandemia, anche la vita dei benzinai, tra le poche categorie a essere rimaste sempre aperte, anche durante il lockdown più rigido del 2020.
«In quei due mesi abbiamo lavorato consapevoli di registrare circa il 90 percento di perdite, senza poter contare tra l’altro sulla cassa integrazione come le altre categorie. Con il senno di poi devo ringraziare un mio dipendente che si era licenziato poche settimane prima del lockdown. Dipendente che poi ovviamente non ho più sostituito…». A parlare è Danilo Gagliardi, titolare dell’omonimo distributore Agip-Eni di via Faentina, alle porte di Ravenna, tra i più frequentati dell’intero territorio comunale.
«Sostanzialmente la perdita complessiva del 2020 si è attestata attorno al 35 percento, ma l’emergenza non è naturalmente ancora finita. E per il futuro vedo tante incognite, in molti secondo me saranno costretti a chiudere. Anche perché la pandemia cambierà lo stile di vita, favorirà anche in futuro lo smart working, ci saranno meno spostamenti comunque. Senza considerare le innovazioni tecnologiche che spingeranno sempre di più i mezzi elettrici. E noi che puntiamo anche sul metano abbiamo già assistito a una drastica riduzione di auto prodotte con questa alimentazione, negli ultimi anni».
Il tutto senza poter contare su ristori diretti, a parte quelli del primo lockdown. «Senza considerare che siamo in attesa da anni del rinnovo del contratto nazionale», ricorda Gagliardi.
Per quanto riguarda l’aumento del prezzo della benzina di queste settimane, «i nostri prezzi sono vincolati, non abbiamo margine di manovra. E in questo periodo la concorrenza è ancora più serrata e la gente magari ci sta più attenta…».
Che un gestore lavori in difficolta ,lo possiamo giustificare ,che un gestore ,un commerciante lavori i perdita è da stupidi
Ancora più stupido è che lo faccia un gestore , dove l affitto non lo paga ,se vende compera ,e in questo periodo può benissimo consegnare le chiavi ,ma non lavorare in perdita !!!
Il problema ,semmai, SONO I GESTORI che ,nemmeno in questo periodo non sono capaci di alzare la testa e farsi valere