Faib, Fegica e Figisc: “Fin qui nessuna apertura da parte dell’azienda ma gli stessi generici impegni”
Quotidiano Energia – “Non c’è alcuna apertura” da parte di EG nei confronti dei gestori degli impianti di distribuzione carburanti “ma soltanto gli stessi, generici impegni che da mesi” l’azienda “assume senza dare alcun seguito”. È quanto affermano le associazioni di categoria, Faib, Fegica e Figisc, in una comunicazione ai gestori EG che fa seguito alla nota della società sullo sciopero di ottobre in cui si manifestava stupore per la decisione dei sindacati.
EG, scrivono in particolare i sindacati ai gestori, “ha lanciato un comunicato con il quale attribuisce alle organizzazioni di categoria ogni e qualsiasi responsabilità sulla chiusura degli impianti (peraltro indicando una partecipazione molto meno significativa di quella registrata sul territorio)”. Come motivazione, continuano le sigle, “EG ha addotto l’insensibilità di Faib, Fegica e Figisc, alle grandi aperture che sarebbero arrivate dall’azienda su una proposta di accordo transitorio che avrebbe -a loro modo di vedere- offerto un significativo contributo alla soluzione ai problemi che giacciono, irrisolti e sui quali le organizzazioni insistono da molti mesi”.
Una lettura contestata dalle federazioni: “per dare contezza della vaghezza delle proposte, riteniamo che tutti i gestori a marchio EG siano in possesso della bozza del verbale di accordo che ci è stata inviata il giorno prima della realizzazione dello sciopero. Ma dove sono le novità? Quali sono gli impegni che avrebbero consentito una rapida chiusura di una nuova intesa?”, rimarcano Faib, Fegica e Figisc.
I sindacati evidenziano inoltre che “a fronte della genericità e del rinvio ad un futuro tutto da individuare” EG ha chiesto alle federazioni “due contropartite immediate: il rinvio delle chiusure previste per il 19 ottobre (e il rifiuto delle carte aziendali già calendarizzato per metà novembre) ed il ritiro della lettera con la quale, a dicembre 2021, abbiamo comunicato la sospensione della clausola contrattuale sulla definizione del prezzo massimo”. Condizioni definite “inaccettabili” dai rappresentanti dei gestori.
Per i sindacati è dunque importante andare avanti “lungo la linea di azione già individuata fino a quando la EG non uscirà dal generico e si dichiarerà pronta ad affrontare, nel concreto, i tempi che ancora attendono risposte che contribuiscano a sollevare le sofferenze economiche (e contrattuali) dei gestori”. È del tutto evidente, concludono Faib, Fegica e Figisc, che qualora l’azienda “dovesse aprire nell’immediato un tavolo di confronto costruttivo, le iniziative già calendarizzate potranno essere sospese in attesa dell’esito dell’incontro”.
Per gentile concessione di Quotidiano Energia
”LA EG USCIRA’ DAL GENERICO” se il generico si protrae e’ grave perche’ manca la volonta’ di focalizzare e risolvere i problemi che, vista la partecipazione alla chiusura , volgarmente sciopero, devono essere non problemi isolati ma comuni a tutti i gestori.Quanto ha inciso sulla riuscita delle chiusure la perdita di erogato anche del 50% ?