Parin scrive al MImit con la richiesta di chiarimenti e di posticipare di due mesi l’obbligo del cartellone

La GC di treviso ha scritto una lunga lettera indirizzata al MIMIT  per richiedere con urgenza ulteriori e inequivocabili chiarimenti riguardo all’obbligo di aggiornamento dei cartelloni dei prezzi dei carburanti negli impianti che operano con l’assistenza di personale durante le domeniche, i giorni festivi e le ferie. Inoltre viene richiesto anche di posticipare l’obbligo di esposizione del cartello. 

Secondo la GC di Treviso, la circolare 3279 del 05-07-2023 non offre una chiara spiegazione delle condizioni che consentono al gestore di essere esonerato dall’aggiornamento del cartellone nei suddetti giorni, evitando così sanzioni per la mancata conformità. La circolare sembra limitarsi a interpretare l’articolo 8, comma 2 del Decreto Ministeriale 31-03-2023, che menziona l’esonero per gli esercenti che vendono carburanti nella modalità “servito” durante i giorni festivi e, se diversa, durante il giorno di riposo settimanale. Tuttavia, questa interpretazione esclude altre modalità di vendita, creando potenziali ambiguità.

La lettera distingue e spiega come vengono suddivisi gli impianti di distribuzione di carburanti sulla rete stradale. Le due categorie principali sono: gli impianti “ghost” che operano solo come self-service prepagamento senza personale presente 24 ore al giorno per tutto l’anno, e gli impianti che, con personale dedicato, offrono sia la modalità “servito” che le modalità “self-service post pagamento” o “self-service pre-pagamento”. Viene, pertanto, precisato che gli impianti “ghost” non sono soggetti alle normative regionali sugli orari di apertura con personale, e quindi non sono mai chiusi alle vendite come gli impianti tradizionali. Pertanto, sembra che non siano soddisfatte le condizioni per l’esonero dall’aggiornamento del cartellone con i prezzi medi per gli impianti “ghost”.

D’altra parte  gli impianti che operano con personale per le vendite di carburanti devono garantire la presenza di personale negli orari di apertura stabiliti dalle normative regionali di settore. Nonostante ciò, gli impianti sono considerati “chiusi” al di fuori degli orari stabiliti, anche se le apparecchiature self-service prepagamento sono ancora attive. Quindi, sottolinea Parin, questi impianti dovrebbero rientrare nella disposizione che esenta dall’aggiornamento del cartellone in caso di sospensione dell’attività di vendita.

Viene, inoltre sottolineato da Parin,  che nessuna legge o decreto ministeriale può obbligare un gestore a lavorare 365 giorni all’anno, poiché ciò violerebbe il diritto al riposo stabilito dalla Costituzione italiana. Inoltre, i gestori non possono essere obbligati a dotarsi di costosi cartelloni elettronici con assistenza per gli aggiornamenti da remoto a cura di aziende specializzate, che sembrano essere gli unici beneficiari di tale normativa.

La GC di Treviso propone, quindi,  di riformulare la nota esplicativa 3279 del 05-07-2023, suggerendo una nuova formulazione che specifica le condizioni per l’esonero dall’aggiornamento del cartellone. “Al riguardo, gli esercenti che solitamente vendono carburanti con l’assistenza di personale negli orari stabiliti dalle normative regionali di settore, indipendentemente dalla modalità di vendita attiva sugli impianti, sono esonerati dall’aggiornamento del cartello del prezzo medio nei giorni in cui non è presente, per l’intera giornata, il gestore o personale addetto alle vendite. Questi giorni includono domeniche, giornate festive, ferie ed eventuali giorni decisi dalla gestione o dovuti a cause di forza maggiore.”

Viene, inoltre, sollevata la questione dell’altezza minima dei caratteri nei cartelloni dei prezzi medi, chiedendo se l’altezza minima di 12 cm debba applicarsi solo alle cifre dei prezzi o anche ad altre scritte obbligatorie. Viene evidenziato che la risposta a questa domanda dovrebbe essere chiara e univoca.

La missiva fa anche riferimento agli impianti che operano solo nella modalità “servito”, affermando che la norma prevede l’esposizione del cartellone dei prezzi medi anche per tali impianti. Tuttavia, i prezzi medi riguarderebbero solo la modalità “self-service”, il che potrebbe comportare incongruenze nei prezzi esposti e praticati in tali impianti.

Infine viene espressa la completa contrarietà all’obbligo dell’esposizione del cartellone dei prezzi medi, sia per l’onere che comporta per i gestori, sia per l’inefficacia dello stesso nella promozione della concorrenza nel mercato della distribuzione dei carburanti. Viene richiesto inoltre di posticipare l’obbligo di esposizione del cartellone di almeno due mesi, poiché molte gestioni potrebbero non essere pronte a rispettare tale obbligo entro la data del primo agosto per motivi al di fuori del loro controllo.

lettera inviata al MIMIT dalla GC di Treviso a firma del coordinatore Moreno Parin

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Gio
Gio
1 anno fa

Grande Parin, pelo e contropelo, piuttosto di piangere poi.

pippo
pippo
1 anno fa

Volete capirlo o no che ai GESTORI NON VOGLIONO IL CARTELLO !!!!!!inutile e cretino Volete fare il sindacato e i sindacalisti o no
Se i gestori non vogliono il cartello ,il sindacato deve ,DEVE!!! portare avanti questa ragione ,alto che norme ,tar ,tavoli e sedie e cagate ,si cagate del genere .a queste cagate ,si arriva quando tutte le strade provate sono chiuse. Questo è il mestiere del sindacato Se non siete capaci di emulare il sindacato di 20 anni fa ,almeno copiate quello che stanno facendo altri sindacati ,stanno scioperando !!!!!sono stati precettati ? annunciano altro sciopero per sabato ,ci riprecettate ? faremo sciopero il 15 Agosto creando disagio su disagi .e badate bene la colpa del disagi è del governo non loro che da 6 anni non hanno il contratto Non si può pensare di trattare con questi signori dell ignoranza sedendosi al bar e bevendo una birra
Se il sindacato unitario gestori carburante ,in tutte le sigle PROCLAMASSE uno sciopero ,il cartello se non levato ,verrebbe modificato e le cagate scritte nelle varie circolari espletative (senti che nome) sarebbero cambiate , senza tanti ricorsi o altro .Fantascienza ? no solo realtà .O pensiamo che siano gli altri dei poveri scemi che scioperano per i propri diritti

DIX
DIX
Rispondi a  pippo
1 anno fa

Stiamo solo perdere tempo,per le cavolate dei cartelli,e’ non si pensa ai nostri margini da fame!Povera Italia

pippo
pippo
Rispondi a  DIX
1 anno fa

Sai cosa bisogna fare per avere un margine degno di 10 /15 centesimi al litro ? Si va dalle compagnie ,si chiede il margine ,se non lo danno ,si SCIOPERA !!!! l unico modo lecito per ottenere qualchecosa Si crea disagio ,malessere alla popolazione ,ce se ne fotte del cliente ,e con le buone o cattive si ottiene . Pensare che le compagnie ci diano qualchecosa senza lottare ,senza metterle in difficoltà .è pura utopia Mai è successo ottenere qualcosa senza lottare .Se poi si intende lottare al bar o al tavolo o aspettando la manna e la bontà della controparte state e stiamo freschi .LO capiamo o no !!!!Cosa vogliamo posticipare di due mesi !!!! e se non lo fanno ? cosa farete !!!!un pellegrinaggio a Fatima Il cartello cè ,si farà e si aggiornerà con lo loro regole ,Si poteva agire prima ,chissà che l errore serva per la prossima volta