Taranto, prosegue la protesta dei Tir: primi distributori a secco. Fegica scrive al prefetto

Molti impianti di carburanti di Taranto sono rimasti a secco a causa della protesta degli autotrasportatori aderenti all’Usb che da cinque giorni presidiano i varchi della raffineria Eni bloccando l’accesso dei mezzi.

Se il blocco dovesse prolungarsi la situazione si complicherebbe. Intanto, per mercoledì è in programma un incontro in Prefettura per provare a far rientrare la protesta degli autotrasportatori.

I manifestanti lamentano di essere stati esclusi dalla parte dell’appalto che nel luglio scorso è stato riassegnato alla ditta ligure G e A. Quest’ultima ha precisato che all’indotto locale è garantito almeno il 50 per cento del servizio, ma gli autotrasportatori in agitazione sono usciti dal consorzio CTCT (Consorzio Trasporti Carburanti Taranto) con cui è stato rinnovato il rapporto di sub-vezione.

A prendere posizione anche la Fegica, associazione dei Gestori carburanti preoccupata per le micro imprese di gestione degli impianti di proprietà della medesima Eni, le quali non stanno ricevendo più prodotto sin da giovedi scorso 1 settembre o in pochi casi, quantità del tutto insufficienti per soddisfare le richieste della clientela. La Fegica è inoltre preoccupata del fatto che altri operatori petroliferi presenti sul territorio regionale, “hanno proceduto a rifornire i propri impianti ricorrendo ad altre basi logistiche, pur di garantire il servizio di pubblica utilità del rifornimento dei carburanti”, mentre centinaia di stazioni di servizio a marchio Eni collocate in Puglia e Basilicata sono penalizzate perchè “attualmente prive -dopo quattro giorni dall’inizio della protesta degli autotrasportatori- dei tradizionali prodotti destinati alla mobilità delle merci e della clientela finale con grave danno economico e sviamento di una clientela che, sempre più frequentemente, utilizza “carte aziendali”. A tal proposito la Fegica richiede un intervento istituzionale “al fine di consentire una prima parziale ripresa della consegna delle forniture già richieste dai Gestori Eni e, come estrema ratio, qualora la drammatica criticità non dovesse risolversi nei tempi brevi e, comunque, utili per ridurre lo stato di palpabile tensione fra i Gestori, consentire una deroga eccezionale (temporalmente limitata) all’obbligo per le gestioni medesimo di acquisto in esclusiva dei carburanti presso Eni spa e l’autorizzazione all’approvvigionamento presso altre basi di carico di terzi operatori, al fine di garantire la regolarità del servizio essenziale della distribuzione dei prodotti destinali alla mobilità e scongiurare, come detto, un irreversibile effetto domino sulle centinaia di micro imprese coinvolte.”

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mario
mario
2 anni fa

almeno in italia ci sono ancora chi cerca di farsi valere,sicuramente non i benzivendoli e i loro sindacasti

roberto timpani
roberto timpani
Rispondi a  mario
2 anni fa

Caro Mario , ti sfugge che la Fegica ha scritto. La Fegica è un sindacato dei gestori, cosa ti credevi ? sicuramente non hai letto , io sono sempre convinto della buona fede degli altri, oppure non hai capito.
Se poi sei in mala fede nello scrivere queste perle di saggezza, ammetto che mi devo ricredere..

Gio
Gio
Rispondi a  roberto timpani
2 anni fa

Vede Signor Timpani, il suo sforzo potrebbe essere elogiato per quello che fa. E.. che purtroppo non ci sono risultati. Bisogna chiedersi perché?

roberto timpani
roberto timpani
Rispondi a  Gio
2 anni fa

Il Prefetto ci ha fatto intendere che oggi ci sarebbe stata una riunione con i rappresentanti eni, gli autotrasportatori, il sindaco ed altri soggetti coinvolti nell’appalto. Aspettiamo di sapere come và la vertenza, Nel frattempo, non avendo la bacchetta magica, noi stiamo raccogliendo i dati sui volumi persi dai gestori eni. In ogni caso, sui giornali locali noi stiamo facendo interviste, articoli , insomma non credo che possiamo al momento fare altro. A meno che non chiediamo alla UE l’embargo contro chiunque sia responsabile di questa situazione e sicuramente non sono gli autotrasportatori locali che hanno famiglie e campano di questo lavoro.

max
max
2 anni fa

Tra un po il cartello viene esposto non perche non ti portano il prodotto ma per i costi di gestione insostenibili !

mario
mario
Rispondi a  max
2 anni fa

se tutti dicono che non guadagnano meglio stare chiusi che aperti,per quanto a Timpani vorrei vedere un grande dibattito ,sarebbe la dimostrazione che la categoria esiste ancora

pippo
pippo
2 anni fa

Bell esempio di solidarietà ,sindacato contro sindacato Bravi

roberto timpani
roberto timpani
Rispondi a  pippo
2 anni fa

Caro Pippo, la fretta di scrivere su questo portale non ti ha fatto capire quanto da noi scritto. Noi non abbiamo contestato l’azione degli autotrasportatori, non troverai una frase o una parola contro di loro, abbiamo solo chiesto al Prefetto che se la vertenza continua e il blocco alla raffineria comporta ancora che i gestori eni – e le ultime notizie sono che anche gli altri impianti incominciano ad avere grosse difficoltà – noi vorremmo che i gestori fossero autorizzati a comprare dal libero mercato. Quanto a Mario che vorrebbe vedere un grande dibattito per verificare l’esistenza della categoria, noi coninuiamo a fare assemblee sia in presenza che via web, se Mario è un gestore – ma incomincio ad avere dei seri dubbi – basta che esca dall’anonimato e sarà prontamente contattato per le prossime occasioni

pippo
pippo
2 anni fa

Raffineria ENI gestori ENI Forse un poca di solidarietà non guasterebbe ,magari con una giornata di “solidarietà alla protesta ” invece che dal Prefetto ,e quanti gestori sarebbero in grado di approvvigionarsi in extra rete ? Magari un domani potrebbero essere i camionisti ricambiare il favore .
Saluti