Carburanti, Tar: “Lacunosa disciplina su sicurezza stradale senza un decreto”

Quotidiano Energia – Accolto il ricorso dell’Eni contro il diniego Anas al rinnovo di una concessione per un impianto in Provincia di Rieti

“La disciplina vigente in tema di localizzazione delle stazioni di servizio per il rifornimento di carburante” risulta “sprovvista di specifici e determinati parametri tecnici e oggettivi che non possono essere sostituiti mediante semplice circolare”.

È la conclusione a cui arriva il Tar Lazio in una sentenza che accoglie il ricorso dell’Eni contro il diniego Anas al rinnovo di una concessione per un distributore nel Comune di Antrodoco, in Provincia di Rieti.

Con un preavviso di rigetto datato 11 maggio 2016 l’Anas contestava in particolare “la distanza fra gli estremi della strada comunale denominata ‘Via Valletti’ e la corsia di accelerazione dell’impianto carburanti”, non conforme a “quanto stabilito dalla circolare Anas 79/1973 del 29/10/1973 – Capo II che prevede una distanza minima di sicurezza tra incroci, biforcazioni o diramazioni di mt. 95,00 a partire dal punto di incontro degli allineamenti dei bordi interni delle carreggiate costituenti bivio”.

Dalla lettura combinata degli artt. 22, comma 10, 24, comma 4, del d. lgs. 30/4/1992 n. 285 (Nuovo codice della Strada ) e 60, comma 4, e 61, comma 2, del Dpr 16/12/1992 n. 495 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada), sottolinea il Tribunale, “emerge che gli standard di sicurezza da rispettare nella realizzazione degli accessi alle strade – ivi compresi quelli concernenti le distanze minime tra gli accessi stessi e gli innesti stradali – debbano essere fissati attraverso apposito decreto ministeriale (cfr. Tar Sardegna, sez. II, 17 novembre 2014, n. 949)”.

Decreto però mai emesso. Quindi, “il giudizio di pericolosità emesso dall’Anas, relativo alla distanza tra impianto e accessi stradali, avrebbe dovuto essere supportato da un’adeguata istruttoria idonea fondare il ravvisato pericolo per la circolazione”, conclude il Tar.

Per gentile concessione di Quotidiano Energia

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