Storie di ordinaria follia burocratica

Sulla statale 45 a Ottone, Piacenza, c’è l’unico distributore che rifornisce gli utenti da Bobbio-Marsaglia alla genovese Loco. Questo Impianto è su viabilità di competenza Anas. I Gestori nutrono da tempo un sogno (OVVIAMENTE IRREALIZZABILE PER VIA DELLA BUROCRAZIA ITALICA), quello di poter aprire nell’area di sosta un piccolo chiosco per chi è di passaggio e garantire dei bagni pubblici ai clienti.

Ma Anas “ha dato nel 2022 risposta negativa a quella richiesta datata tre anni prima”. La società, che ricordiamo essere del Gruppo FS Italiane che si occupa di infrastrutture stradali ha fatto anche di più ( o peggio…), ha mandato una lettera che è un aut-aut per rinnovare la concessione scaduta, concessione alla quale i Gestori hanno continuato a pagare il cannone annuo.

La concessione sarebbe scaduta perchè dovrebbe rispondere alle norme tecniche aggiornate. E tra queste “c’è la necessità di realizzare una corsia di accelerazione e una di decelerazione”, precisa il primo cittadino, che si è schierato a fianco della società “Saccomandi& Malagoli” rispondendo dalle pagine del quotidiano Libertà. “Non ci sono gli spazi, davanti c’è un ponte, in più vorremmo che Anas una volta tanto venisse a Ottone a fare un sopralluogo, prima di mandare lettere, e parlasse con me, con i Gestori, anche per spiegarci le ragioni di una ratio così drastica”. E in effetti nella lettera, in fondo, dopo le 16 circolari citate, si avverte che se la società non risponderà coi fatti a quanto richiesto “si procederà all’archiviazione della richiesta di rinnovo, con la conseguenza che l’impianto verrà considerato sine titulo”, cioè senza titolo.

Il sindaco, ricevuti i benzinai, sostiene che esistano deroghe alla realizzazione delle corsie di accelerazione e decelerazione, “Ad esempio per i vecchi impianti come questo, tra l’altro in una zona decentrata, disagiata, e lo abbiamo detto ad Anas”.

Ma Anas replica chiedendo dati: “Gli scostamenti sono considerati ammissibili solo nel caso in cui esistano vincoli ineliminabili e dovranno essere giustificati con relazioni tecniche, analisi di sicurezza, e verifiche dei flussi in entrata e in uscita. Vanno chiarite velocità del tratto stradale, distanze di visibilità, dimensioni, distanziamento dagli svincoli”.

Per Beccia questa storia è anche una storia di ritardi: “Su concessioni e necessità di adeguamento era stata inviata una risposta ad Anas già nel 2020, da allora nessuno ha ricevuto nulla, fino a questa presa di posizione. Quanti servizi dovranno ancora essere tolti in montagna? Questa volta addirittura per una corsia di decelerazione, a Ottone? Anas piuttosto dovrebbe ricordarsi delle promesse non realizzate sulla Statale 45, anziché, da lontano, stabilire che un distributore deve addirittura chiudere, con perdita di un servizio di importanza sociale e di posti di lavoro. Per noi il distributore non chiude”.

Anni fa, in assenza di gestori, l’allora sindaco Giovanni Piazza aveva tentato l’esperimento del distributore di benzina “comunale” e fai da te. “Non c’erano poi più mezzi e uomini per continuare, e abbiamo trovato il gestore dell’area privata del distributore. In caso di apertura del baretto e dei bagni sarebbe stata assunta una persona. Invece niente. E per una corsia”.

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Claudio
Claudio
2 anni fa

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