Fine anno amaro per i fratelli Traiani, che gestiscono da 36 anni un distributore di carburanti lungo l’Adriatica
Da sabato sera c’è un distributore di benzina in meno, lungo la strada nazionale Adriatica Nord, tra Fano e Pesaro. Ha chiuso e non si sa né se né quando riaprirà la storica stazione di Servizio Agip dei fratelli Traiani. “Lunedì mattina (oggi, ndr) riconsegneremo le chiavi all’Eni che ce lo aveva dato in gestione 36 anni fa – dice dispiaciuto Ivan Traiani, volto di quel distributore assieme al fratello Denis –. Nel maggio scorso ci hanno dato improvvisamente la disdetta, nonostante avessimo i conti in ordine, la promessa di un rinnovo per altri 12 anni e un fatturato in crescita del 10% a differenza di altri distributori Eni che con il Covid hanno registrato perdite anche del 20-25%”.
Un fulmine a ciel sereno?
“Diciamo che da alcuni anni l’Agenzia Eni ci aveva abbandonati a noi stessi, creando grosse difficoltà alla nostra attività – prosegue Ivan –. Negli ultimi sei anni sono cambiate molte cose dal punto di vista dell’organizzazione interna Eni e noi ne abbiamo pagato lo scotto: non abbiamo più ricevuto materiale promozionale (come carte di pagamento, gadget, raccolte punti e cose simili) ma soprattutto il distributore non è più stato manutenuto e questo ci ha arrecato danno. Noi eravamo gestori e non titolari, per cui non autorizzati ad esempio ad aggiustare o acquistare il macchinario dell’autolavaggio. Negli ultimi quattro anni è stato chiuso il servizio self service di car washing. Per non parlare delle pompe tutte arrugginite che cascano a pezzi o della tettoia che è una groviera e piove più li sotto che allo scoperto. Ultimamente sembrava un impianto di Kabul dopo un bombardamento”.
La stazione di servizio “Traiani Augusto e Company“, al chilometro 248 della Statale 16 Adriatica, è sempre stata vista dai fanesi come una istituzione. Soprattutto negli ultimi anni, dopo che l’Agip del bar Notturno è stato dismesso e le altre pompe lungo la nazionale sono state convertite quasi tutte in self service. Dai Traiani c’era invece ancora la cura di una volta, con il controllo della pressione dei pneumatici e il vetro lavato… “Sabato sera è stata una grande tristezza chiudere per l’ultima volta l’impianto, dopo 36 anni in cui con Eni siamo stati una famiglia – concludono Ivan e Denis, che fino al nuovo anno resteranno senza lavoro, in attesa di firmare un nuovo contratto con la Italiana Petroli per la gestione dell’impianto di Tre Ponti in via Papiria –. Sarà il primo Natale che festeggiamo in casa, da quando abbiamo iniziato a lavorare, avevamo 14 anni. Abbiamo una professionalità che ci viene riconosciuta ed essendoci mossi per tempo siamo riusciti a limitare i danni economici. Sarà un Natale in ristrettezze, ma con la speranza di un futuro migliore rispetto a questi ultimi anni”.
Fonte: Il Resto del Carlino
“Sarà il primo Natale che festeggiamo a casa” e manco vi vergognate a dirlo? Anche io sono stato disdettato ma almeno posso dire di non aver mai fatto il loro zerbino. Una famiglia? ahahahahah quanta ingenuità.