Nasce Eni Sustainable Mobility, la nuova società che punta su bioraffinazione, biometano e altri, in una logica di azienda multi-service e multi-energy.
Come anticipato, il primo gennaio è nata una nuova società in casa Eni. Il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha annunciato la nascita di Eni Sustainable Mobility, la nuova società (controllata al 100% da Eni) dedicata alla mobilità sostenibile.
La società, che sarà guidata da Stefano Ballista, già direttore Sustainable Mobility di Energy Evolution di Eni, «sarà un’azienda integrata verticalmente lungo tutta la catena del valore, che ha l’obiettivo di fornire servizi e prodotti progressivamente decarbonizzati per la transizione energetica, accelerando il percorso verso l’azzeramento delle emissioni lungo il loro intero ciclo di vita», spiega una nota. Eni Sustainable Mobility svilupperà la bioraffinazione, il biometano e la vendita di prodotti, servizi e soluzioni per la mobilità, in Italia e all’estero, in un percorso che la vedrà evolvere verso una società multi-service e multi-energy.
Non solo elettrico: per l’Eni la mobilità sostenibile si declina anche su prodotti “progressivamente decarbonizzati per la transizione energetica“. Ed ecco quindi che, accanto a Plenitude, che si occupa di rinnovabili e di ricarica (col marchio Be Charge), nasce Eni Sustainable Mobility. Ereditando gli asset della bioraffinazione e del biometano, con le bioraffinerie di Venezia e Gela e lo sviluppo di progetti quali Livorno e Pengerang, in Malesia, in corso di valutazione. Più il marketing e la commercializzazione, attraverso una rete di oltre 5.000 punti vendita in Europa, di tutti i vettori energetici tra cui l’idrogeno e l’elettrico, i carburanti anche di natura biologica come l’HVO (Hydrogenated Vegetable Oil) e il biometano, Nonché gli altri prodotti per la mobilità come i bitumi, i lubrificanti e i combustibili e tutti i servizi connessi alla mobilità (car sharing Enjoy, ristorazione e i negozi di prossimità).
Claudio Descalzi, n.1 di Eni Group, spiega: “Questa nuova società rappresenta la seconda leva strategica. Da affiancare a Plenitude nel nostro percorso di transizione energetica per l’abbattimento delle emissioni Scope 3. Le più significative e difficili da eliminare, poiché generate dai clienti attraverso l’utilizzo dei prodotti. Attraverso questa operazione integriamo e liberiamo nuovo valore dalle nostre iniziative industriali- Prodotti e servizi basati su tecnologie innovative. E che andranno a costituire un’offerta unica e decarbonizzata per la mobilità“. Amministratore Delegato di Eni Sustainable Mobility, controllata da Eni al 100%, è Stefano Ballista, già Direttore Sustainable Mobility di Energy Evolution di Eni.
Stefano Ballista…