GDF scopre evasione di Accise per 8 milioni di euro

La Guardia di finanza di Bologna ha scoperto un evasione di accise durata tre anni.

La Guardia di Finanza, su disposizione del gip Sandro Pecorella, ha emesso una misura di sequestro preventivo per un valore di 8 milioni di euro nei confronti di una società attiva nel commercio di carburanti e del suo legale rappresentante. Questa misura è il risultato delle indagini condotte dal Nucleo di Polizia economica-finanziaria di Bologna, coordinate dal pm Marco Imperato, sulla frode sui carburanti con accise evase per un valore di 9 milioni di euro. Nel dicembre dello scorso anno, un’indagine portò all’arresto di un imprenditore e alla denuncia di altre 112 persone per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati in materia di accise e tributari, nonché di riciclaggio, auto-riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti.

La società bolognese coinvolta nella frode ha acquistato 15 milioni di litri di gasolio da depositi di prodotti petroliferi coinvolti nella frode, per un controvalore di 8 milioni di euro, da destinare “cartolarmente” a uso motopesca, comparto per il quale vige un regime fiscale di esenzione da imposte, evadendo, nel complessivo arco temporale oggetto di indagini, oltre 9 milioni di euro di accise, di cui 8 milioni, evasi a partire dal mese di ottobre del 2019. Tuttavia, invece di raggiungere l’impianto di distribuzione pugliese per il rifornimento dei pescherecci, l’enorme quantitativo di carburante è stato ceduto in contrabbando, a prezzi decisamente più bassi rispetto a quelli di mercato (1 euro in meno circa al litro, rispetto al valore dei prezzi praticati negli ultimi 3 anni e mezzo), a molteplici soggetti, ai quali è stato ascritto il reato di ricettazione per averlo impiegato per usi diversi da quelli beneficiari dell’esenzione fiscale.

Le indagini hanno inoltre rivelato che la società bolognese ha sfruttato la licenza di esercizio di un distributore di gasolio della provincia di Barletta-Andria-Trani, diventando il vero e proprio cardine del disegno illecito. Inoltre, la società era formalmente gestita da un soggetto privo di competenze nel settore dei prodotti petroliferi e apparentemente domiciliata nella sede di un business center.

La Guardia di Finanza ha affermato che questa attività dimostra ancora una volta l’impegno delle forze dell’ordine e la sinergica collaborazione con l’Autorità Giudiziaria nel contrasto alle frodi in materia di accise, particolarmente lesive sia degli interessi erariali, sia del principio e delle condizioni di libera e sana concorrenza tra operatori del settore, quest’ultimo già messo a dura prova dall’attuale, delicata crisi energetica.

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Tommy
Tommy
1 anno fa

la guardia di finanza deve andare a controllare i depositi che vendono gasolio per motopesca per vedere quanto illecito ci sta’,vedete che sorpresa.I prezzi sono sempre bassi